Ai Sacerdoti figli
prediletti della Madonna
Scritti di Don Stefano Gobbi
ANNO 1987
(Anno Mariano)
L’AURORA CHE SORGE
Dongo (Como), 1 gennaio 1987
Festa di Maria Santissima Madre di Dio
Sono l’Aurora che sorge.
«Io sono la Madre di Dio.
Il Verbo si è deposto nel mio seno verginale, dopo il “Sì” che,
con tanto amore e tanta gioia, ho detto al Volere del Padre. In quel
momento lo Spirito Santo mi ha avvolta del Suo amore sponsale e mi ha
resa culla preziosa alla Incarnazione del Verbo.
Il mio seno verginale si è aperto a ricevere questo dono di Dio.
Il mio Cuore Immacolato si è schiuso all’amore materno verso il
Frutto del mio purissimo seno.
E sono diventata vera Madre di Dio.
Ma Io sono anche Madre di tutta la umanità.
Gesù ha voluto dare sua Madre alla umanità redenta dal suo immenso
e sanguinoso patire.
Ricordo ancora oggi la scena del suo ineffabile dono di amore: sulla
Croce, ove è stato appeso come vittima immolata, Gesù sta per
vivere gli ultimi istanti della sua straziante agonia.
Il suo Cuore, che ha cominciato a battere nel mio grembo verginale,
ora sta per fermarsi nel silenzio della morte, quando sente un amore
incommensurabile verso ciascuno di voi e vuole che non venga
abbandonato nessuno dei suoi fratelli da Lui, con tanto dolore,
redenti.
Allora, in un impeto di estrema donazione, si apre al suo ultimo
gesto: - Ecco tua Madre.
E così sono diventata la Madre di tutti.
Oggi voglio ricoprire tutto il mondo con il manto immacolato della
mia verginale maternità.
Entrate in un periodo in cui si compiono gli avvenimenti che vi sono
stati predetti.
Entrate nel tempo del castigo e della salvezza, della sofferenza e
della grande misericordia.
In questo anno già alcuni importanti eventi avranno il loro
compimento.
Quante sofferenze e quanti dolori Io vedo sulle vostre strade,
all’inizio di questo nuovo anno!
Allora assecondate l’invito del mio Papa Giovanni Paolo II, che
vuole affidare la Chiesa e tutta l’umanità all’amore materno del
mio Cuore Immacolato.
Questi sono i miei tempi.
Ora deve essere riconosciuta da tutta la Chiesa la missione che mi è
stata affidata dalla Santissima Trinità.
Durante questo anno voi iniziate un giubileo straordinario in onore
della vostra Mamma Celeste, mentre il mio Papa si dispone a
diffondere nella Chiesa una lettera enciclica sul posto che il
Signore mi ha dato e sulla importante missione, che mi è stata
affidata in questi tempi.
Ciò provocherà ancora la più forte reazione da parte del mio
Avversario, che sente ormai vicina la fine del suo universale
dominio.
Per questo vi invito ad incominciare il nuovo anno con Me. Pregate,
amate, riparate.
Io sono la Mamma Celeste che vi conduce al vostro Dio e vi porta alla
pace.
Io sono la Regina della Pace e l’Arcobaleno della nuova alleanza.
Io sono l’aurora che sorge per annunciare il grande giorno del
Signore.
In questi anni la Chiesa e l’umanità intera resteranno stupefatte
di fronte al grande evento di grazia e di salvezza, che il Cuore
Immacolato della vostra Mamma Celeste, vi porterà.
Col mio Papa, con tutti i miei prediletti e figli a Me consacrati, vi
benedico nel Nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo».
Dongo (Como), 2 febbraio 1987
Presentazione di Gesù Bambino al Tempio
Via alla divina Rivelazione.
«Figli prediletti, se camminate con Me e col mio castissimo sposo
Giuseppe mentre, stringendo fra le braccia con ineffabile amore il
Bambino Gesù, a quaranta giorni dalla sua nascita, percorro la via
che conduce al Tempio di Gerusalemme, potete comprendere come la mia
funzione di Mamma si esercita soprattutto nell’essere la strada su
cui giunge a voi il Signore.
Dal mio “Sì” nell’Annunciazione alla nascita a Betlemme; dalla
Presentazione al Tempio alla fuga in Egitto; dai giorni dell’infanzia
agli anni della sua adolescenza passata a Nazareth; dall’inizio
della vita pubblica alla sua immolazione sulla Croce, la presenza
della Mamma è sempre stata la via per una nuova e più grande
manifestazione della vita e della missione di mio figlio Gesù.
Infatti il mio “Sì” consente al Verbo del Padre di assumere, nel
mio seno, la sua natura umana; la mia materna e verginale
collaborazione rende a Lui possibile la nascita alla vita terrena; le
mie braccia lo presentano al Tempio della sua Gloria e lo manifestano
come Rivelazione a tutte le genti; il mio amore di Mamma diventa
aiuto prezioso ai giorni della sua infanzia insidiata; la mia
presenza è quotidiano sostegno alla sua umana adolescenza; il calore
del mio affetto è dolce riposo alla sua stanchezza; il mio silenzio
è giardino al fiorire della sua Parola; il mio gesto di fede
sollecita il divino intervento ed anticipa i tempi della sua
missione; il mio Cuore Immacolato versa balsamo sulle ferite di ogni
ufficiale rifiuto; la mia addolorata vicinanza è forza al Suo salire
al Calvario; la mia offerta totale è interiore partecipazione al suo
immenso patire; la mia persona sotto la Croce è profonda
cooperazione con Lui al suo disegno di Redenzione.
Portato sulle mie braccia Gesù si rivela alle genti; sostenuto da Me
mio Figlio adempie alla sua divina missione; sulla strada che Io gli
preparo Gesù opera e si manifesta come Salvatore del mondo.
Lo stesso disegno di Mamma lo adempio verso ciascuno di voi, miei
prediletti, chiamati a rivivere nella vostra vita sacerdotale il
disegno e la missione di mio Figlio Gesù.
Allora comprendete perché vi domando di affidarvi a Me
completamente, con il vostro atto di consacrazione al mio Cuore
Immacolato.
Questo atto mi consente di intervenire nella vostra vita, per
ordinarla al perfetto adempimento del Volere del Padre. Così mi
trovo accanto a voi in ogni momento della vostra giornata: col mio
silenzio vi aiuto a parlare; con la mia voce vi insegno a pregare;
con le mie mani vi conduco sul giusto cammino; con la mia presenza dò
conforto alla vostra stanchezza; con il mio amore di Mamma consolo la
vostra sofferenza; con la mia potente intercessione rendo fecondo il
vostro lavoro apostolico; con il mio Cuore Immacolato dono a voi
gioia e pace nei momenti dello scoraggiamento e dell’aridità.
Vi sono sempre vicina soprattutto nel salire con voi il Calvario; nel
raccogliere ogni goccia del vostro patire; nell’aiutarvi a dire
“Sì” al Volere del Padre, che vi prepara alla perfetta
immolazione per la salvezza del mondo.
Sono sempre stata presente anche durante il cammino terreno della
Chiesa, Corpo mistico di Gesù, da Lui affidata alla cura premurosa
della mia universale maternità.
In ogni epoca della sua storia, ho aiutato la Chiesa a dare una
testimonianza luminosa di mio Figlio, perché, in Lei e per mezzo di
Lei, Gesù potesse sempre più rivelarsi a tutte le genti.
Io sono la via alla divina Rivelazione.
Sono particolarmente vicina alla Chiesa in questi tempi della sua
prova dolorosa e della sua sanguinosa purificazione.
Comprendete allora il significato dei miei attuali e così
preoccupati interventi:
Oggi Io intervengo in maniera nuova, forte e straordinaria, come non
ho mai fatto finora, quale Madre che vuole aiutare tutti i suoi figli
e quale celeste Profetessa di questi vostri ultimi tempi.
La mia Luce che si diffonde sempre più nei cuori e nelle anime -
come aurora che sorge nella lunga e tenebrosa notte che ancora state
vivendo - vi annuncia che il grande giorno del Signore è vicino.
Per questo vi invito a guardare a me, Madre che cammina portando fra
le braccia Gesù Bambino al Tempio di Gerusalemme, verso il luogo
della sua manifestazione.
Per questo oggi vi invito a guardare ancora a me, Donna vestita di
sole, che cammina su tutte le strade del mondo, per essere via alla
sua luminosa e gloriosa Rivelazione».
Rubbio (Vicenza), 24 febbraio 1987
I miei raggi di Luce.
«Miei prediletti, restate nella pace.
Io sono accanto a voi in ogni momento: vi formo, vi fortifico, vi
guido, vi difendo.
Custodite nel cuore la perla preziosa di una personale chiamata a
vivere in profonda intimità di vita con la vostra Mamma Celeste.
Non lasciatevi fermare dalle insidie del mio Avversario. In questi
tempi lui esercita la sua grande potenza, perché sente che è ormai
vicino il momento della sua sconfitta.
Diventate perciò voi i miei raggi di luce, che diffondono ovunque
l’annuncio della mia nuova aurora.
Illuminate la densa tenebra dei vostri giorni con la luce della fede
e della santità.
Sul deserto arido del mondo scendano i vostri raggi a schiuderlo a
una nuova primavera di vita e di bellezza.
Nel vuoto di tanti cuori entrino i vostri raggi a riempirli di amore
e di fiducia.
Fra la densa tenebra di tante anime sorgano i vostri raggi ad aprirle
alla vita di Grazia e di intima unione con Dio. Alla cupa
disperazione di tanti miei poveri figli portino i vostri raggi il
balsamo soave del conforto e della speranza, dell’amore e della
misericordia.
Voi siete i raggi di luce del mio Cuore Immacolato. Voi siete la luce
di una Madre che tutti vuole condurre a Gesù, perché siano salvati
dal suo Amore divino e misericordioso.
In questi tempi Io vi chiamo a illuminare tutta la terra. Così, per
mezzo di voi, posso operare il doloroso passaggio alla nuova era che
vi attende e che, ogni giorno, Io costruisco nel profondo del mio
Cuore Immacolato».
Dongo (Como), 4 marzo 1987
Mercoledì delle ceneri e inizio Quaresima
Su questo luminoso cammino.
«Seguitemi sulla strada che Io vi ho tracciato, miei figli tanto
amati e da Me difesi e protetti.
È la strada della conversione e della penitenza.
La conversione che vi domando è quella che Gesù vi ha richiesto nel
suo Vangelo.
Allontanatevi dalla via cattiva del male, della superbia,
dell’egoismo e del peccato.
Nel mondo in cui vivete, dove la ribellione a Dio e alla sua Legge di
amore è accolta, propagandata, esaltata ed eretta a nuovo modello di
vita, quanti sono i miei poveri figli che ogni giorno diventano
vittime del peccato e dell’odio, della violenza e della corruzione,
dell’egoismo e della impurità. Il peccato grave vi allontana da
Dio, toglie dalle vostre anime il dono prezioso della sua vita e
della sua Grazia, vi rende schiavi delle passioni e del vizio, vi
indebolisce nel resistere alle tentazioni, apre grandi spazi
all’azione di Satana, che prende così sempre più possesso della
vostra esistenza e la rende strumento per la diffusione dell’egoismo
sfrenato e della superbia, dell’odio e della divisione, della
lussuria e dell’empietà.
Operate in voi un vero impegno di conversione, se vi opponete, con
coraggio e con forza, al mondo in cui vivete per camminare sulla
strada del bene e della grazia divina, dell’amore e della santità.
Occorre oggi che tutti i miei figli si convertano e tornino a credere
al Vangelo, a vivere secondo il Vangelo, a lasciarsi guidare solo
dalla Sapienza del Vangelo.
Questi sono i giorni favorevoli per la vostra conversione. Sono
giorni di grazia e di misericordia, di speranza e di attesa. Questi
sono i giorni preparatori a quanto ormai vi attende, ai grandi
avvenimenti che vi sono stati predetti.
Vi domando allora anche opere quotidiane di mortificazione e di
penitenza.
La penitenza venga da voi offerta al mio Cuore in tre diverse
maniere.
Anzitutto datemi la penitenza interiore, che dovete esercitare per
giungere al dominio di voi stessi, delle vostre passioni e per
diventare veramente docili, umili, piccoli, disponibili al mio
disegno.
Talvolta il mio Cuore si addolora nel vedere come opponete resistenza
ai miei inviti materni e così non riuscite a giungere a quella
misura di docilità, di umiltà, di vero annientamento di voi stessi,
che Io vi domando, perché mi è indispensabile per adoperarvi alla
realizzazione del mio disegno di salvezza e di misericordia.
Poi offritemi la penitenza silenziosa e quotidiana, che vi deriva dal
fare bene, in ogni circostanza della vostra vita, la sola Volontà
del Signore, con l’umile, fedele e perfetto adempimento di tutti i
vostri doveri.
Se fate così, quante preziose occasioni di soffrire e di offrire vi
si presentano durante il corso di una intera giornata! Il vostro
sorriso, la serenità, la calma, la pazienza, l’accettazione,
l’offerta sono vere penitenze silenziose, che danno più valore e
luce ad ogni circostanza della vostra esistenza. Vi domando anche la
penitenza esteriore, che si esercita sempre nel dominare le passioni,
nel mortificare i vostri sensi, specialmente quelli degli occhi,
della lingua, dell’udito e della gola.
Non guardate al grande male che vi circonda e a tanta impurità che
ammorba le vostre strade.
Rinunciate a guardare la televisione, per conservare nell’anima la
Luce e per dare, nella vostra vita, maggiore spazio al raccoglimento,
alla meditazione e alla preghiera.
Sappiate tenere a freno la lingua e fare silenzio dentro di voi ed
attorno a voi, perché possiate parlare solo per la diffusione del
bene, in spirito di amore e di umile servizio verso tutti.
Fuggite le critiche e le mormorazioni; le maldicenze e le cattiverie.
Non cedete alla facile tentazione del giudizio e della condanna.
Chiudete orecchie e mente al frastuono di voci, che oggi diventa
sempre più assordante e vi porta a vivere nel rumore, nella
confusione e nell’aridità.
Mortificate la gola con l’astenervi da ciò che maggiormente
sollecita il vostro piacere e con il praticare anche il digiuno
corporale, richiesto da Gesù nel suo Vangelo e che ancora oggi Io vi
domando.
Se camminate su questa strada, che Io traccio per voi, allora i
giorni della vostra vita saranno benedetti dal Signore e vi
porteranno alla pace del cuore ed alla purezza dell’anima.
Diventerete voi stessi la mia parola vissuta e porterete ovunque la
luce della mia presenza nella grande tenebra che si è addensata sul
mondo.
Su questo luminoso cammino di conversione e di penitenza Io sempre vi
conduco, specialmente in questi giorni preparatori al grande miracolo
della divina misericordia, che ormai sta per compiersi».
Dongo (Como), 16 Aprile 1987
Giovedì Santo
Entrate con Gesù nel Getsemani.
«Vivete nella verginale clausura del mio Cuore Immacolato,
intimamente associati a Gesù, queste ore dolorose della Sua Passione
redentrice.
È la sua Pasqua.
È la vostra Pasqua.
Oggi ricordate l’istituzione del nuovo Sacrificio e del nuovo
Sacerdozio.
Nel suo disegno di Amore, con i dodici Apostoli, eravate presenti
anche tutti voi, miei figli prediletti.
È la grande festa del Sacerdozio. Vi ritrovate attorno ai vostri
Vescovi, per rinnovare le promesse che avete fatto nel giorno della
Ordinazione sacerdotale.
Oggi vi invito tutti a rinnovare con Me l’impegno della vostra più
grande fedeltà.
Siate fedeli a Gesù ed al suo Vangelo; siate fedeli al Papa ed alla
Chiesa a Lui unita; siate fedeli alla celebrazione vissuta della
Eucarestia ed all’amministrazione dei Sacramenti, soprattutto
quello della Riconciliazione; siate fedeli all’obbligo, che avete
assunto, del sacro celibato; siate fedeli alla preghiera,
all’apostolato, all’esercizio di una sempre più perfetta carità.
Allora potete consolare il Cuore divino e sacerdotale di vostro
fratello Gesù, per tanto abbandono e per un così vasto tradimento,
che ancora oggi si rinnova.
Entrate con Gesù nel Getsemani.
Lasciatevi stringere fra le sue braccia, per assaporare tutta
l’agonia di un Cuore che di più ha amato, che di più si è
donato, ed è oppresso da tutto il male, l’odio ed il peccato del
mondo.
Questo Cuore ha ora tanto bisogno di conforto e non lo trova: ricerca
i tre Apostoli più cari e dormono; i discepoli amati e sono lontani;
un gesto di amico e riceve il bacio del traditore; la conferma di una
predilezione ed ha in risposta il rinnegamento.
Baciate le sue labbra per assaporare tutta l’amarezza del suo
Calice.
Allora comprenderete perché, sotto il peso enorme che lo schiaccia e
lo opprime, copioso sudore e gocce di sangue incominciano a ricoprire
il suo Corpo divino, percosso sotto il peso della giustizia del
Padre.
A questa Sua interiore e dolorosissima agonia sia carezza soave la
vostra preghiera, e mano pietosa che asciuga il suo sangue il vostro
amore sacerdotale, ed atteso conforto la vostra fedeltà, e compagnia
richiesta il perfetto esercizio del vostro ministero, ed acqua
limpida che lo disseta il vostro donarvi alle anime, e ristoro alle
sue piaghe profonde la vostra purezza, la vostra umiltà, la vostra
piccolezza.
Entrate con Gesù nel Getsemani, che sempre si perpetua nel tempo.
Solo così vi purificate e vi santificate, alla sorgente stessa del
vostro Sacerdozio.
Solo così diventate sale prezioso per sanare tanti cibi avvelenati.
Solo così potete essere luce accesa sul candeliere, in mezzo alla
densa notte di agonia che avvolge la Chiesa e tutta l’umanità.
E nel Cuore Immacolato della vostra Mamma Celeste, aurora che
annuncia il giorno radioso di Cristo, potete diventare oggi i
testimoni del Suo luminoso trionfo».
Dongo (Como), 17 aprile 1987
Venerdì Santo
Sul Calvario di questo secolo.
«Salite con Me, figli prediletti, il Calvario di questo secolo e
vivete, con la vostra Madre addolorata, i sanguinosi momenti della
passione, della crocifissione e della morte di mio figlio Gesù.
Partecipate anche voi al suo patire.
Rivivete nell’anima tutti i suoi dolori: il tradimento, il
rinnegamento, il giudizio e la condanna da parte del tribunale
religioso. Qui la sua continua emarginazione raggiunge il vertice più
doloroso nel suo ufficiale rifiuto, addirittura nella sua condanna a
morte.
Seguite Gesù quando viene condotto al processo davanti a Pilato ed è
oltraggiato, vilipeso, flagellato, coronato di spine, condotto al
patibolo e crocifisso.
Rivivete con Me questi momenti, che ormai sono al di fuori del tempo,
perché appartengono ad un divino ed eterno disegno di Amore.
Salite con Me il Calvario di questo vostro secolo, per comprendere
come ancora oggi si ripete la sua passione.
Sul Calvario di questo secolo, Gesù viene ancora abbandonato da
tutti quelli che si ribellano a Dio e che ripetono le parole cattive
del Suo rifiuto: - Non vogliamo che Costui regni sopra di noi!
Quanto è grande oggi la marea della negazione di Dio; come
innumerevole è la folla di coloro che vogliono vivere facendo a meno
di Lui.
Sul Calvario di questo secolo, Gesù viene ancora tradito da coloro
che non sono fedeli agli impegni del proprio Battesimo. Si lasciano
guidare da Satana e diventano vittime di tutte le sue facili
seduzioni. Così camminano sulle strade del male, del piacere,
dell’egoismo, della superbia, dell’odio e della empietà.
Gesù è tradito anche nella Chiesa da quei suoi Pastori che si
allontanano dalla vera fede e dalla Verità del Vangelo e trascinano
un grande numero di anime sulla strada della infedeltà.
Sul Calvario di questo secolo, Gesù viene ancora rinnegato da molti
suoi discepoli, che non hanno il coraggio di testimoniarlo davanti a
tutti e che, per paura di non essere considerati o stimati e nel
timore di venire derisi ed emarginati, ripetono di continuo: - Non
conosco quell’Uomo!
Gesù è flagellato nel suo Corpo dal diffondersi dei peccati
d’impurità, da questa ondata di fango che tutto sommerge e da
tante offese che si compiono alla dignità della persona umana.
Gesù viene ancora coronato di spine per gli errori che si propagano
e per la perdita della vera fede da parte di molti. Sul Calvario di
questo secolo, Gesù è perennemente crocifisso ed ucciso nei milioni
di bimbi innocenti, che vengono tolti alla vita ancora nel seno delle
loro madri ed in tutte le vittime dell’odio, della violenza e delle
guerre.
Gesù è crocifisso nei poveri, negli sfruttati, nei deboli, negli
oppressi, nei perseguitati.
Gesù viene ancora percosso nei piccoli, negli emarginati, negli
abbandonati, negli ammalati e nei moribondi.
Sul Calvario di questo vostro secolo, indifferente e crudele, Gesù
ripete ancora la sua sanguinosa passione.
Ma sotto la Croce di questo secolo vi è sempre la vostra Madre
Addolorata.
Come Giovanni, restate assieme a Me anche tutti voi miei figli
prediletti.
Accogliamo fra le nostre braccia Gesù che sul Calvario viene deposto
dalla Croce e circondiamolo di amore e di tenera pietà.
Deponiamolo nel sepolcro vuoto, scavato nella roccia dura e gelida di
questo vostro secolo, che è segnato dal trionfo di Satana e del suo
tenebroso regno di odio e di morte.
E vegliamo nella preghiera, nella speranza e nell’attesa. Vegliate
sempre con Me, vostra Madre addolorata che, nella notte profonda di
questo secolo, tiene ancora accesa la luce della fiducia e della
certezza del suo glorioso ritorno».
Dongo (Como), 18 aprile 1987
Sabato Santo
Il sabato del mio grande dolore.
«Figli miei prediletti, oggi restate accanto a Me, che sono la
vostra Mamma tanto addolorata.
Questo è il giorno del mio grande dolore.
È il solo giorno che ho vissuto con Gesù morto.
Dopo averlo pietosamente deposto nel sepolcro con l’aiuto di
Giovanni e delle pie donne, dopo che una grande pietra è stata
rotolata davanti alla sua entrata, per la prima volta sono rimasta
senza mio Figlio.
Il tempo per Me si è fermato in quel momento.
Allora si è iniziata la mia veglia continua, in una preghiera
incessante che ritmava il trascorrere delle ore, in una sicura
speranza che giungeva a penetrare la porta del Cielo, in una
sofferenza profonda ed intensa, mentre finalmente potevo dare spazio
all’esprimersi del mio materno dolore e lacrime continue scendevano
dai miei occhi, quasi a formare una culla di pianto, in cui deporre
tutti voi, che da Gesù sulla Croce mi siete state affidati.
È il sabato del grande riposo. È il sabato del grande silenzio. È
il sabato del mio grande dolore.
È l’unico giorno in cui la Madre resta sola, crocifissa e
implorante, fiduciosa e fedele, oppressa sotto il peso del suo
patire.
È il giorno in cui anche la vostra Mamma ha tanto bisogno di
conforto.
È il giorno in cui la Madre ha bisogno dell’amore di tutti i suoi
figli.
Oggi vi raccolgo fra le mie braccia materne e sono consolata nel
sentire che voi veramente mi amate come figli.
Mi pare di sentire ancora la Sua voce, protesa nella sua estrema e
più preziosa offerta: - Donna ecco tuo figlio!
Oggi, nella culla di questo mio dolore, tutti vi aprite ad accogliere
il frutto divino di questo suo ultimo dono. Questo è il mio ed il
vostro giorno.
Entrate nel nuovo riposo sabbatico della mia spirituale maternità.
La Chiesa ha ricevuto questo dono come il primo frutto della passione
e della morte di mio figlio Gesù.
Per questo - fin dai tempi più antichi - si è diffusa la tradizione
di dedicare il sabato ad una mia particolare venerazione. Vi domando
ancora oggi di consacrarmi questo giorno. È il giorno che segna il
trascorrere del tempo fra la morte e la resurrezione di Gesù.
È un giorno di passaggio per tutti: dalla morte alla vita; dalla
passione alla gloria; dall’egoismo all’amore; dalla schiavitù
alla libertà; dalla tenebra più profonda alla Luce che non conosce
tramonto.
Entrate in questo luminoso riposo.
Per questo vi invito ancora a dedicare in mio onore il giorno di
sabato, perché vi possa aiutare ad entrare nel vostro riposo, col
vivere ogni giorno la vostra Pasqua assieme a Me, Madre addolorata
della Passione e Madre gioiosa della Resurrezione».
Milano, 13 maggio 1987
Anniversario della prima apparizione a Fatima (Vigilia della mia
partenza per Stati Uniti e Canada)
In quale abisso siete caduti!
«Oggi ricordate i settant’anni della mia prima apparizione nella
povera Cova da Iria in Fatima, dove dal Cielo sono venuta per donarvi
il mio messaggio di conversione e di salvezza.
Da allora il succedersi di questi anni è stato una continua conferma
di ciò che Io vi avevo predetto.
- Il rifiuto di tornare a Dio, per mezzo della conversione, ha
portato tutta l’umanità sulla strada arida e fredda dell’odio,
della violenza, del peccato e di una sempre più vasta impurità.
Le guerre si sono continuamente succedute le une alle altre e,
nonostante tanti sforzi compiuti, non siete ancora riusciti a
costruire la pace. Anzi, mai come oggi, il mondo viene sempre più
minacciato di una sua stessa autodistruzione.
- Non si è voluto rispondere alla mia domanda di preghiera, che
allora Io vi avevo fatto, specialmente con la recita frequente del
santo Rosario, per ottenere la conversione dei peccatori e la
salvezza di tante anime, esposte al grave pericolo di perdersi
eternamente.
Così la notte del peccato ha avvolto il mondo ed il male si è
ovunque diffuso come un terribile cancro.
Non si vuole riconoscere il peccato come un male, anzi esso viene
apertamente giustificato ed esaltato come un bene.
Non ci si confessa più. Si vive e si muore abitualmente nel peccato
mortale e ogni giorno quante anime vanno all’inferno, perché non
c’è chi prega e si sacrifica per la loro salvezza.
- Non è stata accolta la mia domanda di consacrarmi la Russia, da
parte del Papa assieme a tutti i Vescovi, e così essa ha diffuso i
suoi errori in ogni parte del mondo.
Vivete in una umanità che ha costruito una nuova civiltà, atea e
antiumana.
Non si ama più; non si rispettano più la vita ed i beni del
prossimo; le fiamme dell’egoismo e dell’odio spengono quei semi
di bontà che spuntano ancora dal cuore degli uomini.
I poveri sono abbandonati; i piccoli vengono insidiati e nutriti col
cibo avvelenato dello scandalo; i giovani sono traditi ed avviati a
precoci esperienze del male; i focolari domestici sono profanati e
distrutti...
Quanto è grande la vostra desolazione. Come è densa la tenebra che
vi avvolge. In quale abisso siete caduti!
Satana è riuscito ad estendere ovunque il suo regno di tenebra e di
morte e domina da sicuro vincitore.
Ma ora iniziate a vivere quanto Io a Fatima vi ho predetto per gli
ultimi anni di questo vostro secolo e che ancora viene custodito
sotto il velo del segreto.
Questi sono i miei tempi.
Dopo i dolorosi anni del trionfo di Satana, ora iniziano gli anni del
trionfo del mio Cuore Immacolato.
Per questo oggi vi invito tutti ad assecondare questo mio Disegno, ad
accogliere questa mia Opera di amore, che Io stessa sto facendo in
ogni parte del mondo con il mio Movimento Sacerdotale Mariano.
E mi servo ancora di te, mio più piccolo bambino, e ti porto in ogni
parte, anche in luoghi tanto lontani, per una nuova ed estrema azione
di richiamo.
Ormai i grandi avvenimenti sono giunti. Per questo il mio Papa ha
indetto uno straordinario anno mariano.
Allora entrate tutti nel Rifugio che il mio Cuore Immacolato vi ha
preparato.
Questi sono gli anni in cui, dal profondo abisso di tenebra e di
desolazione, Io vi condurrò al più alto vertice di Luce, di Grazia
e di Amore, perché, per mezzo del trionfo del mio Cuore Immacolato,
risplenderà su tutto il mondo il glorioso Regno di mio figlio Gesù».
Washington (U.S.A.), 17 maggio 1987
Santuario nazionale della Immacolata
La tua luce ritornerà.
«Oggi ti trovi qui, nel Santuario nazionale dedicato alla mia
Immacolata Concezione, per fare un Cenacolo di preghiera e di
fraternità con i Sacerdoti ed i fedeli, che verranno anche da tanto
lontano, ed incominci un lungo e faticoso cammino, che ti porterà in
tutti gli Stati Uniti e in Canada.
Accolgo nel mio Cuore Immacolato questa grande nazione esposta a
gravi pericoli.
Accolgo nel mio Cuore Immacolato la mia Chiesa, che qui attraversa
ore di agonia e di dolorosa crocifissione, a causa della perdita
della vera fede da parte di molti, di una sempre più profonda
divisione, e di una ostinata opposizione al Papa. Essa si concreta
nell’ignorare il suo Magistero, anzi nel diffondere dottrine in
contrasto con esso ed apertamente contrarie alla fede cattolica.
Causa di questa grave situazione sono i Pastori. Vescovi della santa
Chiesa di Dio, tornate sulla strada tracciata dal Buon Pastore, siate
fedeli al Vangelo e custodite, con fortezza e coraggio, il deposito
della fede che vi è stato affidato.
Vescovi della santa Chiesa di Dio, tornate ad una piena, umile e
totale unità col Papa, perché oggi correte il pericolo di un
gravissimo scisma, e per questo quanto è grande la vostra
responsabilità davanti a Dio!
Vescovi e Sacerdoti della santa Chiesa di Dio, tornate ad
interessarvi delle anime, il bene supremo che vi è stato affidato.
Difendetele dagli assalti dei lupi rapaci, che oggi spesso si
travestono da agnelli inermi e mansueti.
Vedete come la confusione aumenta, l’oscurità diventa profonda,
gli errori si diffondono, il peccato dilaga. Prendetevi cura del
gregge che vi è stato affidato; conducetelo a pascoli sicuri;
nutritelo con la parola di Dio; rafforzatelo con la preghiera;
guaritelo con il Sacramento della Riconciliazione; pascetelo con il
Pane della Eucarestia.
Il mio Cuore di Mamma vuole salvare tutta questa così grande
Nazione.
Oggi ti accolgo, o America, nel rifugio del mio Cuore Immacolato.
Io stessa mi pongo vicino a te, per aiutarti a guarire. Io stessa
percorro le tue strade alla ricerca di tutti i miei poveri figli
smarriti, ammalati, emarginati, piagati, percossi, abbandonati e
traditi.
Oggi ti accolgo nel mio Cuore, o Chiesa del mio Gesù, che qui vivi e
soffri, o Chiesa una, santa, cattolica, apostolica, unita al mio Papa
di Roma.
I tempi del tuo soffrire sono ormai contati.
Presto rifiorirai, quando il mio Cuore Immacolato avrà il suo
trionfo, e la tua luce ritornerà a risplendere in maniera così
forte, da attirare tutti quanti vivono in questo grande continente.
Dal mio Santuario oggi tutti vi incoraggio e vi benedico nel Nome del
Padre, del Figlio e dello Spirito Santo».
Denver (Stato del Colorado - USA), 23 maggio 1987
Le profonde ferite.
«Sono la vostra Mamma Immacolata. Sono la consolatrice degli
afflitti.
Quante sofferenze trovi, o figlio, su questo tuo cammino. Mentre, da
ogni parte, ricevi una risposta così generosa alla mia chiamata da
parte dei miei Sacerdoti e soprattutto da parte di tanti fedeli, vedi
ovunque le profonde ferite ed i grandi dolori, che sono i segni dei
tempi cattivi che vivete.
Soffrono coloro che rifiutano Dio e camminano sulla strada di una
vita vuota e disperata.
Soffrono i piccoli che si aprono alla vita su un mondo diventato un
immenso deserto di amore.
Soffrono i giovani, a cui sono proposte tutte le esperienze del male
e che vengono traditi da una così vasta diffusione della impurità e
della droga.
Soffrono gli adulti a causa della divisione entrata nelle famiglie e
della piaga tremenda del divorzio.
Soffrono gli anziani, che sono abbandonati a se stessi e vengono
sentiti come un peso insopportabile.
I vostri giorni del castigo che vivete sono segnati da sofferenze
profonde.
Non scoraggiatevi.
Entrate nel rifugio del mio Cuore Immacolato. Lasciatevi condurre
dalla mia Luce, che risplenderà sempre di più, perché questi sono
i miei tempi.
Io sono la rugiada su ogni vostra ferita; Io sono la consolazione ad
ogni vostro dolore.
Io sono la vostra tenera Mamma, che vi è accanto, per condurvi al
Signore della salvezza e della gioia».
Seattle (Stato di Washington - USA), 2 giugno 1987
Quanto fa soffrire il suo Cuore divino!
«Come accolgo con gioia il Cenacolo che oggi fai qui, nella
Cattedrale, con i miei prediletti e con un grande numero di miei
figli, venuti anche dalle parti più lontane di questo Stato.
Accolgo l’omaggio del vostro amore e della vostra riparazione.
Gesù oggi viene ancora vilipeso, flagellato e ferito nel suo Corpo
mistico.
Quanto fa soffrire il suo Cuore divino l’atteggiamento permissivo
tenuto da tanti Sacerdoti e da alcuni Vescovi, che giustificano anche
i più gravi atti d’impurità.
Proprio qui, in questo stesso luogo, il Cuore di Gesù è stato
vilipeso, ferito ed oltraggiato per avere accolto tanti miei poveri
figli, consumati da questo terribile vizio, ed averli pubblicamente
incoraggiati a proseguire sulla strada del peccato impuro contro
natura.
Gli atti impuri contro natura sono peccati che gridano vendetta al
cospetto di Dio.
Questi peccati attirano su di voi e sulle vostre nazioni le fiamme
della Giustizia di Dio.
È giunto il tempo di proclamare a tutti, con chiarezza e con
coraggio, che il sesto comandamento dato da Dio a Mosè: «non
commettere atti impuri», ha ancora tutto il suo valore e deve essere
osservato anche da questa generazione corrotta e pervertita.
Ogni Pastore che, in qualsiasi maniera, giustificasse questi peccati,
attira sulla sua persona e sulla sua vita il fuoco ardente della
divina giustizia.
La coppa della iniquità è ormai colma, stracolma e trabocca da ogni
parte.
Allora vi invito a moltiplicare i vostri Cenacoli di preghiera e ad
offrirmi le vostre vite, profumate dalla virtù della purezza, come
una forte forza di implorazione e di riparazione.
Io vi prometto che ormai i cieli si stanno per aprire su questo
povero mondo corrotto a fare scendere l’ardente rugiada della
divina giustizia e della misericordia, affinché esso possa tornare
un nuovo giardino di luce, di purezza e di santità».
Detroit (Stato di Illinois - USA), 7 giugno 1987
Pentecoste - Solenne apertura dell’anno mariano
Vieni, Signore Gesù.
«Miei prediletti e figli a Me consacrati, oggi venite tutti nel
Rifugio sicuro del mio Cuore Immacolato.
Questo è il Cenacolo che la Mamma, in questi tempi, ha preparato per
la Chiesa sua figlia prediletta.
Nel Cenacolo del mio Cuore Immacolato deve ora entrare tutta la
Chiesa: devono entrare tutti i Vescovi, i Sacerdoti, i Religiosi ed i
Fedeli.
Nel Cenacolo di Gerusalemme, sugli Apostoli riuniti in preghiera con
Me, è sceso lo Spirito Santo e si è operato il miracolo della prima
Pentecoste.
Così, solo nel Cenacolo del mio Cuore Immacolato, quando in esso
sarà entrata tutta la Chiesa, avverrà il grande prodigio della
seconda Pentecoste.
Sarà un fuoco divino di purificazione e di santificazione che
rinnoverà tutta la faccia della terra.
I miei tempi sono giunti.
Per questo il Papa, mio primo figlio prediletto, oggi apre un anno
mariano straordinario in mio onore.
Io domando che tutta la Chiesa si raccolga in preghiera con me, Madre
della intercessione e della riparazione.
Io voglio che tutti gli appartenenti al mio Movimento crescano nel
personale impegno di consacrazione, perché in voi il mio Cuore
Immacolato deve essere sempre più glorificato.
Per questo vi chiedo di moltiplicare ovunque i vostri Cenacoli di
preghiera e di fraternità e di condurre il maggior numero possibile
dei miei figli alla consacrazione al mio Cuore Immacolato.
In questo anno avranno già inizio alcuni degli avvenimenti che Io vi
ho predetto, come segni del mio vicino trionfo. Preparatevi in
spirito di umiltà, di fiducia e di grande speranza.
Aprite le porte dei vostri cuori per ricevere il grande Dono che il
Padre ed il Figlio faranno scendere sopra di voi. Lo Spirito del
Signore riempirà la terra e cambierà il mondo. Lo Spirito del
Signore rinnoverà, col suo divino fuoco, tutta la Chiesa e la
condurrà alla perfezione della santità e del suo splendore.
Lo Spirito del Signore trasformerà i cuori e le anime degli uomini e
li renderà coraggiosi testimoni del suo divino Amore. Lo Spirito del
Signore preparerà l’umanità ad accogliere il regno glorioso di
Cristo, perché il Padre possa essere da tutti amato e glorificato.
Per questo oggi vi invito a incominciare, con amore e nella
preghiera, questo anno straordinario dedicato alla vostra Mamma
Celeste.
Io vi ottengo il dono dello Spirito Santo.
Io vi conduco sulla strada della pietà e dell’amore.
Io vi raccolgo nel Cenacolo del mio Cuore in atto di preghiera
incessante.
Vi raduno da ogni parte della terra, perché è giunta l’ora del
mio trionfo.
È giunta l’ora che da anni Io vi ho predetto.
Per questo la mia azione si farà, d’ora innanzi, più forte, più
straordinaria e maggiormente avvertita da tutti.
Raccoglietevi nel mio Cuore Immacolato, perché le vostre voci si
possano unire alla mia in una continua preghiera. Io sono l’aurora
che sorge per annunciare l’arrivo del sole luminoso di Cristo.
Accogliete con gioia il mio annuncio e, in questo anno mariano,
unitevi tutti alla vostra Mamma Celeste nel ripetere la sua perenne
invocazione, che sempre rivolge assieme al suo Sposo divino: “Vieni,
Signore Gesù”».
Ottawa (Canada), 10 giugno 1987
Questo anno mariano.
«Camminate nella fiducia. Assecondate il mio disegno.
Questo anno mariano che, su mia interiore ispirazione, il mio Papa ha
indetto per tutta la Chiesa è uno straordinario evento di grazia e
di misericordia.
Durante questo anno Io chiamo tutti i figli della Chiesa a
raccogliersi con Me in Cenacoli d’incessante preghiera. Soprattutto
desidero che venga recitato spesso il santo Rosario, specialmente da
parte dei piccoli, degli ammalati, dei poveri e dei peccatori.
Avvolgete il mondo con la catena del Rosario per ottenere su tutti
grazia e misericordia.
Moltiplicate i vostri Cenacoli di Preghiera.
Durante questo anno Io sollecito tutti a rispondere alla mia
richiesta di consacrarsi al mio Cuore Immacolato. Questa mia domanda
trova la sua pratica attuazione nel mio Movimento Sacerdotale
Mariano, che Io stessa sto facendo e diffondendo in ogni parte del
mondo, per chiamare tutti alla consacrazione da Me voluta e
richiesta. È mio materno e vivo desiderio che, durante l’anno
mariano, l’Opera del mio Movimento Sacerdotale venga ufficialmente
accolta con gioia e con riconoscenza dalla Chiesa. Ha poi una
particolare importanza per Il svolgersi dei grandi avvenimenti, che
da Me vi sono stati predetti se, durante questo anno, verrà
finalmente soddisfatta la mia domanda, fatta alla mia figlia Suor
Lucia di Fatima, di consacrarmi la Russia da parte del Papa con tutti
i Vescovi del mondo.
Durante questo anno Io chiamo a raccogliersi nei miei numerosi
Santuari, sparsi in ogni parte della terra, tutti i miei figli per
una generale invocazione del mio aiuto materno.
Essa venga accompagnata anche da opere personali e comunitarie di
penitenza e di riparazione per i gravi peccati individuali e sociali
che sempre più vengono commessi.
Allora vi prometto che, in questo anno mariano, Io stessa interverrò
per attuare parte di quanto vi ho predetto e che, per ora, è ancora
custodito nel segreto e nel silenzio.
In questo anno Io manifesterò alla Chiesa ed al mondo la mia grande
Potenza.
La mia luce diventerà più forte ed i grandi avvenimenti
incominceranno a compiersi.
Perciò invito tutti a non lasciare passare inutilmente una così
straordinaria occasione di grazia che, con questo anno mariano, la
Misericordia del Signore ha ancora concesso alla Chiesa ed a tutta
l’umanità».
Valdragone di San Marino, 3 luglio 1987
Esercizi Spirituali sotto forma di un continuo Cenacolo Dopo la
processione serale, messaggio dato a voce
I miei tempi sono arrivati.
Figli prediletti, questa sera quanto sono consolata da voi e quante
spine avete tolto dal mio Cuore addolorato!
Mi avete voluto portare in processione e mi avete voluto onorare; Io
vi ho sorriso.
Sono stata tanto consolata da voi; il vostro amore è il balsamo che
mio figlio Gesù depone sulle numerose piaghe del mio Cuore
Immacolato.
Come Mamma, questa sera, voglio dirvi la mia gratitudine. Molti di
voi sono giunti da Paesi lontani, dopo un lungo viaggio.
Siete venuti quassù e mi avete offerto l’omaggio della vostra
preghiera, del vostro amore filiale, della vostra fraternità
sacerdotale, della vostra penitenza. Questo caldo, che ha reso un po’
più pesanti gli Esercizi Spirituali, l’avete voluto offrire in
spirito di penitenza e di mortificazione.
Miei figli prediletti, mi avete consolata. Il mio Cuore trasale di
gioia e di tenerezza. Io sono grata a ciascuno di voi, per il balsamo
filiale, che avete voluto versare sulle molte ferite del mio Cuore
Immacolato e tanto addolorato.
Perché, ancora una volta, vi ho chiamato quassù? Perché, in questo
anno mariano a Me consacrato, vi ho voluto attorno alla mia persona,
come Mamma che raccoglie i suoi figli, per una raccomandazione, che
le sta tanto a cuore, un’ultima raccomandazione, che vi segua nel
vostro difficile cammino?
I miei tempi sono arrivati, figli miei prediletti; questi sono i miei
tempi.
Per questo vi ho chiamato qui, in un Cenacolo che mai è stato così
straordinario di grazie. Esse sono scese dal mio Cuore Immacolato per
entrare nei vostri cuori e nel cuore di tutti i vostri fratelli,
sparsi in ogni parte del mondo; sono scese sulla Chiesa e su tutta
l’umanità.
Perché il mio Papa ha voluto consacrarmi quest’anno con l’indire
un anno mariano straordinario, per invitare tutta la Chiesa a
guardare a Me, ad ascoltare Me, ad onorare Me, a seguire Me, ad
entrare nel rifugio del mio Cuore Immacolato?
Perché i miei tempi sono arrivati.
Da questo anno, in maniera forte ed ufficiale, incominceranno i tempi
della vostra Mamma Celeste.
Questi sono i tempi del mio forte richiamo.
Torna, o umanità lontana e pervertita, torna sulla strada della
conversione e dell’incontro con il tuo Signore della salvezza!
Questi sono i tempi del mio grande richiamo e voi siete qui perché
voglio farvi gli strumenti di questa mia chiamata. Scendendo da
questo monte, a tutti coloro che incontrerete, in tutte le nazioni
dove tornerete, voi dovete proclamare e diffondere questo mio
materno, preoccupato e pressante messaggio: - Tornate presto al
vostro Dio della salvezza e della pace! Il tempo che vi è concesso,
per la vostra conversione, è quasi finito; i giorni sono contati.
Camminate tutti sulla strada del ritorno al Signore, se volete essere
salvati.
Figli prediletti, ho bisogno di voci che diffondano la mia parola, di
mani che aiutino, di piedi che camminino su tutte le vie del mondo.
Ho bisogno che il mio accorato messaggio giunga presto in tutte le
parti della terra. Siate voi i miei messaggeri; annunciate ovunque
questa mia preoccupata chiamata al ritorno al Signore.
Questi sono i tempi del grande castigo.
La coppa della divina giustizia è colma, stracolma, traboccante.
L’iniquità ricopre tutta la terra; la Chiesa è oscurata dal
diffondersi dell’apostasia e del peccato.
Il Signore, per il trionfo della Sua misericordia, deve ormai
purificare con la sua forte azione di giustizia e di amore. Per voi
si preparano le ore più dolorose e più sanguinose. Questi tempi
sono più vicini di quello che voi immaginate. Già, durante questo
anno mariano, alcuni grandi avvenimenti, di quelli che Io ho predetto
a Fatima e ho detto, in segreto, ai figli ai quali sto apparendo a
Medjugorje.
Allora nel rifugio del mio Cuore Immacolato portate tutti i miei
figli: chiamateli, prendeteli per mano, non dimenticate nessuno.
Figli prediletti, sulle vostre strade, guardate ai lontani, ai
piccoli, ai poveri, agli emarginati, ai perseguitati, ai peccatori,
ai drogati, a coloro che sono resi vittime del dominio di Satana.
Io voglio salvare tutti i miei figli.
Ho bisogno di voi, perché voglio salvarli attraverso di voi. Nel
tempo del castigo, essi devono essere protetti e difesi, devono
essere aiutati e consolati.
Perché non volete assecondare la mia Voce che, questa sera, vi
implora di andare in ogni parte a raccogliere i più deboli, i più
piccoli, i più fragili, i più sofferenti, i più lontani, i
perduti?
Portatemeli tutti, perché Io li voglio tutti dentro il rifugio
sicuro del mio Cuore Immacolato.
Questi sono i tempi del grande ritorno.
Sì, dopo il momento della grande sofferenza, vi sarà il momento
della grande rinascita e tutto rifiorirà.
L’umanità tornerà ad essere un nuovo giardino di vita e di
bellezza e la Chiesa una famiglia illuminata dalla verità, nutrita
dalla Grazia, consolata dalla presenza dello Spirito Santo.
Gesù instaurerà il suo Regno glorioso. Egli sarà con voi e
conoscerete i tempi nuovi, l’era nuova. Vedrete finalmente una
nuova terra e nuovi cieli.
Questi sono i tempi della grande misericordia.
Il Padre trasale di ardore e vuole riversare su questa povera umanità
i torrenti del suo amore infinito.
Il Padre vuole plasmare con le sue mani una nuova creazione, dove la
sua divina impronta sia più visibile, accolta, accettata e la sua
Paternità sia da tutti esaltata e glorificata.
Il respiro di questa nuova creazione sarà l’alito dell’amore del
Padre che da tutti verrà glorificato, mentre ovunque si diffonderà,
in maniera sempre più piena, come acqua che sgorga da fonte viva ed
inesauribile, la pienezza del suo divino Amore.
E Gesù regnerà: Gesù per cui tutto è stato creato, Gesù che si è
incarnato, si è fatto vostro fratello, ha vissuto con voi, ha
sofferto ed è morto sulla croce per redimere l’umanità e portarla
ad una nuova creazione e perché il suo Regno potesse lentamente
diffondersi nei cuori, nelle anime, nelle persone, nelle famiglie, in
tutta la società.
Gesù, che vi ha insegnato la preghiera per invocare l’avvento del
Regno di Dio sulla terra, vedrà finalmente adempiuta questa sua
invocazione, perché instaurerà il suo Regno. E la creazione tornerà
ad essere un nuovo giardino dove Cristo verrà da tutti glorificato e
la sua Divina Regalità sarà accolta ed esaltata; sarà un Regno
universale di Grazia, di bellezza, di armonia, di comunione, di
santità, di giustizia e di pace.
La grande Misericordia verrà a voi come fuoco bruciante di amore e
sarà portata dallo Spirito Santo, che dal Padre e dal Figlio vi è
donato, perché il Padre possa vedersi glorificato ed il Signore Gesù
sentirsi amato da tutti i suoi fratelli.
Lo Spirito Santo scenderà come fuoco, ma in maniera diversa della
Sua prima venuta: sarà un fuoco che tutto brucerà e trasformerà,
che santificherà e rinnoverà dalle fondamenta la terra. Egli aprirà
i cuori ad una nuova realtà di vita e condurrà tutte le anime ad
una pienezza di santità e di Grazia.
Conoscerete un amore tanto grande, una santità così perfetta che
mai avete conosciuto finora.
In questo lo Spirito sarà glorificato: nel portare tutti al più
grande amore al Padre ed al Figlio.
Questi sono i tempi della grande misericordia: sono perciò i tempi
del trionfo del mio Cuore Immacolato.
Per questo ancora vi ho voluto quassù. Ora dovete scendere per
essere gli apostoli del mio Messaggio. Portate in ogni parte della
terra la mia pressante richiesta a raccogliersi tutti nel Cenacolo
del mio Cuore Immacolato, a prepararsi a vivere la vigilia attesa dei
tempi nuovi che ormai sono alle porte. Non scoraggiatevi per le
difficoltà che incontrate.
Io sono il vostro conforto.
Io sono la Madre della Consolazione.
Ad uno ad uno vi accolgo e con voi le anime che vi sono affidate, i
vostri cari, le persone che amate, i vostri fratelli più lontani.
Non dimenticate nessuno; venite a Me insieme, perché Io sono la
Madre di tutti e voi siete solo gli strumenti, da Me scelti, per
portare tutti i miei figli al mio Cuore Immacolato.
Con i vostri cari, con coloro che vi sono stati affidati, Io vi
benedico nel Nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo».
S. Quirino - Pordenone, 23 luglio 1987
Dopo la recita del Santo Rosario
Le famiglie a Me consacrate.
«Come sono consolata da questa giornata passata in preghiera, in una
semplice e cordiale fraternità, con questa famiglia a Me consacrata
e che mi appartiene!
Ora voglio darvi la mia parola consolatrice, che sia per voi di
conforto in mezzo alle quotidiane difficoltà della vostra esistenza.
Io vi amo, sono presente fra voi, vi parlo e vi conduco, perché
siete gli strumenti del mio materno Volere.
Io guardo con amore le famiglie a Me consacrate.
In questi tempi, Io raccolgo le famiglie e le introduco nel profondo
del mio Cuore Immacolato, perché possano trovare rifugio e
sicurezza, conforto e difesa.
Come amo essere invocata Mamma e Regina dei miei Sacerdoti, così amo
essere invocata anche Mamma e Regina delle famiglie a Me consacrate.
Io sono la Mamma e la Regina delle famiglie.
Vigilo sulla loro vita, mi prendo a cuore i loro problemi, mi
interesso non solo del bene spirituale, ma anche di quello materiale
di tutti i loro componenti.
Quando voi consacrate una famiglia al mio Cuore Immacolato, è come
se apriate la porta di casa alla vostra Mamma Celeste, la invitiate
ad entrare, Le diate spazio affinché Lei possa esercitare la sua
funzione materna in una maniera sempre più forte.
Ecco perché voglio che tutte le famiglie cristiane si consacrino al
mio Cuore Immacolato.
Domando che mi si aprano le porte di tutte le case, perché Io possa
entrare e porre la mia materna dimora fra voi. Allora Io entro come
vostra Mamma, dimoro con voi e partecipo a tutta la vostra vita.
Anzitutto mi prendo cura della vostra vita spirituale.
Io cerco di portare le anime di coloro che compongono la famiglia a
vivere sempre nella Grazia di Dio.
Dove Io entro, esce il peccato; dove Io dimoro, sono sempre presenti
la Grazia e la Luce divina; dove Io abito, con Me abitano la purezza
e la santità.
Ecco perché il mio primo compito materno è quello di fare vivere in
Grazia i componenti di una famiglia e di farli crescere nella vita di
santità, attraverso l’esercizio di tutte le virtù cristiane.
E poiché il sacramento del matrimonio vi dà una grazia particolare
per farvi crescere insieme, mio compito è quello di cementare
profondamente l’unità di una famiglia, di portare marito e moglie
ad una sempre più profonda e spirituale comunione, di perfezionare
il loro amore umano, renderlo più perfetto, portarlo dentro il Cuore
di Gesù, perché possa assumere la forma nuova di una maggiore
perfezione, che si esprime in pura e soprannaturale Carità. Io
rafforzo sempre più l’unione nelle famiglie, le porto ad una
maggiore e reciproca comprensione, faccio sentire le nuove esigenze
di una più delicata e profonda comunione.
Conduco i loro componenti sul cammino della santità e della gioia,
che deve essere costruito e percorso insieme, perché possano
giungere alla perfezione dell’amore e godere così del dono
prezioso della pace.
Così Io formo le anime dei miei figli e, attraverso la via della
famiglia, le conduco al vertice della santità.
Voglio entrare nelle famiglie per farvi santi, per portarvi alla
perfezione dell’amore, per restare con voi, per rendere più
feconda e forte la vostra familiare unità.
Poi mi prendo anche cura del bene materiale delle famiglie a Me
consacrate.
Il bene più prezioso di una famiglia sono i figli.
I figli sono segno di una particolare predilezione di Gesù e mia.
I figli devono essere desiderati, accolti, coltivati come le gemme
più preziose di una familiare proprietà.
Quando entro in una famiglia, Io mi prendo subito cura dei figli,
essi diventano anche miei. Li prendo per mano, li conduco a
percorrere la strada dell’attuazione di un disegno di Dio, che su
ciascuno dall’eternità è già stato chiaramente delineato; li
amo, non li abbandono mai, diventano parte preziosa della mia
proprietà materna.
Mi prendo particolarmente cura del vostro lavoro. Io non vi lascio
mai mancare la divina Provvidenza. Prendo le vostre mani e le apro al
disegno che il Signore realizza ogni giorno, per mezzo della vostra
umana collaborazione.
Come la mia umile, fedele e quotidiana azione materna, nella piccola
e povera casa di Nazareth, rendeva possibile il compimento del
disegno del Padre, che si realizzava nella crescita umana del Figlio,
chiamato a compiere l’opera della redenzione per la vostra
salvezza, così Io chiamo anche voi ad assecondare il disegno del
Padre, che si realizza con la vostra umana collaborazione e per mezzo
del vostro quotidiano lavoro.
Voi dovete fare la vostra parte, come il Padre Celeste fa la sua.
La vostra azione si deve sposare a quella della divina Provvidenza,
perché il lavoro possa produrre il suo frutto in quei beni che sono
utili al sostentamento della vostra vita, all’arricchimento della
stessa famiglia, così che i suoi componenti possano godere sempre di
spirituale e materiale benessere.
Poi vi aiuto a realizzare il disegno della volontà di Dio. Così
rendo il lavoro spiritualmente più fecondo, perché Io faccio
diventare fonte di meriti per voi e occasione di salvezza per tanti
miei poveri figli perduti.
Allora in voi l’azione si unisce all’amore, il lavoro alla
preghiera, la fatica all’ardente sete di una sempre più grande
carità.
Così, con la vostra collaborazione al volere del Padre, componete il
capolavoro di una Provvidenza che, per mezzo di voi, si fa concreta e
quotidiana.
Non temete: dove Io entro, con Me è la sicurezza. Non vi mancherà
mai nulla. Io rendo più perfetta la vostra attività; Io purifico il
vostro stesso lavoro.
Io partecipo anche a tutte le vostre preoccupazioni.
So che oggi sono molte le preoccupazioni di una famiglia. Sono vostre
e diventano mie.
Condivido con voi le vostre sofferenze.
Per questo, nei tempi tanto difficili della presente purificazione,
Io sono presente nelle famiglie a Me consacrate, come Mamma
preoccupata e addolorata, che realmente partecipa a tutto il vostro
soffrire.
Siate allora consolati.
Questi sono i miei tempi. «Questi», cioè i giorni che vivete, sono
«miei», perché sono tempi segnati da una mia grande e forte
presenza.
Questi tempi diventeranno ancora più miei, quanto più la mia
vittoria si allargherà e diventerà più forte, sulla vittoria che
ora è del mio Avversario.
Questa mia presenza diventerà tanto forte e straordinaria
soprattutto nelle famiglie consacrate al mio Cuore Immacolato.
Essa sarà avvertita da tutte e diventerà per voi fonte di una
particolare consolazione.
Allora andate avanti nella fiducia, nella speranza, nel silenzio, nel
vostro lavoro quotidiano, nella preghiera e nella umiltà.
Andate avanti sempre più nella purezza e nella retta intenzione; con
Me avanzate sulla difficile strada della pace del cuore e della pace
nelle vostre, famiglie.
Se camminate tutti sulla via che vi ho tracciato, se ascoltate e
praticate quanto oggi vi ho detto, le vostre famiglie saranno i primi
germogli del mio trionfo: piccoli, nascosti, silenziosi germogli, che
già spuntano in ogni parte della terra, quasi ad anticipare la nuova
era ed i tempi nuovi, che ormai sono alle porte.
Tutti vi incoraggio e vi benedico».
Dongo (Como), 13 agosto 1987
Il Papa della mia Luce.
«Figli prediletti, oggi vi chiamo tutti a formare una forte barriera
di preghiera e di difesa attorno al mio Papa.
Il Papa Giovanni Paolo Il è il dono più grande, che il mio Cuore
Immacolato abbia ottenuto dal Cuore di Gesù, per questi vostri tempi
della dolorosa purificazione.
È il mio Papa.
È stato formato da Me. In ogni momento è condotto da Me sul cammino
della sua personale consacrazione alla vostra Mamma Celeste, da Lui
percorso con docilità, con abbandono filiale e con grande fiducia.
Egli è parte importante del mio disegno.
È il Papa della mia Luce che, in questi anni, è riuscito a
diffondere nella Chiesa e in tutte le parti di questa umanità tanto
minacciata.
Io stessa lo conduco su tutte le strade del mondo.
Egli mi segue con la docilità di un bimbo, con il coraggio di un
apostolo, con il sacrificio di un martire, con l’abbandono di un
figlio.
Questo Papa è il capolavoro della mia predilezione ed ha il grande
compito di donare a tutti il carisma della mia tenerezza materna.
Ora lo guardo con preoccupata ansietà di Mamma, mentre il mio Cuore
Immacolato è segnato da angoscia profonda. Quanti pericoli lo
circondano; come sono forti le insidie che il mio Avversario gli
tende sul suo cammino!
Coloro che attentano alla sua vita stanno per attuare il loro
tenebroso disegno. Ormai per Lui è vicina l’ora del Calvario e
della sua personale immolazione.
Allora, miei prediletti e figli consacrati al mio Cuore, siate voi la
sua grande corona di gioia, con il vostro affetto filiale, con la
vostra preghiera incessante, con la vostra sofferenza accolta ed
offerta, con la vostra unità vissuta e testimoniata.
Aiutatelo a portare una Croce tanto pesante con la vostra sacerdotale
fedeltà.
Con la vostra amorosa presenza sorreggetelo nel doloroso percorso
verso il Calvario.
E con il vostro affetto filiale siate tutti sotto la sua Croce, come
Giovanni assieme alla vostra Mamma Celeste, per vivere con Lui l’ora
del suo sacrificio».
Rubbio (Vicenza), 21 agosto 1987
Memoria liturgica di S. Pio X.
durante la recita del S. Rosario, messaggio dato a voce
Madre dell’adorazione e della riparazione.
«Figli prediletti, sono contenta che siete venuti quassù, come
piccoli bambini che si lasciano portare fra le mie braccia materne.
Diventate sempre più piccoli, docili, puri, semplici, abbandonati e
fedeli.
Quanto è grande la gioia che il mio Cuore di Mamma prova quando vi
posso portare tutti, come omaggio prezioso e profumato, da offrire a
mio figlio Gesù realmente presente nel Sacramento della Eucarestia!
Io sono la Madre dell’adorazione e della riparazione. Accanto ad
ogni Tabernacolo della terra vi è sempre la mia presenza materna.
Essa compone un nuovo ed amoroso Tabernacolo alla solitaria presenza
di mio figlio Gesù; costruisce un giardino di amore alla sua perenne
permanenza fra voi; forma un’armonia celeste che lo avvolge di
tutto l’incanto del Paradiso nei cori adoranti degli Angeli, nella
preghiera beata dei Santi, nella sofferta aspirazione di tante anime
che si purificano nel Purgatorio.
Nel mio Cuore Immacolato tutti formano un concerto di perenne
adorazione, di preghiera incessante e di amore profondo a Gesù
realmente presente in ogni Tabernacolo della terra.
Oggi il mio Cuore di Mamma è rattristato ed è profondamente ferito
perché vedo che, attorno alla divina presenza di Gesù nella
Eucarestia, c’è tanto vuoto, tanto abbandono, tanta trascuratezza,
tanto silenzio.
Chiesa pellegrina e sofferente, di cui sono Madre, Chiesa che sei
famiglia di tutti i miei figli, arca della nuova Alleanza, popolo di
Dio, tu devi comprendere che il centro della tua vita, la fonte della
tua grazia, la sorgente della tua luce, il principio della tua azione
apostolica si trovano solo qui nel Tabernacolo, ove viene realmente
custodito Gesù.
E Gesù è presente per insegnarti a crescere, per aiutarti a
camminare, per rafforzarti nel testimoniare, per darti coraggio
nell’evangelizzare, per essere sostegno a tutto il tuo soffrire.
Chiesa pellegrina e sofferente di questi tempi, che sei chiamata a
vivere l’agonia del Getsemani e l’ora sanguinosa del tuo
Calvario, oggi voglio portarti qui con Me, prostrata davanti ad ogni
Tabernacolo, in un atto di perenne adorazione e di riparazione,
perché anche tu possa ripetere il gesto che sempre compie la tua
Mamma Celeste.
Io sono la Madre dell’adorazione e della riparazione. Nella
Eucarestia Gesù è realmente presente con il suo corpo, con il suo
sangue, con la sua anima e con la sua divinità. Nella Eucarestia è
realmente presente Gesù Cristo, il Figlio di Dio, quel Dio che, in
Lui, Io ho visto in ogni momento della sua vita terrena, anche se era
nascosto sotto il velo di una natura fragile e debole, che si
sviluppava attraverso il ritmo del tempo e della sua crescita umana.
Con atto continuo di fede, nel mio figlio Gesù, Io sempre vedevo il
mio Dio e con profondo amore lo adoravo.
Lo adoravo quando era ancora custodito nel mio seno verginale, come
un piccolo germoglio e lo amavo, lo nutrivo, lo crescevo, dando a Lui
il mio stesso sangue e la mia stessa carne.
Lo adoravo dopo la sua nascita, contemplandolo nella mangiatoia di
una Grotta povera e disadorna.
Adoravo il mio Dio nel fanciullo Gesù che cresceva, nell’adolescente
che si sviluppava, nel giovane chino sul lavoro di ogni giorno, nel
Messia che adempiva alla sua pubblica missione.
Lo adoravo quando era rifiutato e respinto, quando veniva tradito,
abbandonato dai Suoi e rinnegato.
Lo adoravo quando era condannato e vilipeso, quando veniva flagellato
e coronato di spine, quando era condotto al patibolo e crocifisso.
Lo adoravo sotto la Croce, in atto di ineffabile patire, e mentre
veniva condotto al sepolcro e deposto nella sua tomba. Lo adoravo
dopo la sua resurrezione quando, per primo, mi apparve nello
splendore del suo corpo glorioso e nella luce della sua Divinità.
Figli prediletti, per un miracolo di amore, che solo in Paradiso
riuscirete a capire, Gesù vi ha fatto il dono di restare sempre fra
voi nella Eucarestia.
Nel Tabernacolo, sotto il velo del pane consacrato, è custodito lo
stesso Gesù, che Io, per prima, ho visto dopo il miracolo della sua
resurrezione; lo stesso Gesù che, nel fulgore della sua divinità, è
apparso agli undici apostoli, a molti discepoli, alla Maddalena
piangente, alle pie donne che lo avevano seguito fino al sepolcro.
Nel Tabernacolo, nascosto sotto il velo eucaristico, è presente lo
stesso Gesù risorto, che apparve ancora a più di cinquecento
discepoli e folgorò il persecutore Saulo sulla via di Damasco. È lo
stesso Gesù che siede alla destra del Padre, nel fulgore del suo
corpo glorioso e della sua divinità, anche se, per vostro amore, si
vela sotto la candida apparenza del Pane consacrato.
Figli prediletti, oggi dovete credere di più alla sua presenza fra
voi, dovete diffondere, con coraggio e con forza, il vostro
sacerdotale invito al ritorno di tutti ad una forte e testimoniata
fede nella presenza reale di Gesù Cristo nella Eucarestia.
Dovete orientare tutta la Chiesa a ritrovarsi davanti al Tabernacolo,
con la vostra Mamma Celeste, in atto di perenne riparazione, di
continua adorazione e di preghiera incessante.
La vostra preghiera sacerdotale deve diventare tutta preghiera
eucaristica.
Domando che si torni ancora a fare ovunque le ore di adorazione
davanti a Gesù esposto nel santissimo Sacramento. Desidero che si
accresca l’omaggio di amore verso la Eucarestia e che si renda
manifesto anche attraverso i segni sensibili, ma così indicativi,
della vostra pietà.
Circondate Gesù eucaristico di fiori e di luci; avvolgetelo di
delicata attenzione; avvicinatevi a lui con gesti profondi di
genuflessione e di adorazione.
Se sapeste come Gesù eucaristico vi ama, come un piccolo gesto del
vostro amore lo riempie di gioia e di consolazione! Gesù perdona
tanti sacrilegi e dimentica una infinità di ingratitudini di fronte
a una goccia di puro amore sacerdotale, che si depone nel calice del
suo Cuore eucaristico.
Sacerdoti e fedeli del mio Movimento, andate spesso davanti al
Tabernacolo; vivete davanti al Tabernacolo; pregate davanti al
Tabernacolo.
Sia la vostra una preghiera perenne di adorazione e di intercessione,
di ringraziamento e di riparazione.
Sia la vostra una preghiera che si unisce al canto celeste degli
angeli e dei santi, alle ardenti implorazioni delle anime che ancora
si purificano nel Purgatorio.
Sia la vostra una preghiera che riassume le voci di tutta l’umanità
che deve prostrarsi, davanti ad ogni Tabernacolo della terra, in atto
di perenne gratitudine e di quotidiano ringraziamento.
Perché nella Eucarestia Gesù Cristo è realmente presente, rimane
sempre con voi e questa sua presenza diventerà sempre più forte,
risplenderà sul mondo come un sole e segnerà l’inizio della nuova
era.
La venuta del regno glorioso di Cristo coinciderà con il più grande
splendore della Eucarestia.
Cristo instaurerà il suo regno glorioso nel trionfo universale del
suo regno eucaristico, che si svilupperà in tutta la sua potenza ed
avrà la capacità di cambiare i cuori, le anime, le persone, le
famiglie, la società, la struttura stessa del mondo. Quando avrà
instaurato il suo regno eucaristico, Gesù vi condurrà a godere di
questa sua abituale presenza che voi sentirete in maniera nuova e
straordinaria e vi condurrà a fare l’esperienza di un secondo,
rinnovato e più bel Paradiso terrestre.
Ma davanti al Tabernacolo, la vostra non sia solo una presenza di
preghiera, ma anche di comunione di vita con Gesù. Gesù è
realmente presente nella Eucarestia perché vuole entrare in una
continua comunione di vita con voi.
Quando andate davanti a Lui, vi vede; quando gli parlate, vi ascolta;
quando gli affidate qualcosa, accoglie nel suo cuore ogni vostra
parola; quando domandate, sempre vi esaudisce.
Andate davanti al Tabernacolo per stabilire con Gesù un rapporto di
vita semplice e quotidiano.
Con la stessa naturalezza con cui cercate un amico, vi fidate delle
persone che vi sono care, sentite il bisogno di amici che vi aiutino,
così andate davanti al Tabernacolo a cercare Gesù.
Fate di Gesù l’amico più caro, la persona più fidata, più
desiderata e più amata.
Dite il vostro amore a Gesù; ripetetelo spesso, perché questa è la
sola cosa che lo rende immensamente contento, lo consola di tutte le
ingratitudini, lo ricompensa di tutti i tradimenti: «Gesù, Tu sei
il nostro amore; Gesù, Tu sei il solo nostro grande amico; Gesù,
noi Ti amiamo; Gesù, noi siamo innamorati di Te».
Infatti la presenza di Cristo nella Eucarestia ha soprattutto la
funzione di farvi crescere in una esperienza di vera comunione di
amore con Lui, così che voi non vi sentiate mai più soli, essendo
rimasto quaggiù per essere sempre con voi.
Poi dovete andare davanti al Tabernacolo a cogliere il frutto della
preghiera e della comunione di vita con Gesù, che si sviluppa e
matura nella vostra santità.
Figli prediletti, quanto più la vostra vita si svolge tutta ai piedi
del Tabernacolo, in intima unione con Gesù nella Eucarestia, tanto
più crescete nella santità.
Gesù eucaristico diventa il modello e la forma della vostra santità.
Egli vi porta alla purezza del cuore, alla umiltà scelta e
desiderata, alla fiducia vissuta, all’abbandono amoroso e filiale.
Gesù eucaristico diviene la forma nuova della vostra sacerdotale
santità che raggiungete per mezzo di una immolazione quotidiana e
nascosta, di una continua presenza di amore verso i fratelli, di una
capacità di accogliere in voi le sofferenze e le croci di tutti, di
una possibilità di trasformare il male in bene e di operare
profondamente perché le anime, che vi sono state affidate, siano da
voi condotte alla salvezza.
Per questo vi dico: sono giunti i tempi in cui vi voglio tutti
davanti al Tabernacolo, soprattutto voglio voi sacerdoti, che siete i
figli prediletti di una Madre, che è sempre in atto di perenne
adorazione e di incessante riparazione.
Attraverso di voi, voglio che il culto eucaristico torni a rifiorire
in tutta la Chiesa in maniera sempre più forte. Deve ora cessare
questa profonda crisi di pietà verso la Eucarestia, che ha
contaminato tutta la Chiesa e che è stata alla radice di tanta
infedeltà e della diffusione di una così vasta apostasia.
Con tutti i miei prediletti e i figli a Me consacrati, che fanno
parte del mio Movimento, vi depongo davanti ad ogni Tabernacolo della
terra, per donarvi in omaggio a Gesù, come i gioielli più preziosi
e i fiori più belli e profumati.
Ormai la Mamma Celeste vuole portare a Gesù, presente nella
Eucarestia, un numero sempre più grande dei suoi figli, perché
questi sono i tempi in cui Gesù eucaristico deve essere da tutti
adorato, amato, ringraziato e glorificato.
Figli miei amatissimi, assieme a Gesù che, in ogni Tabernacolo, si
trova in continuo stato di vittima per voi, vi benedico nel Nome del
Padre e del Figlio e dello Spirito Santo».
Tokyo (Giappone), 8 settembre 1987
Natività della Beata Vergine Maria
Esercizi Spirituali, sotto forma di Cenacolo, coi Sacerdoti del
M.S.M. del Giappone
Le grandi meraviglie del Signore.
«In questo anno a Me consacrato, figli prediletti, vi invito a
raccogliervi tutti attorno alla culla della vostra Mamma Bambina.
Da me imparate l’umiltà e la piccolezza, la docilità e la
mansuetudine, l’ubbidienza ed il silenzio.
Il Signore opera solo per mezzo della piccolezza e della debolezza.
Egli innalza i poveri dalla polvere e conduce i piccoli sulla strada
della sua gloria.
La Misericordia del Signore si manifesta solo per mezzo della povertà
e della miseria.
Egli riempie di beni gli affamati, dona salute agli ammalati,
salvezza ai perduti, fiducia ai disperati, grazia ai peccatori.
La Potenza del Signore agisce solo per mezzo della umiltà e della
docilità.
Egli esalta gli umili, dona vigore ai deboli, conduce sulla strada
del suo amore gli oppressi e i calpestati, guarda con occhi di
predilezione gli emarginati ed i perseguitati.
Cantate oggi con Me le grandi meraviglie del Signore. Esaltate il
mistero della sua divina Misericordia.
Si sta per compiere il più grande miracolo dell’Amore
misericordioso di Gesù per mezzo del trionfo del mio Cuore
Immacolato nel mondo.
Da questo anno Io incomincerò a realizzare questo trionfo in maniera
sempre più forte e straordinaria.
La Chiesa e l’umanità guarderanno con gioia al compimento del mio
disegno materno.
Per la sua attuazione Io mi servo di voi, Sacerdoti e fedeli
consacrati al mio Cuore Immacolato.
Per questo, mio piccolo bambino, ti ho ancora portato in questi Paesi
tanto lontani, perché tu possa ripetere, fino agli estremi confini
della terra, il mio annuncio.
Sono l’Aurora che sorge.
Sono la vostra Mamma Bambina. Sono la piccola schiava del Signore.
Il mio tempo è giunto. Ormai siete chiamati a vedere le grandi
meraviglie del Signore nel trionfo del mio Cuore Immacolato.
Per questo oggi vi invito a raccogliervi tutti attorno alla culla,
ove è deposta la vostra Mamma Celeste appena nata, per offrirvi a Me
come omaggio di amore, di umiltà, di purezza e di preghiera.
Vi benedico con amore e con gioia».
Akita (Giappone), 15 settembre 1987
Festa della Madonna Addolorata
Perché ancora piango?
«Qui ti ho voluto, figlio da Me tanto amato e dal mio Avversario
tanto insidiato, nella memoria liturgica dei miei dolori e della mia
materna partecipazione a tutto l’immenso soffrire di mio figlio
Gesù.
In questo tuo viaggio, così cosparso di grazie straordinarie, che
partono dal mio Cuore Immacolato e scendono nell’anima dei miei
prediletti e di tutti i miei figli, oggi ti ho condotto in questo
luogo da Me benedetto, davanti alla Statua che ricorda il mistero
della mia corredenzione.
Sono stata sotto la Croce di Gesù.
Sono sotto la Croce che porta ogni mio figlio.
Sono sotto la Croce che oggi portano la Chiesa e tutta questa povera
umanità peccatrice.
Io sono vera Madre e vera Corredentrice.
Dagli occhi di questa mia Immagine ho fatto scendere lacrime
miracolose più di cento volte e durante il corso di alcuni anni.
Perché ancora piango?
Piango perché l’umanità non accoglie il mio materno invito alla
conversione e al suo ritorno al Signore.
Essa continua a correre con ostinazione sulla strada della ribellione
a Dio ed alla sua legge di amore.
Il Signore è apertamente rinnegato, oltraggiato e bestemmiato.
La vostra Mamma Celeste viene pubblicamente vilipesa e messa in
ridicolo.
I miei straordinari richiami non vengono accolti; i segni che dono
del mio immenso dolore non sono creduti.
Il vostro prossimo non è amato: ogni giorno si attenta alla sua vita
ed ai suoi beni.
L’uomo diventa sempre più corrotto, empio, cattivo e crudele.
Un castigo peggiore del diluvio sta per giungere su questa povera e
pervertita umanità.
Scenderà fuoco dal cielo e sarà questo il segno che la Giustizia di
Dio ha ormai stabilito l’ora della sua grande manifestazione.
Piango perché la Chiesa continua sulla strada della divisione, della
perdita della vera fede, dell’apostasia, degli errori che vengono
sempre più propagandati e seguiti.
Ormai si sta compiendo quanto Io ho predetto a Fatima e quanto qui ho
rivelato nel terzo messaggio confidato a una mia piccola figlia.
Allora anche per la Chiesa è giunto il momento della sua grande
prova, perché l’uomo iniquo si stabilirà al suo interno e
l’abominio della desolazione entrerà nel Tempio santo di Dio.
Piango perché, in grande numero, le anime dei miei figli si perdono,
vanno all’inferno.
Piango perché troppo pochi sono quelli che accolgono il mio invito a
pregare, a riparare, a soffrire, ad offrire. Piango perché vi ho
parlato e non sono stata ascoltata; vi ho dato segni miracolosi e non
sono stata creduta; mi sono a voi manifestata, in maniera forte e
continua, ma non mi avete aperto le porte dei vostri cuori.
Almeno voi, miei prediletti e figli consacrati al mio Cuore
Immacolato, piccolo resto che Gesù custodisce con gelosia nel
recinto sicuro del suo Amore divino, ascoltate ed accogliete questo
mio accorato invito che, da questo luogo, ancora oggi rivolgo a tutte
le Nazioni della terra.
Preparatevi ad accogliere il Cristo nello splendore della sua gloria,
perché il grande giorno del Signore è ormai giunto».
Seoul (Korea), 27 settembre 1987
A tutti i popoli del mondo.
«In questa terra Io sono tanto amata e venerata.
I miei figli ricorrono a Me con l’amore che nasce da cuori
semplici, poveri, umili, e tutti si rifugiano sotto il manto della
mia materna protezione.
Qui la mia presenza dona vigore e forza alla Chiesa, che cresce e si
espande sul terreno fecondato dal sangue di tanti martiri. Attorno a
questa piccola terra, che è porzione privilegiata del mio celeste
giardino, si estende una sconfinata regione ove domina il Dragone
rosso, il mio Avversario, che ha costruito il suo regno sulla
ribellione a Dio, costringendo all’ateismo con la forza uno
sterminato numero di miei figli che camminano nella tenebra più
profonda. Ma da qui la mia luce e la mia vittoria si diffonderanno e
ricopriranno tutte le nazioni di questo grande continente di Asia.
Io sono l’Aurora che sorge in maniera sempre più forte e luminosa.
lo sono la Vergine Madre che porta l’aiuto e la salvezza a tutti i
popoli del mondo.
Io sono la via aperta al trionfo glorioso di Cristo.
Io sono la Donna vestita di sole che sta per intervenire in maniera
straordinaria a legare il Dragone rosso per precipitarlo nel suo
regno di fuoco e di morte.
Da quanto avviene qui tutta la Chiesa deve ora comprendere che la
presenza della Madre è indispensabile per un suo universale
rinnovamento.
Questo è l’anno a Me consacrato.
Vi invito tutti ad assecondare il mio piano vittorioso. Pregate,
soffrite ed offrite con Me.
Attraverso di te, mio più piccolo e povero figlio, da Me scelto
perché Io sia glorificata davanti alla Chiesa ed al mondo, voglio
benedire la Korea, terra prediletta dal Mio Cuore Immacolato, e tutte
le Nazioni di questo continente di Asia e del mondo intero».
Inchon (Korea), 29 settembre 1987
Festa degli Arcangeli Gabriele, Raffaele e Michele
‘‘Esercizi spirituali, sotto forma di Cenacolo, coi Sacerdoti del
M.S.M. di Korea”
Cielo e terra si uniscono.
«Figli prediletti, vi chiamo da tutte le parti della terra.
Gli Angeli di Luce del mio Cuore Immacolato stanno ora raccogliendo,
da ogni parte, gli eletti chiamati a fare parte della mia schiera
vittoriosa.
Vi segnano con il mio sigillo.
Vi rivestono di una forte armatura per la battaglia. Vi ricoprono del
mio scudo.
Vi danno il Crocifisso ed il Rosario come le armi da usare per la
grande vittoria.
È giunto il tempo della lotta conclusiva.
Per questo gli Angeli del Signore intervengono in maniera
straordinaria e si mettono, ogni giorno, accanto a ciascuno di voi
per guidarvi, per proteggervi e per confortarvi.
Come ai Demoni e a tutti gli Spiriti del male, in questi tempi, è
concessa grande libertà per le loro manifestazioni diaboliche, così
questi sono i giorni in cui gli Angeli del Signore sono chiamati a
svolgere la parte più importante del mio disegno.
Cielo e terra si uniscono in questa ora della grande lotta
conclusiva.
Allora vi invito a formare tutti una sola cosa con gli Angeli e con i
Santi del Paradiso.
Soprattutto vi invito a pregare di più i vostri Angeli custodi,
perché essi, in questi tempi, sono chiamati a compiere un compito
particolare, che Io ho loro assegnato, verso ciascuno di voi miei
figli prediletti.
È desiderio del mio Cuore che, nella recita quotidiana dell’Angelus,
venga ancora inserita la preghiera all’Angelo di Dio.
Vi invito a vivere sempre in intimità e confidenza con i vostri
Angeli Custodi.
Chiamateli nelle necessità; invocateli nei pericoli; associateli al
vostro lavoro; confidate loro le vostre difficoltà; cercateli nel
momento della tentazione.
Ora essi devono formare una cosa sola con voi.
Sentite accanto soprattutto gli Arcangeli, di cui oggi la Chiesa
celebra la festa: S. Gabriele perché vi doni la stessa fortezza di
Dio; S. Raffaele perché sia medicina ad ogni vostra ferita; S.
Michele perché vi difenda dalle terribili insidie che, in questi
tempi, Satana vi tende.
Con loro camminate nella luce del mio disegno ed insieme combattete
ai miei ordini.
Siete chiamati ormai a vedere i miei più grandi prodigi, perché
siete entrati nel tempo del mio trionfo».
Taipei (Formosa), 9 ottobre 1987
I figli da me più amati.
«Guardo oggi, con occhi misericordiosi, questa grande nazione della
Cina ove domina il mio avversario, il Dragone rosso, che ha
instaurato qui il suo regno, imponendo a tutti, con la forza, di
ripetere il gesto satanico della negazione e della ribellione a Dio.
Guardo alle innumerevoli e profonde sofferenze di questi miei poveri
figli che camminano nella tenebra più profonda. Sono i figli da Me
più amati.
Mi trovo accanto a loro, come una Mamma che vuole consolarli,
aiutarli e incoraggiarli.
Allora, da questa terra, desidero dare il mio materno messaggio a
tutti i miei figli che vivono nelle regioni dove domina il comunismo
ateo e dove è proibita e punita qualsiasi esterna manifestazione del
culto dovuto al Signore nostro Dio.
- Anzitutto vi dono la certezza che Io sono sempre con voi, come una
vera mamma, che è più vicina nei momenti della prova e del dolore.
Sono attenta alle vostre necessità.
Vi conforto nel patire ed accolgo nel mio Cuore Immacolato ogni
vostra sofferenza.
Depongo nelle vostre anime semi di amore e di bontà, affinché
possiate camminare sulla strada del bene, osservando i comandamenti
stampati dal Signore nel vostro cuore, per mezzo della Sua Legge, che
è stata incisa nel profondo della stessa natura umana.
- Poi, con la mia azione materna, apro i vostri cuori ad accogliere
la vita di Dio, che in voi agisce in maniera particolare, affinché a
Lui siano donati nel segreto l’adorazione e l’amore, che vi è
proibito di dargli con il culto pubblico ed esterno.
È così che, nel silenzio e nel nascondimento, la vera religione si
diffonde ancora fra voi e mette radici nella vita di tanti miei
figli.
- Infine preparo il giorno, ormai vicino, della vostra liberazione,
con la definitiva sconfitta del Dragone rosso, dell’ateismo teorico
e pratico, che ha conquistato il mondo intero. Il tempo della vostra
schiavitù sta per finire.
Nazioni tutte della terra uscite dalla schiavitù e dalla tenebra e
andate incontro a Cristo che viene per instaurare fra voi il suo
glorioso regno di amore.
Ormai è giunto il momento in cui Io, Donna vestita di sole, vincerò
il Dragone rosso, lo legherò con una catena e lo precipiterò
nell’inferno, perché non possa più nuocere alla terra.
Essa infatti sarà tutta trasformata in un nuovo Paradiso terrestre
per la perfetta glorificazione della Santissima Trinità».
Hong Kong, 13 ottobre 1987
70° anniversario dell’ultima apparizione di Fatima
Io porrò fine alla vostra schiavitù.
«In questo giorno, figli prediletti, voi ricordate il settantesimo
anniversario della mia ultima apparizione, avvenuta a Fatima e
confermata dal miracolo del sole.
Oggi, mio piccolo figlio, ti trovi qui a concludere un viaggio
meraviglioso in queste Nazioni dell’estremo oriente, ove il mio
Cuore Immacolato, con particolare intensità, è stato ovunque amato,
pregato, consolato e glorificato.
Sono settanta anni che il mio avversario Satana dall’abisso è
salito fra voi per manifestarsi come il Dragone rosso in tutta la sua
terribile potenza.
Infatti è riuscito ad estendere il suo dominio in molte nazioni e a
diffondere il suo gesto di negazione e di ribellione a Dio in ogni
parte della terra.
Così, durante il periodo di questi settanta anni, il Dragone rosso
ha legato gli uomini con la catena della sua schiavitù.
- Vi ha resi schiavi dell’orgoglio e della superbia con
l’ingannevole miraggio di portarvi a fare a meno di Dio, di mettere
voi stessi al posto di Dio, perché in voi lui potesse rinnovare il
suo gesto di ribellione e di sfida al Signore.
Così ha diffuso ovunque l’errore dell’ateismo ed ha spinto
l’umanità a costruire una nuova civiltà senza Dio.
- Vi ha resi schiavi del piacere e della impurità per sostituire il
vero Dio con nuovi idoli, oggi da molti seguiti ed adorati: il sesso,
il divertimento, il denaro, il benessere.
Così il peccato ha steso il suo tenebroso velo di gelo e di morte
sul mondo.
- Vi ha resi schiavi dell’egoismo e dell’avarizia con il condurvi
alla esasperata ricerca della propria affermazione, del predominio
sugli altri e siete diventati insensibili alle grandi necessità dei
poveri, dei piccoli, degli ammalati, dei bisognosi.
Così il mondo è diventato un vero deserto di amore e, in questo
immenso deserto, quanti sono i miei figli che, ogni giorno, vengono
travolti, percossi e sconfitti.
Siete vissuti settanta anni schiavi del mio Avversario che è
riuscito a trasformare il mondo nella città di Babilonia perversa e
peccatrice, che, con la coppa dei piaceri e della lussuria, ha
sedotto tutte le nazioni della terra.
Ma ora il periodo di questa schiavitù babilonese sta per finire.
Io porrò fine alla vostra schiavitù.
In questo anno mariano la Mamma Celeste apre la porta sulla nuova era
della vostra liberazione.
Per questo vedrete presto i segni straordinari che Io darò, affinché
possiate prepararvi al più grande miracolo che ormai si sta per
compiere. Il miracolo del sole, che è avvenuto durante la mia ultima
apparizione, è stato solo un segno profetico per indicarvi di
guardare tutti al Libro ancora sigillato.
Oggi Io sono inviata da Dio ad aprire questo Libro, perché i segreti
vi siano svelati.
Così tutti potranno finalmente comprendere a quale incomparabile
profondità ed universalità di rinnovamento vi porterà la vittoria
dell’Amore Misericordioso di Gesù, che si attuerà per mezzo del
trionfo del mio Cuore Immacolato nel mondo».
Dongo (Como), 28 novembre 1987
Sabato: inizio dell’Avvento
Preparatevi con me.
«Iniziate questo periodo di Avvento con Me, figli prediletti.
Avvolti dalla mia Luce immacolata, che si diffonde ovunque come
aurora per annunciare la venuta di Cristo, disponetevi tutti a
ricevere con gioia il Signore che viene. Preparatevi bene al Santo
Natale.
Preparatevi con Me a vivere il ricordo liturgico della Sua nascita
nella pace, nel silenzio, nella trepida attesa.
In questo tempo di preparazione si accresca la fede, s’illumini la
speranza, si fortifichi la carità, diventi più intensa la vostra
preghiera.
Preparatevi con Me alla venuta di Gesù, che si realizza ogni giorno
nel mistero della Sua reale presenza Eucaristica e sotto le spoglie
umane di ogni persona che voi incontrate.
Questo quotidiano incontro con Gesù deve diventare per voi un
gioioso e perenne Natale.
Aprite le vostre anime a ricevere il dono della sua Grazia e del suo
Amore. Spalancate le porte dei vostri cuori per offrire a Lui una
dimora calda di amore, quando viene per donarsi personalmente a
ciascuno di voi, nel momento della Comunione Eucaristica.
Siano illuminate le vostre menti per saperlo sempre riconoscere sotto
le fragili e dolorose sembianze dei piccoli, dei poveri, degli
ammalati, dei bisognosi, dei peccatori, dei lontani, degli
emarginati, degli oppressi, dei perseguitati, dei moribondi.
Preparatevi con Me al Suo ritorno nella gloria.
In questi tempi Io devo preparare la Chiesa e tutta l’umanità al
suo vicino e glorioso ritorno.
Per questo la mia presenza fra voi si farà più forte e la mia Luce
diventerà ancora più grande, come l’aurora quando raggiunge il
suo culmine nel sorgere del sole, che allontana dal mondo ogni ombra
della notte.
Si allontani la notte tenebrosa della proclamata negazione di Dio e
della ostinata ribellione alla sua Legge, per disporvi a ricevere il
sole radioso dell’Emmanuele, di Dio con noi.
Si allontani la notte del peccato e della impurità per prepararvi a
ricevere il Dio della Grazia e della santità.
Si allontani la notte dell’odio, dell’egoismo e della ingiustizia
per correre incontro al Dio dell’amore e della pace.
Si allontani la notte della incredulità e della superbia, per
prepararvi alla venuta di Gesù nella fede e nella umiltà. D’ora
innanzi vedrete la mia Luce farsi più forte, fino a raggiungere il
suo vertice di splendore che si rifletterà in ogni parte della
terra.
Quanto più la Luce immacolata della vostra Mamma Celeste si
diffonderà ovunque tanto più l’umanità e la Chiesa saranno
preparate a ricevere il Signore che viene».
Rubbio (Vicenza), 8 dicembre 1987
Festa della Immacolata Concezione
Non lasciatevi illudere.
Il mio candore di Cielo scende oggi su di voi e vuole avvolgere tutto
il mondo.
Camminate nella mia Luce se volete giungere alla pace. La luce della
grazia divina, della purezza, della santità, della preghiera, di una
sempre più perfetta carità deve penetrare la vostra esistenza,
figli consacrati al mio Cuore Immacolato.
Vivete i tempi dolorosi del castigo.
Vivete l’ora tenebrosa della vittoria del mio Avversario, che è il
Principe della notte.
Vivete i momenti più difficili della purificazione. Allora vi invito
a rifugiarvi dentro la dimora sicura del mio Cuore Immacolato ed a
lasciarvi avvolgere dal manto celeste della mia purissima Luce.
Camminate sulla strada, che in questi anni vi ho tracciato, per
diventare oggi gli strumenti della mia pace.
Non lasciatevi illudere.
La pace non verrà al mondo dagli incontri di coloro che voi chiamate
i grandi di questa terra, né dai loro reciproci patteggiamenti.
La pace può giungere a voi solo dal ritorno dell’umanità al suo
Dio per mezzo della conversione, alla quale in questo mio giorno
ancora vi chiamo, e per mezzo della preghiera, del digiuno e della
penitenza.
Altrimenti, nel momento in cui si griderà da tutti alla pace ed alla
sicurezza, piomberà all’improvviso la sciagura. Per questo vi
domando di assecondare i miei pressanti richiami a camminare sulla
strada del bene, dell’amore, della preghiera, della mortificazione
dei sensi, del disprezzo del mondo e di voi stessi.
Oggi accolgo con gioia il vostro omaggio di amore, lo associo al
canto di gloria del Paradiso, alle invocazioni delle anime purganti,
al coro di lode della Chiesa militante e pellegrina, vi invito a
vivere nella fiducia e in una grande speranza del mio vicino e
straordinario intervento».
Dongo (Como), 24 dicembre 1987
Notte Santa
Un annuncio di gioia.
«In questo anno a Me consacrato, figli prediletti, vi invito a
vegliare con Me, vostra Mamma Celeste, e con il mio castissimo sposo
Giuseppe nella preghiera, nella fiducia e nell’attesa.
È la notte santa.
Quanta fatica durante il lungo percorso fino a Betlemme; quanta
sofferenza davanti ad ogni rifiuto di aprirci una porta; quanta
fiducia nel Padre che ci conduce per mano alla realizzazione del suo
grande disegno di Amore.
Un disegno che si compie con il concorso di circostanze inattese che
preparano l’evento di questo straordinario prodigio.
Il gesto pietoso di un pastore che indica una Grotta vicina;
l’aprirsi di una unica porta su un rifugio povero e disadorno;
l’umano affaccendarsi per rendere più ospitale il luogo;
soprattutto la nostra perfetta accettazione del Volere del Padre
Celeste, che ha preparato una culla di povertà e di freddo al suo
Unigenito Figlio che nasce.
Ma dolce al suo Cuore di Bambino appena nato è il mio caldo di
amore, e morbida culla sono le mie braccia che lo avvolgono di
sconfinata tenerezza, e perle preziose diventano i miei baci materni,
e manto regale sono per Lui i poveri panni con cui Io lo avvolgo.
All’improvviso la tenebra è penetrata da vivissima luce che piove
dal cielo, il silenzio risuona di dolcissimi canti e di armonie
celesti, la solitudine viene popolata da innumerevoli schiere di
Angeli, mentre la notte si apre al Natale di un giorno che non
conosce tramonto.
È la notte santa.
È la notte che per sempre ha vinto ogni tenebra.
È la notte che si apre a un annuncio di gioia che viene dal Cielo:
“Vi do un annuncio che è di gioia per tutti: vi è nato un
Salvatore che è Cristo Signore”.
Oggi la notte avvolge ancora tutto il mondo e la tenebra si addensa
sulla vita degli uomini e dei popoli.
È la tenebra della mancanza di fede, della ostinata ribellione, di
un così grande rifiuto di Dio.
È il gelo del peccato che uccide nel cuore degli uomini ogni
germoglio di vita e di amore.
È la povertà di un uomo tradito nella sua dignità, vilipeso e
ridotto ad interiore schiavitù.
È il silenzio di Dio che pesa sul frastuono di voci e di grida, sul
continuo diffondersi di parole e di immagini. Ma, nella notte
profonda di questo vostro secolo, ecco la mia Luce materna che sorge
come aurora e si diffonde in ogni parte della terra.
Con la mia voce che in tanti luoghi vi faccio sentire; con la mia
presenza che si fa più forte e straordinaria; con i miei messaggi
che ormai diventano urgenti, nella notte santa di questo anno
mariano, voglio ancora ripetere a tutti: Io sono l’aurora che
prepara la nascita del sole luminoso di Cristo.
Un annuncio di gioia oggi voglio dare a tutti i miei figli: è ormai
vicino il tempo del Suo glorioso ritorno! ».
Dongo (Como), 31 dicembre 1987
Ultima notte dell’anno
La grande tribolazione.
«Nel mio Cuore Immacolato, in atto di preghiera incessante, passate
con Me le ultime ore di questo anno, che ormai sta per finire.
È un anno importante e particolarmente benedetto dal mio Cuore
Immacolato, perché dal mio Papa mi è stato solennemente ed
ufficialmente consacrato.
Siete ormai a metà di questo anno mariano. Siete entrati nel mio
tempo.
Siete sotto il segno dei grandi avvenimenti che vi sono stati
predetti.
Sappiate leggere e meditare quanto nella divina Scrittura vi è stato
chiaramente descritto per aiutarvi a comprendere il tempo che state
vivendo.
Con la mia voce materna vi conduco tutti a comprendere i segni della
grande tribolazione.
Dai Vangeli, dalle Lettere degli Apostoli, dal Libro della Apocalisse
vi sono stati chiaramente descritti degli indizi sicuri per farvi
comprendere quale è il periodo della grande tribolazione.
Tutti questi segni si stanno realizzando in questo vostro tempo.
- Anzitutto una grande apostasia si sta diffondendo in ogni parte
della Chiesa per la mancanza di fede che dilaga anche fra i suoi
stessi Pastori.
Satana è riuscito a diffondere ovunque la grande apostasia, per
mezzo della sua subdola opera di seduzione, che ha portato molti ad
allontanarsi dalla Verità del Vangelo per seguire le favole delle
nuove teorie teologiche, ed a compiacersi nel male e nel peccato,
ricercato come un proprio bene.
- Poi, nel vostro tempo, si moltiplicano sovvertimenti di ordine
naturale, come terremoti, siccità, inondazioni, disastri che causano
morte improvvisa di migliaia di persone, seguiti da epidemie e da
mali inguaribili che si diffondono ovunque.
- Inoltre i vostri giorni sono segnati da continui rumori di guerre
che si moltiplicano e mietono, ogni giorno, innumerevoli vittime.
Crescono le discordie e i dissidi all’interno delle nazioni; si
propagano le rivolte e le lotte fra i diversi popoli; guerre
sanguinose continuano ad estendersi, nonostante tutti gli sforzi che
si fanno per giungere alla pace.
- Infine, nel vostro tempo, avvengono grandi segni nel sole, sulla
luna e nelle stelle.
Il miracolo del sole avvenuto a Fatima è stato un segno, che vi ho
dato, per avvertirvi che ormai sono giunti i tempi di questi
straordinari fenomeni che avvengono nel cielo.
E quante volte, durante le mie attuali apparizioni, voi stessi avete
potuto contemplare i grandi prodigi che si compiono nel sole.
Come le gemme che spuntano sugli alberi vi dicono che è ormai
arrivata la primavera, così questi grandi segni che si realizzano
nel vostro tempo vi dicono che è ormai giunta a voi la grande
tribolazione, che vi prepara alla nuova era, che Io vi ho promesso
con il trionfo del mio Cuore Immacolato nel mondo.
Ecco la ragione per cui mi è stato consacrato il vostro tempo con
uno speciale anno mariano in mio onore.
Perché la Santissima Trinità ha affidato al Cuore Immacolato della
vostra Mamma Celeste il compito di preparare la Chiesa e tutta
l’umanità a vivere con fiducia l’ora della grande tribolazione
che vi prepara al ritorno glorioso di Cristo».
No comments:
Post a Comment