Ai Sacerdoti figli
prediletti della Madonna
Scritti di Don Stefano Gobbi
ANNO 1991
L’ANNUNCIO DELLA NUOVA ERA
Rubbio (Vicenza), 1 Gennaio 1991
Festa di Maria Santissima Madre di Dio
L’annuncio della nuova era.
«Alla luce della mia divina Maternità, iniziate questo nuovo anno
nella preghiera e nella fiducia.
Sono vera Madre di Dio.
Colui che nasce da me, nella santa notte del Natale e viene deposto
con tanto amore nella mangiatoia, circondato da tanto squallore e da
una così grande povertà, è il vero Figlio di Dio, il Verbo del
Padre incarnato nel mio seno verginale, l’Immagine della sua
sostanza, lo Splendore della sua gloria.
Per Volontà di mio figlio Gesù, sono diventata anche vostra Madre.
- Come Mamma sono accanto a ciascuno di voi per aiutarvi a
realizzare, nel tempo che vi è concesso, il disegno del vostro Padre
Celeste. Questo disegno è che si compia da voi la sua divina
Volontà.
E la Volontà divina è che voi diventiate santi.
Io perciò vi aiuto a camminare sulla strada della santità, perché
la divina Volontà sia da voi compiuta in maniera perfetta e così
possiate dare, nella vostra vita, la più grande gloria alla
Santissima Trinità.
- Come Mamma sono accanto alla Chiesa, mia figlia amatissima.
In questi tempi la Chiesa è chiamata a vivere le ore della agonia e
del Getsemani; le ore della passione redentrice; le ore della sua
cruenta immolazione sul Calvario.
All’inizio di questo nuovo anno, sulla via del Calvario, Io
incontro tutti i miei figli: il Papa, da Me particolarmente amato,
guidato e difeso, i vescovi, i sacerdoti, i religiosi ed i fedeli.
Quale pesante Croce devono portare oggi questi miei amatissimi figli!
La croce dell’apostasia e della mancanza di fede; la croce dei
peccati e degli innumerevoli sacrilegi; la croce dell’abbandono e
del rifiuto; la croce della condanna e della crocifissione.
È vicino per la mia Chiesa il momento dello spargimento del sangue e
della sua cruenta immolazione.
Soprattutto in questi tempi, Io sono sempre accanto a questa mia
figlia sofferente ed agonizzante, come lo sono stata sotto la Croce,
su cui Gesù veniva immolato per la nostra redenzione.
- Come Mamma sono accanto a questa povera umanità ammalata ed
oppressa sotto il peso del suo ostinato rifiuto di Dio e della sua
Legge di amore.
Come essa si è allontanata dal Signore!
Si è voluto costruire una civiltà atea e materialista; si sono
proposti nuovi valori, fondati sulla soddisfazione di tutte le
passioni, sulla ricerca di tutti i piaceri, sulla legittimazione di
ogni disordine morale.
Così all’amore è subentrato l’egoismo e l’odio; alla fede la
superbia e l’incredulità; alla speranza l’avarizia e la
lussuria; alla onestà la frode e l’inganno; alla bontà la
cattiveria e la durezza dei cuori.
Satana ha cantato la sua vittoria perché ha portato il peccato nelle
anime e la divisione nelle famiglie, nella società, nelle stesse
nazioni e fra le nazioni.
Così la pace non è stata tanto minacciata come ai vostri giorni.
Incominciate questo nuovo anno sotto la grave minaccia di un
conflitto, che potrà diventare la scintilla per lo scoppio della
terribile terza guerra mondiale.
Pregate, figli prediletti, fate penitenza, perché ormai siete
entrati nel tempo del grande castigo che il Signore manderà per la
purificazione della terra.
Moltiplicate ovunque i Cenacoli di preghiera che da tanto Io vi ho
domandato e non lasciatevi prendere da paura né dallo
scoraggiamento.
Abbiate grande fiducia nella potente opera di intercessione e di
mediazione della vostra Mamma Celeste.
La grande sofferenza che vi attende è per prepararvi alla nascita
della nuova era, che sta per giungere sul mondo. Vivete questo nuovo
anno nel mio Cuore Immacolato: è il rifugio che Io vi ho preparato
per questi tempi carichi di sofferenze per i singoli e per i popoli.
Allora non avrete paura.
La vostra sofferenza aumenterà con l’aumentare della prova che è
già incominciata.
Sono l’annuncio della nuova era.
Nell’oscurità profonda di questo vostro tempo, se vivete con Me,
voi potete già intravedere il chiarore dei tempi nuovi che vi
attendono.
Guardate a questa luce e vivete nella pace del cuore e nella
speranza.
Se restate sempre nel mio Cuore Immacolato, miei prediletti e figli a
Me consacrati, già da questi momenti voi potete incominciare la
nuova era di santità e di grazia, di luce e di purezza, di amore e
di pace.
Così, nell’ora della grande prova, voi darete a tutti il carisma
della mia materna presenza e sarete balsamo soave ed atteso per tante
ferite aperte e sanguinanti.
All’inizio di questo nuovo anno, che apre la porta sull’ultimo
decennio di questo secolo e che sarà segnato da avvenimenti gravi e
decisivi, vi racchiudo nel profondo del mio Cuore Immacolato e vi
benedico nel Nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo».
Milano, 2 febbraio 1991
(primo sabato) Presentazione di Gesù Bambino al Tempio
La strada che conduce alla nuova era.
«Contemplatemi oggi nel mistero della presentazione al Tempio del
mio divino Bambino.
Con quanta docilità ed abbandono filiale Gesù si lascia portare fra
le mie braccia materne, mentre con il mio castissimo sposo Giuseppe
salgo al Tempio di Gerusalemme per soddisfare al precetto della santa
Legge del Signore.
Affido il Bambino alle mani del Sacerdote e viene così offerto al
Padre come vittima e sacrificio per il nostro riscatto. Gesù entra
nella gloria del suo Tempio, come Luce che illumina ogni uomo, per la
salvezza di tutte le genti.
Il mistero, nascosto dai secoli eterni nel segreto del Padre, in
questo momento si fa manifesto non ai grandi ed ai sapienti; non ai
potenti ed agli intelligenti; non ai primi ed ai più importanti.
Esso viene svelato ai piccoli, ai poveri, ai semplici, agli ultimi,
ai puri di cuore.
Così una semplice donna ed un povero vecchio, aperti ad accogliere
il dono dello Spirito, riescono per primi a penetrare nella
comprensione di questo grande mistero.
“Ora lascia o Signore che il tuo servo se ne vada in pace, perché
i miei occhi hanno contemplato il Salvatore, Luce per la rivelazione
delle genti e gloria del tuo popolo Israele”.
È un mistero di amore e di dolore, di luce e di tenebra, di gioia e
di sofferenza, di morte e di vita.
“Sarà posto come segno di contraddizione per la salvezza e la
rovina di molti”.
Ed Io vengo intimamente associata allo svolgersi di questa divina
missione: “A te, o Madre, una spada trapasserà l’anima”.
Lasciatevi portare anche voi, miei prediletti e figli consacrati al
mio Cuore, fra le mie braccia materne.
È giunto il momento della vostra Luce e della vostra testimonianza.
Per questo vi invito tutti ad entrare nel tempio del mio Cuore
Immacolato.
Qui siete offerti alla gloria del Padre; qui venite formati alla
imitazione del Figlio; qui siete trasformati dalla potente opera
dello Spirito Santo.
La vostra sacerdotale immolazione è necessaria per la salvezza di
tutte le genti.
Siete entrati nel periodo conclusivo della grande tribolazione ed è
ormai giunta per voi l’ora della grande prova, che da tanti anni Io
vi ho preannunciato.
È una prova tanto grande e dolorosa, che voi non potete neppure
immaginare, ma è necessaria per la Chiesa e per tutta l’umanità,
perché possa giungere a voi la nuova era, il mondo nuovo, la
riconciliazione dell’umanità con il suo Signore.
In questi giorni Gesù sta operando in maniera molto forte in ogni
parte del mondo per realizzare il disegno del suo Amore
misericordioso.
Questo disegno è per ora nascosto e chiuso nel segreto del suo Cuore
divino.
Esso viene ancora oggi svelato solo ai piccoli, ai semplici, ai
poveri, ai puri di cuore.
Con questi piccoli, che si sta raccogliendo da ogni parte della
terra, Gesù instaurerà presto il suo Regno di gloria.
Questa è la strada che conduce alla nuova era.
Così oggi, mentre mi venerate nel momento in cui presento il Bambino
Gesù al tempio di Gerusalemme, vi invito ad entrare tutti nel Tempio
spirituale del mio Cuore Immacolato, perché vi possa offrire alla
gloria del Signore e vi possa formare alla semplicità ed alla
piccolezza, alla povertà ed alla purezza.
Soltanto così potete diventare voi stessi la strada che conduce al
suo Regno ed essere Luce fortissima che indica a tutta la povera
umanità il cammino che porta ai tempi nuovi che vi attendono».
Brasilia (Brasile), 26 febbraio 1991
Esercizi spirituali, sotto forma di Cenacolo, con Vescovi e Sacerdoti
del M.S.M. di tutto il Brasile
Non di solo pane.
«In questi giorni il mio Cuore Immacolato è consolato nel vedervi
così numerosi a questo continuo Cenacolo di preghiera e di
fraternità.
Siete venuti da tutto il Brasile, questa terra da Me tanto amata e
dal mio Avversario sempre più insidiata.
Oggi accolgo, nel giardino del mio Cuore Immacolato, la Chiesa che
qui vive e soffre, e la vostra Patria che attraversa ancora momenti
di grandi difficoltà e di pericolo.
Invito tutti i miei figli a consacrarsi al mio Cuore Immacolato, ad
entrare al più presto nel rifugio sicuro che Io vi ho preparato per
questi tempi della purificazione e della grande tribolazione.
Sono Mamma tenera e comprensiva per tutti voi.
Voglio condurvi sulla via della pace, della preghiera, della santità,
di una vostra più profonda unione con Gesù, nostro Redentore e
nostro Salvatore.
Io vedo il vostro zelo nell’apostolato; conosco le vostre grandi
difficoltà; porto con voi il peso delle vostre quotidiane
sofferenze.
Sopratutto guardo con amore al vostro impegno verso i più poveri,
gli emarginati, gli ultimi, nello sforzo di liberarli dalla schiavitù
della povertà e della miseria. Ma, come vostra Mamma, vi prendo per
mano e vi conduco alla comprensione della verità tutta intera.
Non di solo pane vive l’uomo.
L’uomo vive anche di ogni Parola che esce dalla bocca di Dio per
nutrire la fame della sua mente.
Oltre alla povertà di beni materiali, esiste una più grande povertà
di beni spirituali.
Quanti sono i miei figli che vivono sotto il giogo di questa
spirituale schiavitù!
Sono coloro che diventano vittime delle false ideologie, fondate
sulla negazione di Dio.
Come dilaga l’errore dell’ateismo teorico e pratico, che porta
molti a vivere facendo a meno di Dio.
Sono quelli che si allontanano dalla Chiesa per aderire alle varie
sette, che qui si diffondono sempre di più.
Questo avviene perché le menti affamate di tanti miei figli non sono
più nutrite col pane della Parola di Dio.
Vi domando di donare con abbondanza questo cibo spirituale e
soprattutto, a voi miei prediletti e figli a Me consacrati, chiedo
che diventi ancora più grande lo sforzo di comunicare a tutti la
Luce del Vangelo.
Predicate il Vangelo con coraggio e senza paura; donatelo nella
chiarezza della sua integrità; annunciatelo con la stessa forza con
cui mio figlio Gesù ve lo ha predicato.
Così aiutate tutti a camminare sulla via della vera fede, nella più
grande ubbidienza al Magistero del Papa e dei Vescovi uniti con Lui.
Non di solo pane vive l’uomo.
L’uomo vive anche della Grazia divina, che Gesù gli ha donato, per
nutrire la fame della sua anima.
Oltre alla povertà di beni materiali, esiste una più grande
pericolosa povertà morale, costituita dal pesante giogo che rende
tanti miei figli schiavi del male e del peccato, delle passioni
disordinate, specialmente dell’impurità.
Quanto è grande questa piaga fra voi!
Come è subdola l’insidia del mio Avversario, che spesso vi conduce
a porre tutto il vostro impegno sacerdotale nel guarire le ferite dei
poveri e degli sfruttati, per farvi così dimenticare di guardare
soprattutto alle piaghe profonde dei peccatori e dei cattivi.
Donate il cibo della Grazia di Dio a queste anime che muoiono di
fame.
Per questo dovete aiutare i peccatori a tornare alla fonte della
divina Misericordia, col mettervi a loro disposizione nel Sacramento
della Riconciliazione.
Questo è il tempo favorevole per voi. Questo è il tempo della
conversione e del ritorno al Signore.
Figli prediletti, diventate voi stessi i ministri solleciti della
riconciliazione, per la salvezza di tante anime, che corrono il
pericolo di perdersi.
Non di solo pane vive l’uomo.
L’uomo vive anche del Pane vivo disceso dal cielo per nutrire la
fame del suo cuore.
Quanti vivono oggi sotto la terribile schiavitù dell’orgoglio,
dell’egoismo sfrenato, dell’avarizia, dell’odio, della
violenza, di una grande incapacità di amare.
La strada che vi conduce alla salvezza è solo quella della comunione
e dell’amore.
Per questo Gesù vi ha fatto l’inestimabile dono della Santissima
Eucarestia.
Gesù si fa presente nell’Eucarestia per essere il cibo della
vostra vita spirituale e per formarvi ad una vera capacità di amore.
Gesù si dona a voi nell’Eucarestia per amare in voi, con voi e per
mezzo di voi.
Gesù Eucaristico è il Pane vivo disceso dal cielo, il cibo da
mangiare per non avere più fame, l’acqua da bere per non avere più
sete.
Gesù Eucaristico vuole diventare oggi il Buon Samaritano per la
vostra Chiesa tanto divisa e sofferente e per la vostra Patria tanto
ammalata e minacciata.
Gesù Eucaristico vuole condurvi tutti sulla strada dell’amore,
della riconciliazione, della comunione, della pace, della
misericordia e della salvezza.
Imparate da Lui che è mite ed umile di cuore e troverete riposo per
le vostre anime.
Quest’anno il Brasile celebra il suo Congresso Eucaristico
Nazionale.
Che la vostra Chiesa e la vostra Patria si prostrino in atto di
profonda adorazione a Gesù Eucaristico.
Oggi Io domando a tutti di spalancare le porte a GESÙ CRISTO che
viene.
Sono la Madre del secondo Avvento e la porta che si apre sulla nuova
era. Questa nuova era coinciderà con il più grande trionfo del
Regno Eucaristico di Gesù.
Per questo vi invito, in questo anno straordinario, a fare rifiorire
ovunque il culto di adorazione, di riparazione e di amore alla
Santissima Eucaristia.
Nelle vostre Chiese tornate ad esporre il Santissimo Sacramento per
le solenni ore di adorazione pubblica.
Diventi l’Eucaristia il centro della vostra preghiera, della vostra
vita, del vostro culto e delle vostre riunioni ecclesiali.
Così, ancora oggi, Gesù Eucaristico, con la sua Parola, nutrirà la
fame delle menti; con la sua Grazia, nutrirà la fame delle anime;
con il suo Amore, nutrirà la fame dei vostri cuori.
E sarà Gesù Eucaristico a darvi finalmente il grande dono della
vera liberazione da ogni forma di schiavitù fisica, spirituale e
morale.
Allora in tutti voi risplenderà la grande dignità di figli di Dio,
da Lui creati, amati, redenti, santificati e salvati.
Uscite ora da questo vostro Cenacolo e diventate gli apostoli di
questa nuova Evangelizzazione in tutto il Brasile.
Io vi accompagno col mio amore immacolato e vi sostengo con la mia
materna benedizione».
Rubbio (Vicenza), 28 marzo 1991
Giovedì Santo
La Pasqua dell’Amore e del Dolore.
«Figli prediletti, oggi è la vostra festa, perché è il giorno
della nascita del vostro Sacerdozio.
Nell’ultima Cena, con le parole: - “Prendete e mangiatene tutti,
questo è il mio Corpo; bevetene tutti, questo è il Calice del mio
Sangue” -, Gesù istituisce il nuovo Sacrificio, il patto della
nuova ed eterna alleanza.
Con le parole che rivolge agli apostoli: “Fate questo in memoria di
Me”, istituisce il suo nuovo Sacerdozio.
A questo nuovo ed eterno Sacerdozio di Cristo siete stati associati
anche tutti voi, miei figli prediletti, che avete partecipato del
segno indelebile del carattere sacerdotale, nel giorno della vostra
Ordinazione Presbiterale.
Ed oggi ricordate questo dono, rinnovando la vostra piena
disponibilità al servizio di Cristo e dei fratelli, riuniti attorno
ai vostri Vescovi, durante la concelebrazione della santa Messa
crismale, che vi consente di esprimere, in maniera così profonda e
visibile, l’unità che c’è fra voi, il vescovo e Cristo. In
questo giorno vi domando di rinnovare il vostro atto di amore
completo e totale a Gesù.
Vivete i momenti del suo così grande patire.
Entrate con Lui nell’Orto degli Ulivi, per vivere la sua stessa
Agonia del Getsemani.
Quanto Gesù ha atteso questo giorno!
“Ho ardentemente desiderato di mangiare questa mia Pasqua con voi,
prima del mio patire”.
È la Pasqua dell’Amore.
È la Pasqua della istituzione del Sacrificio dell’Amore; è la
Pasqua del sacramento dell’Amore; del nuovo comandamento
dell’amore; del servizio dato come atto perfetto dell’amore;
della preghiera per la unità di tutti voi, come compimento
dell’amore.
È la Pasqua del Dolore.
Ecco che appena Gesù entra nell’Orto degli Ulivi, un’angoscia
profonda lo prende e quasi lo paralizza.
Si sente vittima innocente, agnello immacolato, ostia immolata, su
cui è caricato tutto il peccato del mondo.
In un istante ha la chiara visione di ogni particolare della sua
dolorosa ed obbrobriosa Passione.
Allora, con la voce profonda che sale da tutta la sua divina Persona,
si affida al Padre.
“Padre, se è possibile, passi da me questo Calice”.
Si prostra per terra, prega, geme, piange, fremiti profondi scuotono
tutto il suo Corpo, che comincia a sudare abbondantemente e le gocce
di sudore si mutano in gocce di sangue. Ha bisogno di conforto.
Lo chiede ai tre discepoli più amati: Pietro, Giacomo e Giovanni.
Per tre volte va da loro, oppresso da tanto soffrire; per tre volte
li trova addormentati.
Io sono lontana con la mia presenza, ma con l’anima e con il cuore
sono sempre accanto a mio Figlio. E così la sola creatura terrena,
che lo assiste anche in quei momenti di angosciosa agonia, è sua
Madre.
Confortato da questo mio spirituale e materno aiuto, Gesù si offre
in atto di perfetto abbandono: “Padre, sia fatta non la mia, ma la
tua volontà”.
Allora dal Padre gli è inviato l’Angelo, con il calice di soave
conforto, di divina consolazione, per dargli il coraggio di procedere
verso l’incontro con il traditore ormai giunto.
“Colui che mi tradisce è vicino”.
Figli prediletti, nella vostra vita sacerdotale, si deve rinnovare il
grande mistero di amore e di dolore del vostro divino fratello Gesù.
Anche voi siete chiamati ad entrare nel Getsemani di questi ultimi
tempi, che preparano la vostra sacerdotale immolazione, per la nuova
era che vi attende.
Quante volte il peso dei dolori vi opprime; le forze del male vi
paralizzano; le incomprensioni vi segnano; le opposizioni vi fermano;
i peccati di questa umanità vi schiacciano; i tradimenti vi
prostrano.
“Padre, se è possibile, passi da noi questo Calice”.
Figli prediletti, non cercate umane consolazioni o superficiali
conforti.
È mio compito materno donarvi quel calice di conforto, che il Padre
Celeste vi ha preparato.
Così venite da Me aiutati a compiere oggi il solo Volere del Padre.
Affidatevi tutti al mio Cuore Immacolato, perché vi possa condurre
sulla strada della Divina Volontà.
E vivete con Me, nel Getsemani di questi ultimi tempi, la vostra
Pasqua di Amore e di Dolore, in attesa della nuova era che ormai vi
attende».
Rubbio (Vicenza), 29 marzo 1991
Venerdì Santo
L’Uomo di tutti i tempi.
«Raccoglietevi nel giardino del mio Cuore Immacolato, figli
prediletti, per vivere insieme a Gesù le ore terribili della sua
dolorosa Passione.
È il venerdì santo.
È il giorno della sua condanna e della sua morte sulla Croce. Dopo
avere passato tutta la notte, fra gli insulti ed il vilipendio dei
componenti e dei servi del Sinedrio, a giorno inoltrato, Gesù è
condotto davanti a Pilato.
Qui avviene un secondo e più umiliante processo. Davanti a grande
folla aizzata contro di Lui, di fronte ai capi religiosi che lo
accusano di bestemmia e di sacrilegio, Gesù, mansueto come un
agnello che muto si lascia condurre al macello, assiste in augusto
silenzio a tutto lo svolgersi dei fatti. L’iniziale onestà di
Pilato, che non trova alcuna colpa contro di Lui; “Se non fosse
colpevole, non te lo avremmo portato qui!” L’incipiente paura
della folla; il dubbio sulla realtà della sua Parola: “Sei tu
Re?”; il tentativo di salvarlo, proponendo la sua liberazione al
posto di Barabba; il timore delle grida del popolo; il terrore del
giudizio di Roma: “Se liberi costui, sei nemico di Cesare”.
E così, con viltà, Pilato segna la sua condanna a morte. Consegna
Gesù ai soldati perché venga flagellato.
Il suo corpo è reso tutto una piaga viva e profonda dagli strappi
che incidono nella sua carne immacolata i terribili flagelli romani.
Poi viene incoronato di spine.
Le spine gli aprono rivoli di sangue, che scendono dal suo capo e
sfigurano il suo Volto; e lo percuotono e lo ricoprono di sputi e di
insulti.
“Lo abbiamo visto percosso e umiliato; non più sembianza umana
aveva il suo volto”.
L’ultima trovata più cattiva e crudele: lo ricoprono di uno
straccio scarlatto, come porpora; gli mettono fra le mani una canna
come scettro e lo conducono a Pilato, che lo presenta alla folla:
Ecco l’Uomo!
Ecco l’Uomo di tutti i tempi.
Su di Lui, nel Getsemani, si sono posati tutti i peccati del mondo;
nel Pretorio si sono caricati i dolori, le umiliazioni, i vilipendi,
gli sfruttamenti, le schiavitù di tutti gli uomini. È l’Uomo di
tutti i tempi.
Gli uomini che erano prima di Lui sono vissuti nella speranza di
vedere questo suo giorno ed in Lui hanno trovato la salvezza.
Egli è Colui che in Abele fu ucciso, in Isacco fu legato ai piedi,
in Giacobbe andò pellegrino, in Giuseppe fu venduto, in Mosé fu
esposto sulle acque, nell’Agnello fu ucciso, in Davide fu
perseguitato e nei profeti fu disonorato.
È l’Uomo di tutti i tempi.
Per il dono della sua Redenzione, sono chiamati a vivere in comunione
di vita con Dio tutti gli uomini che sono vissuti dopo di Lui.
Ha portato sul suo Corpo le sofferenze di tutte le vittime dell’odio,
della violenza, delle guerre; ha racchiuso entro le sue ferite il
sangue sparso da milioni di bimbi innocenti, uccisi ancora nel seno
delle loro madri.
È stato flagellato da tutti i dolori, dalle malattie, specialmente
dai mali inguaribili che dilagano; è stato coronato di spine in
coloro che soccombono alle false ideologie, agli errori che portano
lontano dalla fede, all’orgoglio ed all’umana superbia.
È stato vilipeso nei piccoli, nei poveri, negli emarginati, negli
ultimi, negli sfruttati. È stato sputacchiato nei rifiutati e nei
disperati.
È stato esposto al ludibrio in coloro che espongono come merce la
dignità del proprio corpo.
Ecco l’Uomo.
Ora porta su di Sè il legno della condanna; sale verso il Calvario,
s’incontra con me, sua Madre trafitta; è inchiodato al patibolo,
viene innalzato sulla Croce.
Le tre angosciose ore della sua Agonia, accanto a Me sua Madre ed a
Giovanni, l’apostolo prediletto.
Infine il suo atto di completo abbandono al Padre e la sua morte
sulla Croce, verso le ore 15 di questo giorno.
Ecco veramente l’Uomo di tutti i tempi.
In Lui è vissuto, è stato redento e salvato ogni uomo, dal primo,
Adamo, fino all’ultimo che si troverà sulla terra alla fine dei
tempi.
Con l’aiuto di Giovanni, di Giuseppe d’Arimatea e delle pie
donne, lo porto al sepolcro, ove viene deposto fino all’alba del
primo giorno dopo il sabato.
La sua divina resurrezione è la prova più grande che solo Lui è
l’Uomo di tutti i tempi.
È l’Uomo dei tempi nuovi.
Perché solo in Lui risorgeranno tutti gli uomini vissuti, morti,
sepolti e consumati in arida polvere.
Allora, pur nel grande deserto del vostro tempo, vivete con Me queste
ore della sua Passione e della sua morte sulla Croce.
Vivetele nel silenzio, nel raccoglimento, nella preghiera, in dolce
intimità di vita col vostro divino fratello Crocifisso.
Perché solo in Lui si compiranno i tempi nuovi che vi attendono,
quando tornerà a voi nella gloria, e si prosteranno davanti a Lui
tutte le potenze del cielo, della terra e dell’inferno, a perfetta
gloria di Dio Padre».
Rubbio (Vicenza), 30 marzo 1991
Sabato Santo
Nel lungo sabato santo.
«Figli prediletti, viviamo insieme questo giorno del sabato santo.
Gesù riposa esanime nel nuovo sepolcro, ove è stato deposto. Io
veglio nella fiducia, nella preghiera, nella speranza e nell’attesa.
È il giorno del vostro spirituale riposo.
È il primo giorno della mia spirituale maternità.
In questi ultimi tempi diventi più forte il vostro impegno di vivere
in unione di vita con la vostra Mamma Addolorata.
È un lungo sabato santo, che sta ormai per finire.
Allora diventi più intensa la vostra preghiera.
Non lasciatevi assorbire né prendere dall’azione e da eccessiva
preoccupazione.
Nei momenti della sofferenza, nei dolori degli ultimi tempi che
vivete, vi invito a vegliare con Me in assidua preghiera.
Nel lungo sabato santo, che state vivendo, vegliate con Me nella
fiducia e nella speranza.
Nel sepolcro del vostro lungo sabato santo viene per sempre sepolta
l’iniquità e la miseria umana; sono deposti il male ed il peccato,
l’orgoglio e l’odio, l’impurità e la superbia, ogni forma di
corruzione e di morte.
Nel lungo sabato santo di questi vostri ultimi tempi, dovete
soprattutto vegliare con Me nell’attesa.
Ciò che mi ha reso più lieve il grande dolore di questo giorno, era
la certezza che Gesù sarebbe gloriosamente risorto. Al sabato del
sepolcro sarebbe succeduto il primo giorno della Resurrezione.
Pur vivendo ancora il dolore, la fatica, la sofferenza, la morte di
questo lungo sabato santo, vivete con Me nell’attesa. Gesù tornerà
sulle nubi del cielo per instaurare il suo Regno di gloria e fare
nuove tutte le cose.
Figli prediletti, vivete con Me oggi, nell’attesa di questo suo
ritorno».
Rubbio (Vicenza), 31 marzo 1991
Pasqua di Resurrezione
Madre della gioia.
«Partecipate con Me alla gioia di tutto l’universo, figli
prediletti.
Gesù è risorto.
È passata l’ora tenebrosa del Getsemani e del Calvario. In tre
giorni si è compiuto il più grande mistero della storia: il
tradimento, il giudizio, la condanna, il Calvario, l’agonia, la
morte ed il nuovo sepolcro.
Tutto è passato. Gesù è risorto! Gesù è vivo in mezzo a noi.
Sia grande la vostra gioia, insieme con Me che sono la Madre della
gioia.
Da quando Gesù mi è apparso nello splendore del suo Corpo glorioso,
il mio Cuore si è riempito di una così grande pienezza di gioia,
che non l’ha abbandonata mai più.
Nulla turbi ormai la gioia profonda della vostra umana esistenza.
Non il peccato, che è stato cancellato; non il dolore, che è stato
redento; non la morte, che è stata vinta per sempre. Il vostro
cammino terreno ripercorre le tappe dello stesso cammino di Cristo.
Siete ancora nel momento della purificazione e della sofferenza, del
Getsemani e del Calvario.
Ma oggi aprite le porte del vostro cuore solo alla gioia, con Me che
sono la Madre della vostra gioia.
Il Cristo risorto e vivente fra voi ordina tutti gli avvenimenti al
compimento del suo divino disegno e predispone ogni cosa perché
possa giungere presto a voi il suo Regno di gloria».
Milano, 4 maggio 1991
1° sabato del mese
I tempi della vostra testimonianza.
«Con questo primo sabato del mese di maggio, iniziate il periodo di
tempo, che è dedicato ad una mia particolare venerazione.
In questo mese di maggio vi voglio maggiormente uniti a Me, per farvi
crescere nella vostra vita di consacrazione, fino alla piena
maturità.
Sono giunti i tempi della vostra maturità. Questi sono i tempi della
vostra testimonianza.
Date a tutti la testimonianza di essere a Me consacrati.
La vostra vita sia illuminata dalla mia presenza materna e diffondete
attorno a voi il carisma della mia santità, della mia purezza, della
mia misericordia, della mia carità, della mia tenerezza.
Chi vede voi deve vedere la potenza della mia Luce; chi incontra voi
deve trovare il balsamo soave della mia misericordia. Donate il mio
aiuto ai lontani, ai poveri, agli ammalati, ai peccatori, ai
disperati.
Venite con Me, vostra materna Pastora, alla ricerca di tante
pecorelle che si sono smarrite e corrono il pericolo di morire di
fame e di freddo.
Donate a tutti la testimonianza di camminare con Me sulla strada
della fede.
In questi tempi gli errori dilagano, in maniera così vasta e
profonda, che voi non potete neppure immaginare.
Molti perdono la fede e l’apostasia si espande sempre più nella
Chiesa, come un terribile cancro che si è diffuso in tutte le sue
membra.
Voi siete chiamati a seguirmi sulla strada della fede eroica e pura.
Io vi faccio il dono di mantenervi nell’integrità della fede,
perché possiate illuminare i miei figli, in questi tempi di grande
oscurità.
Per questo vi domando di essere fortemente uniti con il Papa, che ha
da Gesù il grande compito di confermare tutti nella verità della
fede cattolica.
Donate a tutti la testimonianza di camminare con Me sulla strada
della preghiera.
La preghiera è la forza della Chiesa; la preghiera è necessaria per
la vostra salvezza.
La preghiera fatta con Me vi può ottenere il dono della seconda
Pentecoste.
Solo con la preghiera potete entrare nella nuova era che vi attende.
Allora vi invito a chiamare tutti alla preghiera. Moltiplicate i
Cenacoli di preghiera che vi ho domandato. Voglio che siate voi
Sacerdoti a dare per primi l’esempio di partecipare a questi
Cenacoli. Poi domando che, in questi tempi decisivi, si diffondano i
Cenacoli fra i bambini, fra i giovani e nelle famiglie.
È giunta l’ora in cui tutta la Chiesa deve raccogliersi con Me in
preghiera, nel Cenacolo spirituale del mio Cuore Immacolato.
Donate a tutti la testimonianza di camminare con Me sulla strada
della santità.
Il mio Cuore Immacolato deve essere onorato e glorificato dalla
Chiesa e da tutta l’umanità.
Per questo voglio portarvi ad una grande santità.
Così per mezzo di voi piccoli bambini a Me consacrati, la Chiesa
tutta potrà essere illuminata e trasformata dalla stessa santità
della vostra Mamma Celeste.
Vi porto sulla strada della perfetta imitazione di Gesù, della
piccolezza e dell’umiltà, del disprezzo del mondo e di voi stessi,
dell’esercizio eroico di tutte le virtù, di un grande amore alla
Santissima Eucarestia.
Siete ormai dentro i tempi decisivi, che vi portano alla nuova era.
Siete dentro i miei tempi.
In questi giorni di grande oscurità, la vostra luce risplenderà
sempre più forte, fino ad avvolgere coi suoi raggi e ad illuminare
le anime, la Chiesa e tutta l’umanità».
Salisburgo (Austria), 13 maggio 1991
Anniversario della prima apparizione a Fatima
Il Papa del mio segreto.
«Oggi siete raccolti qui, in questo mio venerato Santuario, in un
Cenacolo così numeroso di sacerdoti e di fedeli del mio Movimento
Sacerdotale Mariano.
Ricordate così l’anniversario della mia prima Apparizione,
avvenuta in Fatima il 13 maggio 1917.
Spiritualmente vi sentite molto uniti al mio Papa Giovanni Paolo II,
questo dono prezioso che il mio Cuore Immacolato vi ha fatto e che,
in questi stessi momenti, si trova in preghiera nella Cova da Iria,
per ringraziarmi della materna e straordinaria protezione che Io gli
ho dato, salvandogli la vita, nella circostanza del cruento
attentato, avvenuto dieci anni fa in piazza S. Pietro.
Oggi vi confermo che questo è il Papa del mio segreto; il Papa di
cui ho parlato ai bambini durante le apparizioni; il Papa del mio
amore e del mio dolore.
Con tanto coraggio e con sovrumana fortezza, Egli va in ogni parte
del mondo, non curandosi delle fatiche e dei numerosi pericoli, per
confermare tutti nella fede, adempiendo così al suo ministero
apostolico di Successore di Pietro, di Vicario di Cristo, di Pastore
universale della santa Chiesa Cattolica, fondata sulla roccia da mio
figlio Gesù.
Il Papa dona a tutti la luce di Cristo, in questi tempi di grande
oscurità.
Conferma con vigore nelle verità della fede, in questi tempi di
generale apostasia.
Invita a camminare sulla strada dell’amore e della pace, in questi
tempi di violenza, di odio, di disordini e di guerre. Il mio Cuore
Immacolato è ferito nel vedere come, attorno a Lui, si diffondano il
vuoto e l’indifferenza; la contestazione da parte di alcuni miei
poveri figli vescovi, sacerdoti, religiosi e fedeli; la superba
opposizione al suo Magistero.
Per questo oggi la mia Chiesa è lacerata da una profonda divisione;
è minacciata dalla perdita della vera fede; è pervasa da
un’infedeltà che si fa sempre più grande.
Quando questo Papa avrà compiuto il compito che Gesù gli ha
affidato ed Io scenderò dal cielo ad accogliere il suo sacrificio,
tutti sarete avvolti da una densa tenebra di apostasia che sarà
allora diventata generale.
Rimarrà fedele solo quel piccolo resto che, in questi anni,
accogliendo il mio materno invito, si è lasciato racchiudere dentro
il rifugio sicuro del mio Cuore Immacolato.
E sarà questo piccolo resto fedele, da Me preparato e formato, che
avrà il compito di ricevere il Cristo che tornerà a voi nella
gloria, dando così inizio alla nuova era che vi attende».
Berlino (Germania), 19 maggio 1991
Solennità di Pentecoste
La comprensione della verità tutta intera.
«Oggi vi trovate qui a passare la solennità liturgica della
Pentecoste, in un continuo Cenacolo di fraternità e di preghiera,
fatta con Me e per mezzo di Me.
Si rinnova così la stessa realtà che c’era nel Cenacolo di
Gerusalemme, quando, sotto forma di lingue di fuoco, lo Spirito Santo
è disceso sugli Apostoli riuniti in preghiera con la vostra Mamma
Celeste.
È stata la prima Pentecoste.
È stato l’inizio del cammino terreno della Chiesa nella storia
dell’umanità.
Con l’abbondanza straordinaria dei suoi carismi, lo Spirito del
Signore ha completamente trasformato gli Apostoli, da timidi e
paurosi, in coraggiosi testimoni di Gesù e del suo Vangelo.
Con la forza potente della sua azione divina li ha condotti alla
comprensione della Verità tutta intera e li ha resi perfetti
testimoni di Gesù, fino allo spargimento del sangue.
Ora siete entrati nei tempi della seconda Pentecoste.
Per questo è necessario che questi Cenacoli si moltiplichino in ogni
parte del mondo.
Io domando che tutta la Chiesa si raccolga nel Cenacolo spirituale
del mio Cuore Immacolato.
Allora lo Spirito Santo vi porterà alla comprensione della Verità
tutta intera.
Vi porterà dentro il segreto della Parola di Dio e vi donerà Luce
di Sapienza per comprendere tutto il Vangelo e quanto in esso viene
descritto dei tempi che vivete.
Lo Spirito Santo vi farà comprendere i segni del vostro tempo.
Sono i tempi predetti dalla Divina Scrittura come quelli della grande
apostasia e della venuta dell’Anticristo.
Sono tempi di grande tribolazione e di innumerevoli sofferenze per
tutti, che vi porteranno a vivere gli ultimi avvenimenti in
preparazione alla seconda venuta di Gesù nella gloria.
Lo Spirito Santo dà la sua perfetta testimonianza a Gesù e lo
proclama come l’Unigenito Figlio, coeterno e consustanziale al
Padre, Colui per mezzo del quale tutto è stato fatto, il Verbo
incarnato, il Re di tutto l’universo, che deve tornare nella gloria
per instaurare nel mondo il suo Regno.
Lo Spirito Santo prepara i cuori e le anime alla seconda venuta di
Gesù.
Per questo oggi effonde i suoi carismi, in maniera ancora più forte
e straordinaria che al tempo degli inizi della Chiesa.
Infatti siete ormai entrati negli ultimi tempi, che vi condurranno
alla nuova era.
Compito dello Spirito è di preparare l’umanità al suo completo
cambiamento, di rinnovare la faccia del creato, di formare i cieli
nuovi e la nuova terra.
Per questo vi domando di perseverare con fedeltà nei Cenacoli che Io
vi ho domandato.
E lasciate che lo Spirito Santo vi plasmi con la sua dolce e forte
azione di amore.
Solo così potete essere pronti per il grande disegno che vi
attende».
Dongo (Como), 8 giugno 1991
Festa del Cuore Immacolato di Maria
Apostoli degli ultimi tempi.
«Oggi celebrate la memoria liturgica del mio Cuore Immacolato.
È la vostra festa, miei prediletti e figli a Me consacrati. Voi
siete stati scelti da Me e chiamati a far parte della mia schiera
vittoriosa.
Voi fate parte della mia proprietà. Ho un grande disegno sopra di
voi.
Questo mio disegno vi è stato svelato in ogni suo particolare. Ora
esso deve apparire alla Chiesa ed all’umanità in tutto il suo
splendore, perché sono questi i tempi della vostra maturità e della
vostra pubblica testimonianza. Mostratevi a tutti come i miei
consacrati, come gli Apostoli di questi ultimi tempi. Come Apostoli
degli ultimi tempi, dovete annunciare con coraggio tutte le verità
della fede cattolica, proclamare con forza il Vangelo, smascherare
con decisione le pericolose eresie, che si travestono di verità, per
meglio ingannare le menti e così allontanare un grande numero di
miei figli dalla vera fede. Come Apostoli degli ultimi tempi, dovete
opporvi con la potenza dei piccoli alla superba forza dei grandi e
dei dotti, che, sedotti da una falsa scienza e dalla vanagloria,
hanno dilaniato il Vangelo di Gesù, proponendo di esso
un’interpretazione razionale, umana e tutta errata.
Sono giunti i tempi predetti da S. Paolo in cui molti annunciano
dottrine false e peregrine e così si corre dietro a queste favole e
ci si allontana dalla verità del Vangelo.
Come Apostoli degli ultimi tempi, dovete seguire Gesù sulla strada
del disprezzo del mondo e di voi stessi, dell’umiltà, della
preghiera, della povertà, del silenzio, della mortificazione, della
carità, di una più profonda unione con Dio.
Siete sconosciuti e disprezzati dal mondo e da quanti vi circondano,
spesso siete ostacolati, emarginati e perseguitati, perché questa
sofferenza è necessaria alla fecondità della vostra stessa
missione.
Come Apostoli degli ultimi tempi dovete ora illuminare la terra con
la Luce di Cristo.
Mostratevi a tutti come miei figli, perché Io sono sempre con voi.
La fede sia la luce che vi illumini, in questi giorni di apostasia e
di grande oscurità, e vi consumi solo lo zelo per la gloria di mio
figlio Gesù, in questi tempi di una così vasta infedeltà.
Come Apostoli degli ultimi tempi, tocca a voi il compito di compiere
la seconda evangelizzazione, tanto domandata dal mio Papa Giovanni
Paolo II.
Evangelizzate la Chiesa, che si è allontanata dallo Spirito di
Cristo e si è lasciata sedurre dallo spirito del mondo, che in essa
è profondamente penetrato e l’ha tutta pervasa. Evangelizzate la
umanità che è ritornata pagana, dopo quasi duemila anni dal primo
annuncio del Vangelo. Evangelizzate tutti gli uomini, che sono
diventati vittime degli errori, del male, del peccato e si lasciano
travolgere dal vento impetuoso di tutte le false ideologie.
Evangelizzate i popoli e le nazioni della terra, immersi nella
tenebra della pratica negazione di Dio, mentre si prostrano al culto
del piacere, del denaro, della forza, dell’orgoglio, dell’impurità.
Sono giunti i vostri tempi ed Io vi ho formato in questi anni perché
possiate dare ora la vostra forte testimonianza di discepoli, fedeli
a Gesù, fino allo spargimento del vostro stesso sangue.
Quando, da ogni parte della terra, tutti voi, miei piccoli bambini,
darete questa testimonianza di Apostoli degli ultimi tempi, allora il
mio Cuore Immacolato avrà il suo più grande trionfo».
San Marino, 26 giugno 1991
Esercizi Spirituali, sotto forma di Cenacolo, con Sacerdoti del MSM
di Europa e di America
In voi Io mi manifesto.
«Figli prediletti, anche quest’anno vi ho chiamati quassù, su
questo monte, a passare insieme con Me una settimana di continuo
Cenacolo.
E voi avete risposto in maniera tanto generosa.
Siete venuti da tutte le parti di Europa e da molte Nazioni di
America, offrendomi il disagio di viaggi lunghi e faticosi. Io sono
sempre con voi. Mi unisco alla vostra preghiera; costruisco fra voi
più perfetta fraternità.
Vi aiuto a conoscervi, a comprendervi, ad amarvi, ad andare avanti
insieme sul doloroso cammino di questi ultimi tempi. Perché ancora
vi ho voluto qui?
Perché sono giunti i tempi in cui Io voglio manifestarmi, per mezzo
di voi, alla Chiesa ed a tutta l’umanità.
In voi Io mi manifesto come Condottiera della mia schiera, da Me
formata in ogni parte del mondo, per combattere contro il grande
esercito dei nemici di Dio, agli ordini di colui che si oppone a
Cristo, cioè dell’Anticristo.
La mia schiera è formata dai piccoli, dai poveri, dagli umili servi
del Signore, che Io chiamo ad entrare nel Cenacolo del mio Cuore
Immacolato, perché possano ricevere in pienezza il dono dello
Spirito Santo.
E nel cuore e nell’anima dei più piccoli che Io, in questi anni,
opero i miei più grandi prodigi.
Per questo vi ho voluto ancora qui: per formarvi tutti alla
piccolezza, all’infanzia dello spirito, alla povertà, all’umiltà,
perché è con la debolezza dei piccoli che Io vincerò la superba
forza dei grandi.
In voi Io mi manifesto come Regina, perché è per mezzo di voi che
ogni giorno realizzo il trionfo del mio Cuore Immacolato nel mondo.
Aprite le porte della vostra esistenza, perché Io possa regnare in
voi e preparare la via al Regno glorioso di Cristo. Sono l’aurora
che annuncia l’arrivo del grande giorno del Signore.
In voi Io mi manifesto come Profetessa di questi ultimi tempi. Per
questo vi parlo.
Perché so che da voi, miei figli, Io sono ascoltata, ubbidita e
seguita.
Così Io continuo ancora a manifestarmi attraverso i messaggi che
dono al cuore di questo mio più piccolo figlio.
Credete alla mia parola. Accogliete con docilità questi miei
messaggi, perché in essi ormai tutto vi è stato detto di quanto vi
attende.
In voi Io mi manifesto come Mamma tenera e misericordiosa, in queste
ore dolorose della purificazione e della grande tribolazione.
Voi siete chiamati ad essere gli strumenti della mia materna
tenerezza.
Amate tutti con il mio cuore di Mamma!
Per questo in voi Io voglio sempre più manifestarmi. Perché in voi
Io voglio consolare chi soffre, sostenere chi è debole, rialzare chi
è caduto, ricondurre al Signore chi si è allontanato, convertire i
peccatori, guarire gli ammalati, dare speranza a tutti gli
sfiduciati.
Siate il mio balsamo soave che scende a lenire le grandi sofferenze
di tanti miei figli.
Camminate sulla strada che, in questi anni, vi ho tracciato.
Mostratevi a tutti come i miei figli, i miei consacrati, perché Io
sono sempre con voi.
Vivete nel disprezzo del mondo e di voi stessi.
La fede sia la sola luce che vi illumina, in questi tempi di grande
oscurità.
Vi consumi solo lo zelo per la gloria di Dio, in questi giorni di una
così vasta aridità.
Voi siete chiamati ad essere il cuore nuovo della nuova Chiesa, che
Gesù, in maniera tutta misteriosa, sta formandosi nel giardino
celeste del mio Cuore Immacolato.
Vi ringrazio del conforto che, in questi giorni, voi date al grande
dolore del mio Cuore Immacolato. Con i vostri cari, con le anime che
vi sono affidate, vi benedico nel Nome del Padre, del Figlio e dello
Spirito Santo».
Rubbio (Vicenza), 15 agosto 1991
Festa di Maria SS Assunta in Cielo
La nuova era.
«Oggi, figli prediletti, contemplatemi nello splendore del mio Corpo
glorioso, assunto alla gloria del Paradiso.
Vivete nella gioia, nella fiducia gli ultimi tempi di questo vostro
secondo Avvento, guardando a Me come al Segno di sicura speranza e di
consolazione.
La nuova era, che vi attende, corrisponde ad un particolare incontro
di amore, di luce e di vita fra il Paradiso, in cui mi trovo nella
perfetta beatitudine con gli Angeli ed i Santi, e la terra in cui
vivete voi miei figli, in mezzo a tanti pericoli e ad innumerevoli
tribolazioni.
È la Gerusalemme Celeste, che discende dal cielo sulla terra, per
trasformarla completamente e formare così i nuovi cieli e la nuova
terra.
La nuova era, verso cui siete incamminati, porta tutto il creato alla
perfetta glorificazione della Santissima Trinità.
Il Padre riceve la sua più grande gloria da ogni creatura, che
riflette la sua luce, il suo amore, il suo divino splendore.
Il Figlio instaura il suo Regno di grazia e di santità, liberando
tutto il creato dalla schiavitù del male e del peccato. Lo Spirito
Santo si effonde in pienezza con i suoi santi Doni, porta alla
comprensione di tutta la Verità e rinnova la faccia della terra.
La nuova era, che Io vi annuncio, coincide con il pieno adempimento
della Divina Volontà, così che finalmente si realizzi quanto Gesù
vi ha insegnato a domandare al Padre Celeste: «Sia fatta la tua
volontà come in cielo così in terra».
È il tempo in cui dalle creature si compie il divino volere del
Padre, del Figlio e dello Spirito Santo.
Dal perfetto adempimento del Divino Volere viene rinnovato tutto il
mondo, perché Dio vi trova come il suo nuovo giardino dell’Eden,
in cui può abitare in amorevole compagnia con le sue creature.
La nuova era, che ormai sta per giungere, vi porta ad una piena
comunione di vita con coloro che vi hanno preceduto e che qui in
Paradiso godono della perfetta felicità.
Vedete lo splendore delle Gerarchie Celesti; comunicate con i Santi
del Paradiso; sollevate le sofferenze purificatrici delle anime che
si trovano ancora in Purgatorio.
Esperimentate, in maniera forte e visibile, la consolante verità
della Comunione dei Santi.
La nuova era, che Io vi preparo, coincide con la sconfitta di Satana
e del suo universale dominio.
Viene distrutto tutto il suo potere. Viene legato, con tutti gli
Spiriti cattivi, e racchiuso nell’inferno da cui non potrà uscire
per nuocere nel mondo.
In esso regna Cristo, nello splendore del suo Corpo glorioso, e
trionfa il Cuore Immacolato della vostra Mamma Celeste, nella luce
del suo Corpo assunto alla gloria del Paradiso.
Questa mia festa, che vi invita a guardare alla vostra Mamma Celeste
assunta in cielo, diventa così per voi motivo di profonda gioia e di
grande fiducia.
In mezzo alle innumerevoli sofferenze dei tempi che vivete, mi vedete
come segno di sicura speranza e di consolazione, perché sono la
porta luminosa che si apre sulla nuova era, che dalla Santissima
Trinità è stata preparata per voi».
Olomouc (Moravia), 3 settembre 1991
Esercizi Spirituali, informa di Cenacolo coi Sacerdoti del M.S.M. di
Cecoslovacchia
Apostoli della nuova era.
«Come sono contenta, figli miei prediletti, di vedervi così
numerosi a questi Esercizi Spirituali, che voi fate sotto forma di un
continuo Cenacolo.
Siete venuti dalla Moravia, dalla Boemia e dalla Slovacchia, per
vivere giorni di intensa preghiera e di grande fraternità, in
compagnia della vostra Mamma Celeste.
Io sono sempre con voi.
Come era nel Cenacolo di Gerusalemme, così anche in questo vostro
Cenacolo, Io mi unisco alla vostra preghiera, costruisco fra voi
maggiore capacità di intesa, vi aiuto a camminare sulla strada del
vostro amore vicendevole, perché sia sempre più vissuto da voi il
comandamento nuovo, che vi ha dato mio figlio Gesù: «amatevi fra
voi come Io vi ho amato».
Siete usciti da una prova dolorosa e molto pesante. Dopo tanti anni
di dura schiavitù comunista, Io vi ho ottenuto la grazia della
vostra liberazione, come vi avevo già preannunciato.
Ora vi domando di diventare gli Apostoli della nuova era, che vi
attende.
Per questo vi formo il cuore nuovo, perché sappiate amare tutti col
mio amore materno e misericordioso.
Non guardate ad alcuni fra voi che, per debolezza, sono scesi a
compromessi col mio Avversario, che ora è stato sconfitto. Non
abbiate alcun risentimento verso di loro.
Il passato è ormai stato cancellato. Ora siete chiamati a vivere
questo nuovo tempo e nuovi compiti vi attendono. Vi attende il
compito di ricostruire la Chiesa, qui ove è stata tanto perseguitata
e violata dal mio Avversario. Per questo vi invito ad essere sempre
Sacerdoti fedeli, testimoni di unità e di amore al Papa ed ai vostri
Vescovi. Esercitate il vostro ministero con gioia e con entusiasmo;
donate a tutti la luce di Cristo e del suo Vangelo; siate ministri
della Grazia e della santità.
Così, per mezzo di voi, la Chiesa tornerà a risplendere di grande
Luce per tutti quelli che vivono in questa vostra Nazione. Vi attende
il compito di evangelizzare questa povera umanità, che è stata
ingannata e sedotta dallo Spirito del male. Pensate a tanti miei
figli - sopratutto ai giovani - che sono stati formati da anni alla
scuola della negazione di Dio e del rifiuto della sua legge di amore.
Sono pecorelle strappate al gregge del vostro divino Pastore ed
avviate sulle strade del male, del peccato e della infelicità.
Prendeteli sulle vostra braccia sacerdotali questi miei figli
smarriti e portateli tutti dentro al sicuro ovile del mio Cuore
Immacolato.
Siate perciò perseveranti nel vostro ministero della catechesi,
donando la luce della Verità che Cristo vi ha rivelato, per aiutare
tutti a restare nella vera fede.
Così adempite al compito di questa seconda evangelizzazione, tanto
domandata dal mio primo figlio prediletto, il Papa Giovanni Paolo
secondo.
Vi attende il compito di fare scendere il balsamo soave della mia
materna tenerezza, su tante piaghe aperte e sanguinanti. Guardate
come sono numerosi i poveri, i lontani, i peccatori, gli infelici, i
percossi, i calpestati, gli scoraggiati, gli abbandonati, i soli, i
disperati.
Siate voi espressione del mio amore e della mia materna
preoccupazione.
Amate tutti con la forza del vostro cuore sacerdotale e con la luce
che vi è donata dalla vostra Mamma Celeste.
Se adempite a questo compito che oggi vi affido, diventate veramente
gli Apostoli della nuova era, che qui Io ho già incominciato.
Partite da questo Cenacolo nella gioia, nella fiducia ed in una
grande speranza. Io sono sempre con voi. Voi siete parte preziosa
della mia materna proprietà. Con i vostri cari, con le anime che vi
sono affidate, vi benedico nel Nome del Padre e del Figlio e dello
Spirito Santo».
Velehrad (Boemia), 8 settembre 1991
Natività della Beata Vergine Maria
La corona dei popoli slavi.
«Oggi ti ho voluto qui a celebrare il giorno della mia Natività con
un Cenacolo, che tieni in questo importante Santuario, dove sono
venerata, assieme alla memoria dei due grandi apostoli slavi S.
Cirillo e S. Metodio.
Ti incontri con tanti Sacerdoti e fedeli, venuti anche da lontano,
per passare questo giorno in continua preghiera con la Mamma Celeste
e per rinnovare assieme la vostra consacrazione al mio Cuore
Immacolato.
Portami, come dono filiale, attorno alla culla, ove sono deposta nel
giorno della mia nascita, la corona dei popoli slavi. Con essa orna e
profuma di amore e di fiducia questo giorno del mio Natale.
Da questo mio venerato Santuario, oggi vi benedico o popoli slavi,
che siete da Me particolarmente amati e protetti, specialmente in
questi tempi, in cui sono stata a voi vicina.
Sono stata sempre accanto a voi, nei lunghi anni della vostra dura e
sanguinosa schiavitù.
Il Dragone rosso aveva esercitato su di voi tutto il suo potere,
segnando ovunque di lacrime e di sangue il suo crudele dominio.
Ma Io ho ottenuto dal Signore la grande grazia della vostra
liberazione.
Sono stata sempre accanto a voi, nei momenti decisivi in cui il
comunismo veniva da voi per sempre sconfitto e sono personalmente
intervenuta perché questo passaggio avvenisse senza lotte
fratricide, senza spargimento di sangue e senza ulteriori
distruzioni.
Sono ora particolarmente accanto a voi, per aiutarvi a camminare
sulla strada della vera libertà, nel fedele adempimento delle
promesse battesimali, in un quotidiano impegno a seguire Gesù sul
cammino della grazia di Dio, dell’amore, della purezza, della
comunione e della fraternità.
Siano chiuse per sempre le ferite del passato ed apritevi ai tempi
nuovi che vi attendono.
Tutta l’Europa deve diventare una sola e grande famiglia, fedele a
Cristo ed alla sua Chiesa, in uno sforzo di conversione e di ritorno
al Signore, perché possa essere da voi sconfitto il nemico più
pericoloso dell’ateismo pratico, dell’edonismo, della impurità e
della empietà.
Come i vostri grandi maestri e patroni vi hanno portato la prima
evangelizzazione, così tutti voi, miei prediletti e figli a Me
consacrati, siete ora chiamati ad essere gli apostoli di questa
seconda evangelizzazione.
Siate nella pace, nella gioia; vivete nella fiducia ed in una grande
speranza.
Io sono sempre con voi.
Da qui, assieme ai santi Cirillo e Metodio, oggi benedico tutti i
popoli slavi e questa nuova Europa, completamente rinnovata, che ogni
giorno Io formo nel giardino celeste del mio Cuore Immacolato.
Sastin (Slovacchia), 12 settembre 1991
Santuario Nazionale di Svolacchia
Nel nome di Maria.
«Oggi, figlio mio amatissimo, nella festa del venerato Nome della
tua Mamma Celeste, termini il tuo viaggio così straordinario di
grazie, con un grande Cenacolo che tieni per i Sacerdoti e per i
fedeli, in questo grande Santuario nazionale, dedicato alla memoria
dei miei dolori.
Hai visto ovunque una risposta tanto generosa da parte di tutti alla
mia domanda di preghiera e di consacrazione. Sopratutto sei rimasto
stupito, perché sei giunto qui per la prima volta ed hai trovato il
mio Movimento Sacerdotale Mariano così diffuso, accolto e seguito.
Questa è sola Opera mia ed Io stessa la porto avanti in ogni parte
del mondo.
Perché questi sono i tempi del mio trionfo, della mia vittoria e
della vostra salvezza.
- Nel Nome della vostra Mamma Celeste, sì, nel Nome di Maria, sono
stati sconfitti i turchi, quando assediavano la città di Vienna e
minacciavano di invadere e di distruggere tutto il mondo cristiano.
Erano molto superiori in forza, in numero ed in armi e sentivano che
per loro la vittoria era sicura.
Ma Io sono stata pubblicamente invocata e pregata, il mio Nome è
stato scritto sui vessilli e gridato dai soldati e così, per mia
intercessione, è avvenuto il miracolo di questa vittoria, che ha
salvato il mondo cristiano dalla sua distruzione.
È per questo motivo che il Papa ha istituito, in questo giorno, la
festa del Nome di Maria.
- Nel Nome di Maria, in queste Nazioni è stato sconfitto il
comunismo marxista, che da decenni esercitava il suo dominio e teneva
sotto pesante e sanguinosa schiavitù tanti miei poveri figli.
Non a causa di movimenti o di uomini politici, ma solo per un mio
personale intervento è avvenuta finalmente questa vostra
liberazione.
E sarà ancora nel Nome di Maria, che Io porterò a compimento la mia
Opera con la sconfitta della massoneria, di ogni forza diabolica, del
materialismo, dell’ateismo pratico, perché tutta l’umanità
possa giungere al suo incontro col Signore e sia così purificata e
completamente rinnovata, col trionfo del mio Cuore Immacolato nel
mondo.
È per questa ragione che Io desidero venga ripristinata la festa in
onore del Nome di Maria, ora che entrate nei momenti più forti della
lotta e nella parte più dolorosa della grande tribolazione.
Da questo mio Santuario guardo con amore a quelle Nazioni che ancora
hanno conservato la festa del Nome della vostra Mamma Celeste e
prometto a loro una mia speciale e materna protezione.
In particolare benedico questa terra di Slovacchia, dove sono tanto
amata, venerata e sempre più glorificata».
Budapest (Ungheria), 15 settembre 1991
Festa della Madonna Addolorata
Grande è il mio dolore.
«Oggi ti trovi qui a fare due grandi Cenacoli con i Sacerdoti e i
fedeli del mio Movimento di Ungheria. Vedi le profonde ferite
lasciate da tanti anni di dura oppressione comunista. Ma con gioia
puoi contemplare i nuovi germogli che sono sbocciati da tanto
soffrire e oggi li racchiudi nel giardino celeste del mio Cuore
Immacolato.
Dona a tutti il balsamo della mia materna tenerezza. Fai sentire come
è grande il mio amore di Mamma verso di loro. Qui sono personalmente
intervenuta per portare questi miei figli sulla strada della loro
liberazione da una grande schiavitù. Ma grande è il mio dolore nel
vedere che l’umanità intera è ancora schiava del materialismo,
dell’ateismo pratico, dell’edonismo, della ribellione, dell’odio
e della impurità.
Grande è il mio dolore perché i miei materni ed angosciati richiami
alla conversione ed al ritorno al Signore non vengono ascoltati né
seguiti.
Per questo mi rivolgo ancora a voi, miei prediletti e figli a Me
consacrati, e vi domando di offrire al Signore la vostra vita di
preghiera e di sofferenza, in spirito di amore e di riparazione, per
la salvezza di questa povera umanità, che corre sulla strada della
sua stessa distruzione.
Così, per mezzo di voi, posso continuare la mia materna opera di
misericordia, che ho incominciato in questi Paesi, ma che devo ancora
portare a compimento in ogni parte del mondo, per il trionfo del mio
Cuore Immacolato».
Birkenhead - St. Laurence (Inghilterra), 13 ottobre 1991
Anniversario ultima Apparizione di Fatima
Il grande segno nel cielo.
«Guardate a Me, figli prediletti e miei consacrati, nella grande
lotta che state combattendo, agli ordini della vostra Celeste
Condottiera.
Io sono la Donna vestita di sole.
Io sono il grande segno che appare nel cielo.
Oggi ricordate la mia ultima apparizione, avvenuta in Fatima, nella
Cova da Iria e confermata dal miracolo del sole. Questo miracolo vi
indica, in maniera straordinaria, che Io sono la Donna vestita di
sole.
Questo miracolo vi invita a guardare a Me come al grande segno che
appare nel cielo.
Sono un grande segno di lotta fra Me ed il mio Avversario, fra la
Donna e il Drago, fra la mia schiera e la schiera guidata dal Nemico
di Dio.
Entrate nei tempi decisivi della battaglia.
Vi preparate a vivere le ore più difficili e le sofferenze più
grandi.
Occorre che veniate tutti al più presto a fare parte della mia
schiera. Per questo invito ancora i miei figli a consacrarsi al mio
Cuore Immacolato e ad affidarsi a Me come bambini.
Oggi estendo questo mio invito soprattutto ai piccoli, ai poveri,
agli ultimi, agli ammalati, ai peccatori.
Venite tutti a combattere sotto il segno della vostra Mamma
Immacolata, perché è con la debolezza dei piccoli, con la fiducia
dei poveri, con la sofferenza degli ammalati che Io combatto oggi la
mia grande battaglia.
Sono un grande segno di vittoria. Io sono la Donna vittoriosa.
Alla fine il potere di Satana sarà distrutto ed Io stessa lo legherò
con la mia catena e lo chiuderò dentro il suo regno di morte e di
eterno tormento, da cui non potrà uscire.
Nel mondo regnerà il solo Vincitore del peccato e della morte, il Re
dell’intero universo creato, Gesù Cristo.
Lasciatevi ora segnare col mio sigillo.
In questi tempi gli Angeli di Luce percorrono il mondo a segnare, col
segno della Croce, tutti coloro che fanno parte della mia schiera
vittoriosa.
Contro costoro la stella dell’abisso non avrà alcun potere, anche
se saranno chiamati a grandi sofferenze ed alcuni a versare il
proprio sangue.
Ma sarà con i grandi dolori di questi miei figli che Io otterrò la
mia più grande vittoria.
Oggi vi invito a guardare a Me, come al grande segno che appare nel
cielo, per vivere nella fiducia e nella serenità, mentre siete
illuminati della mia stessa Luce e venite segnati dal mio materno
sigillo».
Birmingham (Inghilterra), 16 ottobre 1991
Esercizi spirituali, in forma di Cenacolo, coi Sacerdoti del MSM
dell’Irlanda e della Gran Bretagna
Il dono che Io faccio alla Chiesa.
«Vi guardo con materna tenerezza, miei figli prediletti, Sacerdoti
del mio Movimento, che siete venuti da ogni parte dell’Irlanda e
della Gran Bretagna, per vivere questi giorni di Esercizi Spirituali,
in forma di un continuo Cenacolo.
Il grande dolore del mio Cuore Immacolato è da voi consolato e molte
sue ferite vengono chiuse dal balsamo soave del vostro amore filiale.
Io sono sempre con voi. Mi unisco alla vostra preghiera; costruisco
fra voi maggiore capacità di comunione e di reciproco amore; vi dono
la pace del cuore e la gioia di essere oggi Sacerdoti di mio figlio
Gesù.
Voglio fare di voi gli strumenti della mia materna tenerezza; gli
apostoli del mio trionfo; il dono che Io faccio alla Chiesa, in
questi tempi della sua purificazione e della sua grande tribolazione.
È anzitutto un dono di amore e di misericordia.
Vedete, miei figli prediletti, come è grande il suo abbandono, come
è profonda la sua desolazione!
La Chiesa sale oggi il Calvario, portando una Croce pesante. Lo
spirito del mondo è penetrato al suo interno e si è dovunque
diffuso.
Quante sono le vite sacerdotali e religiose inaridite dal
secolarismo, che le ha completamente possedute.
La fede in molti di loro si è spenta, a causa degli errori che
vengono sempre più insegnati e seguiti; la vita di grazia è sepolta
dai peccati che si fanno, si giustificano e non sono più confessati.
Il loro cuore è reso schiavo da tante passioni disordinate e non è
più capace di sentire la gioia e la pace.
Sacerdoti consacrati al mio Cuore Immacolato, siate voi espressione
del mio amore materno e della mia grande misericordia.
Amate questi vostri fratelli con il buon esempio, con la preghiera,
con il consiglio, con l’accogliere con amore per loro tutte le
sofferenze che il Padre Celeste vi manda.
Allora tutta la Chiesa sentirà il conforto che, per mezzo di voi, la
Mamma Celeste le dona e sarà così aiutata a portare la sua grande
Croce verso il Calvario.
È anche un dono di consolazione e di speranza.
Attraverso di voi, la Chiesa sentirà, in maniera sempre più forte,
la presenza della Mamma Celeste.
E la presenza della Mamma porterà alla Chiesa la grazia di un suo
totale rinnovamento, facendola finalmente uscire dalla lunga notte,
in cui si trova, verso il giorno luminoso dei tempi nuovi che stanno
per giungere.
Così la Chiesa verrà consolata nel vedere ovunque rifiorire la
fede, rinnovarsi la speranza, dilatarsi la carità e diffondersi una
grande santità.
Siate voi, figli prediletti, i fiori che maturano sull’albero della
vostra vita di consacrazione al mio Cuore Immacolato per fare
discendere sull’immenso deserto di oggi la rugiada celeste della
speranza e della mia materna consolazione.
È sopratutto un dono di salvezza.
Quanti sono oggi i miei figli che corrono il pericolo di perdersi!
Come sono numerosi i lontani, gli atei, i peccatori, le vittime del
male, dell’egoismo, della violenza e dell’odio. Guardate ai
milioni di bimbi innocenti, che sono uccisi nel seno delle loro
madri; ai giovani avviati alla cattiva esperienza della impurità e
della droga; alle famiglie distrutte; agli ammalati, ai poveri, agli
abbandonati, ai disperati.
Attraverso di voi, miei figli prediletti, deve giungere a tutti loro
il mio aiuto di Mamma tenera e preoccupata per portarli alla
salvezza.
Raccogliete con le vostre mani sacerdotali questi miei figli caduti,
smarriti e dispersi e portateli tutti dentro il materno ovile del mio
Cuore Immacolato.
Siate luce e sicurezza per tutti coloro che fanno parte di altre
confessioni cristiane ed indicate il porto entro cui devono entrare
per attuare il volere di mio figlio Gesù: la Chiesa santa e
cattolica, che ha il Papa come fondamento e guida sicura.
Vi confermo che, dopo il trionfo del mio Cuore Immacolato, in questi
vostri Paesi, resterà solo questa vera ed unica Chiesa.
Partite con gioia da questo Cenacolo. Io sono con voi. Portate
ovunque il carisma della mia presenza e la Luce della mia gloria.
Con i vostri cari, con tutte le anime che vi sono state affidate, vi
benedico nel Nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo».
Cagliari (Sardegna), 21 novembre 1991
Presentazione di Maria SS. al Tempio
Nel Tempio del mio Cuore Immacolato.
«Figli prediletti, vivete in questo giorno il mistero gioioso della
mia presentazione al Tempio del Signore.
È un mistero di silenzio, di offerta, di preghiera e di personale
immolazione.
Come dolce ed immacolata vittima di amore, vengo offerta al culto del
mio Signore.
A Lui ormai appartengo per sempre, gioiosa di mettermi al suo
servizio, nella preghiera e nel silenzio, per la sua più grande
gloria.
Anche per tutti voi, figli che vi siete a Me consacrati, è ormai
giunta l’ora di entrare nel Tempio del mio Cuore Immacolato.
- Nel Tempio del mio Cuore Immacolato, Io vi formo sempre più ad un
profondo silenzio.
In questi tempi, in cui il mio Avversario riesce a sedurre l’umanità
con le parole ed il frastuono di voci e di immagini rende il mondo
una nuova torre di Babele, voi siete chiamati a dare testimonianza di
profondo silenzio.
Silenzio per accogliere la sola Parola di Dio; silenzio per meditarla
nel cuore e custodirla con amore; silenzio per viverla e per donarla
a tutti nella luce della sua integrità.
Allora parlate con la vita. La vita diventa la vostra parola. E le
anime assetate la ricevono come rugiada celeste, che scende a donare
luce e vita sull’immenso deserto di una cosi grande aridità.
- Nel Tempio del mio Cuore Immacolato, Io vi preparo alla vostra
sacerdotale offerta.
In questi tempi della grande tribolazione voi siete chiamati a
portare il peso di una croce molto pesante.
Quanti dolori vi attendono. Allora dovete prepararvi alla vostra
offerta sacerdotale, in segno di riparazione e di espiazione, per la
salvezza di tanti miei poveri figli perduti.
Offrite al Signore tutta la vostra vita: il vostro corpo, il vostro
cuore, la vostra anima, la vostra intelligenza, la vostra volontà,
la vostra libertà.
Allora diventate le vittime scelte, preziose e gradite a Dio, che Io
posso offrirgli, perché i tempi della grande prova siano abbreviati.
- Nel Tempio del mio Cuore Immacolato, Io vi chiamo ad una continua
preghiera.
Pregate, figli miei prediletti. Da voi voglio tanta preghiera.
Trasformate la vostra giornata in atto di incessante preghiera. Siate
di buon esempio a tutti nel pregare. Pregate con la preghiera del
cuore. Pregate con abbandono, con fiducia, con perseveranza. Si
avvicinano momenti così difficili e pericolosi, che si possono
salvare solo quelli che accolgono il mio invito a pregare sempre con
Me.
Nel Tempio del mio Cuore Immacolato, vi dispongo alla vostra
sacerdotale immolazione.
C’è una immolazione spirituale che a tutti domando. Essa è
formata dall’accogliere con amore ogni circostanza della vostra
vita come attuazione della Volontà del Padre Celeste.
Fate sempre e in ogni momento solo il divino Volere. Allora il Padre
si compiace con voi, che date al Figlio la gioia di fare in voi il
solo volere del Padre.
C’è anche una immolazione fisica a cui vi preparo dolcemente come
Mamma, che fa del suo Cuore Immacolato in cui tutti vi racchiude,
l’altare su cui verrete immolati per la salvezza del mondo.
Non turbatevi.
I tempi forti della purificazione, della grande tribolazione e della
apostasia sono arrivati.
Per questo oggi vi invito tutti ad entrare nel Tempio del mio Cuore
Immacolato, perché possa offrirvi alla perfetta glorificazione della
Santissima Trinità.
Milano, 8 dicembre 1991
Festa della Immacolata Concezione
La porta che si apre.
«Gioite, figli prediletti, con tutto il Paradiso che oggi contempla,
nella Luce divina della Santissima Trinità, lo splendore della
vostra Mamma Celeste.
Sono la Immacolata Concezione.
Sono purissimo riflesso della Luce, dell’Amore e della Santità di
Dio.
Sono tutta bella: tota pulchra.
Solo così ho potuto essere pronta per adempiere al mio verginale e
materno disegno di essere la Porta del cielo: Janua coeli. - Sono la
Porta che si apre alla speranza.
Nello stesso momento in cui tutta la umanità, nel peccato compiuto
dai Progenitori, conosce l’ora della sconfitta e della morte, a
causa della vittoria del serpente, Io sono vaticinata come Porta che
si apre a fare scendere sul mondo la speranza.
“Porrò inimicizia fra te e la Donna, fra la tua e la Sua
discendenza. Essa ti schiaccerà il capo, mentre tu attenterai al suo
calcagno”.
- Sono la Porta che si apre al mio dono più grande, quando, con la
mia materna collaborazione, giunge a voi il Redentore, il vostro
Salvatore, nel momento della nascita di mio figlio Gesù.
È Lui la mia vittoriosa discendenza, che schiaccerà per sempre il
capo al serpente ed otterrà la sua definitiva vittoria su Satana,
sul male e sulla morte.
Sono la Madre del primo Avvento, perché sono la porta del cielo,
attraverso la quale passa Gesù, per giungere a voi nella fragilità
e nella umiltà della natura umana.
- Sono la Porta che si apre sulla vostra salvezza, perché tutti voi,
attraverso di essa, dovete passare per giungere al vostro personale
incontro con il Signore.
Per questo mio figlio Gesù mi ha costituita vera Madre di tutta
l’umanità.
Solo se passate attraverso questa mia Porta, potete giungere nel
giardino celeste della mortificazione e della penitenza, della fede e
della preghiera, della umiltà e della purezza, della carità e della
santità.
Ed in questa mia materna proprietà, Gesù ogni giorno prova la
grande gioia di incontrarsi con voi.
Gesù si comunica a voi con la sua Grazia; vi illumina con la sua
Parola; vi assimila con la sua reale Presenza Eucaristica; vi riempie
l’anima del suo divino splendore; porta i vostri cuori alla
pienezza della gioia e della pace.
- Sono la Porta che si apre sulla nuova era che vi attende e che sta
ormai per giungere sul mondo.
Per questo, nei vostri tempi, sono chiamata ad essere la Madre del
secondo Avvento.
Come, per mezzo di Me, Gesù è giunto a voi nella fragilità e nella
umiltà della sua natura umana, così, ancora per mezzo di Me, Gesù
ritornerà a voi nello splendore della sua gloria, per instaurare il
suo Regno nel mondo.
La mia presenza fra voi deve ora farsi sempre più forte, continua e
straordinaria.
Con essa voglio annunciarvi che dovete levare il capo dal giogo
pesante della grande tribolazione che state vivendo, perché la
vostra liberazione è vicina.
Sono la Porta che si apre sui tempi nuovi che vi attendono. Entrate
tutti nel mio Cuore Immacolato, con la vostra consacrazione; in
questo tempo del vostro secondo avvento, vigilate nella preghiera e
nella fiducia ed attendete con le fiaccole accese, dentro la Porta
del cielo della vostra Mamma Celeste, il vicino ritorno del Signore
Gesù nella gloria».
Dongo (Como), 24 dicembre 1991
Notte Santa
La Grotta luminosa.
«Vivete con Me, figli prediletti, il mistero di amore e di luce di
questo vostro Natale.
Voglio portarvi con Me sul lungo cammino che ci conduceva fino a
Betlemme.
Io ero assorta in una continua estasi di amore col divino Bambino,
che portavo nel mio grembo verginale, sollevata dall’aiuto prezioso
del mio castissimo sposo Giuseppe, che tanto si dava da fare per
rendere meno pesante il faticoso viaggio.
Così un interiore silenzio circondava la nostra presenza in mezzo ad
una rumorosa carovana.
E la preghiera profonda del cuore segnava il trascorrere lento del
nostro avvicinarci alla meta.
E pace tranquilla dell’anima scendeva sul volgere sereno del tempo,
in una amorosa conoscenza del grande mistero che ormai si stava per
compiere.
Quando si giunse a Betlemme ed ogni porta si chiudeva alla nostra
domanda di ospitalità per quella notte, dai pastori ci venne
indicata una povera Grotta che, pur nel suo squallore, era pronta ad
accoglierci.
È la Notte Santa.
È la Notte che pone termine all’attesa dei secoli.
È la Notte che si apre alla Luce e pone fine per sempre al tempo del
primo Avvento.
È la Notte che dà inizio al nuovo giorno che non conosce tramonto.
In questa notte il cielo si sposa alla terra; il canto degli Angeli
si accorda con le voci dei piccoli, dei poveri, dei puri; ai pastori
viene dato l’annuncio che è di gioia per tutti: “Oggi è nato
per voi il Salvatore”.
Chinatevi, assieme a Me, ad avvolgere il Bambino di baci e di
lacrime, di caldo e di amore, di dolce ed affettuosa tenerezza.
È così piccolo; è appena nato; piange per il rigore del freddo;
geme per il grande gelo che avvolge tutto il mondo. Come i Pastori,
portategli anche voi semplici doni.
Il vostro cuore sacerdotale, ripieno di amore, diventa per Lui il
solo grande conforto.
Ed accogliete anche voi il grande annuncio di gioia che oggi vi è
dato: è vicino il suo secondo Natale nella gloria. Anche voi state
percorrendo l’ultimo tratto di un lungo cammino.
Anche voi state per concludere il tempo del secondo Avvento.
Allora vivete con Me e col mio sposo Giuseppe le preziose ore di
questa nuova vigilia.
Un profondo silenzio circondi il grande rumore di parole e di
immagini, che oggi riempie tutto il mondo.
La preghiera del cuore vi porti ad un continuo colloquio col Signore
Gesù che è venuto, che viene e che verrà nella gloria. E pace
tranquilla dell’anima segni il trascorrere dei vostri giorni, così
minacciosi e densi di dolore per tutti.
Procedete sicuri sulle onde tempestose di questi ultimi tempi della
grande tribolazione, senza turbarvi nel vedere che ancora le porte si
chiudono a Gesù Cristo che viene.
Il mio Cuore Immacolato è la Grotta luminosa, che pone fine a questo
secondo Avvento, perché è col suo trionfo che Gesù tornerà a voi
nella gloria».
Rubbio (Vicenza), 31 dicembre 1991
Ultima notte dell’anno
Prostratevi con Me.
«Figli prediletti, vegliate con Me nella preghiera e nel
raccoglimento.
Passate così le ultime ore di questo anno, che è stato segnato da
avvenimenti gravi ed importanti per il destino di tutta la umanità.
Prostratevi con Me in atto di profonda adorazione a Gesù
Eucaristico. La sua reale presenza fra voi nella Eucarestia,
custodita con amore in tutti i Tabernacoli della terra, è luce sul
cammino, è conforto alla stanchezza, è balsamo sulle ferite, è
gioia nel dolore, è pace nella tribolazione, è l’alba che dà
inizio al nuovo giorno della vostra umana esistenza.
Prostratevi con Me in atto di grande ringraziamento, per tutti i
benefici, che vi sono stati concessi, dall’amore e dalla
provvidenza del vostro Padre Celeste.
È il Padre che dispone per voi ogni minuto della vostra vita, come
espressione del suo amore e della sua divina misericordia. Voi vivete
nel tempo per realizzare un suo grande disegno di amore.
Anche quando da Lui vi allontanate, Egli mai vi abbandona, ma
prepara, attende e porta a compimento il vostro ritorno. La sua
divina misericordia è rugiada celeste, che scende a rendere feconda
la grande aridità di questo mondo e a fare germogliare, di santità
e di vita, il deserto in cui vivete.
Ora state entrando nei tempi in cui si farà manifesto a tutti il
miracolo della divina Misericordia.
Guardate come l’umanità giace prostrata e ferita, lacerata e
sconfitta, minacciata e percossa, ammalata e moribonda. Essa da sola
non può più rialzarsi, se una grande misericordia non la solleva.
È vicino il momento in cui il Padre Celeste la prenderà sulle sue
braccia, la solleverà dal male, la guarirà e la porterà con Sé
nel suo giardino delizioso.
Prostratevi con Me in atto di intensa riparazione, per le
innumerevoli offese fatte allo Spirito del Padre e del Figlio, che
geme in voi con gemiti inenarrabili.
Quanto male si compie ancora ogni giorno nel mondo! La Legge di Dio è
apertamente violata; il suo Nome è bestemmiato; il suo giorno viene
profanato.
Non si rispetta più il valore della vita: il numero degli aborti
aumenta sempre più; si estendono omicidi e delitti, odi e violenze;
le guerre esplodono improvvise, crudeli e sanguinose, minacciando la
pace di tutta la umanità.
Quanti sono i peccati contro lo Spirito Santo che oggi si compiono!
Preghiamo insieme, con umiltà e fiducia, per invocare il dono dello
Spirito Santo che scenda, come rugiada, a purificare la terra ed a
rinnovare tutto il mondo. Non passate le ultime ore di questo anno
nel frastuono e nella dissipazione.
Prostratevi con Me, in preghiera di adorazione, di ringraziamento e
di riparazione, per ottenere dal Padre, dal Figlio e dallo Spirito
Santo che venga abbreviato il tempo della grande tribolazione, che
ora state vivendo, per entrare nella nuova era che ormai vi attende».
No comments:
Post a Comment