Wednesday, October 7, 2015

Madonna Sacerdoti 1989


Ai Sacerdoti figli prediletti della Madonna
Scritti di Don Stefano Gobbi






ANNO 1989
VIENI SIGNORE GESÙ




Dongo (Como), 1 gennaio 1989
Festa di Maria Santissima Madre di Dio
Vieni Signore Gesù.
«Sono la vostra Mamma Immacolata, che vi conduce a Gesù e vi porta alla pace.
Oggi tutta la Chiesa gioisce, contemplando il mistero ineffabile della mia divina ed universale maternità.
All’inizio di questo nuovo anno, che sarà segnato dal succedersi di avvenimenti gravi e significativi, voi guardate particolarmente a Me come alla Madre della speranza ed alla Regina della pace.
Nel tempo, che state vivendo, della grande tribolazione, la mia presenza materna si farà sempre più forte e straordinaria.
Quanto più grande ed universale si farà il dominio del mio Avversario, il Dragone rosso, tanto più grande ed universale si farà anche la presenza vittoriosa della Donna vestita di sole.
Per questo siete entrati ormai in un periodo di tempo segnato da una mia forte presenza fra voi e sarà resa a tutti manifesta per mezzo di straordinari avvenimenti.
Sono la vostra tenera Madre che ha il compito di condurvi a Gesù vostro Signore e vostro Salvatore.
In questi anni, che vi separano ancora dalla fine di questo secolo, Io agirò in tutti i modi perché il Regno di Gesù possa essere instaurato fra voi ed il Signore Gesù possa essere da tutti amato e glorificato.
- Vieni Signore Gesù nella vita dei singoli per mezzo della Grazia divina, dell’amore e della santità.
Io opererò in maniera molto forte per portare tutti voi, che siete consacrati al mio Cuore Immacolato, ad una grande santità, affinché Gesù possa sempre più vivere, operare e risplendere nella vostra vita».
- Vieni Signore Gesù nelle famiglie, per aiutarle a ritrovare la via della comunione, dello scambievole e reciproco amore, della perfetta unità e di una completa disponibilità al dono della vita.
- Vieni Signore Gesù nelle Nazioni, che hanno bisogno di tornare ad essere comunità aperte al bene spirituale e materiale di tutti, specialmente dei piccoli, dei bisognosi, degli ammalati, dei poveri e degli emarginati.
Si prepara per voi l’avvento del Regno di Gesù, che vi introdurrà in una nuova era di grande fraternità e di pace. Per questo oggi, all’inizio di un periodo di tempo molto importante, perché in esso si realizzerà un disegno da Me stessa preparato ed attuato, vi invito tutti ad unirvi alla preghiera che la vostra Mamma Celeste, unita allo Spirito Santo suo Sposo divino, ogni giorno rivolge al Padre, “Vieni Signore Gesù”.
Soltanto quando Gesù avrà portato il suo Regno fra voi, tutta l’umanità potrà finalmente godere del grande dono della Pace».




Milano, 2 febbraio 1989
Presentazione di Gesù Bambino al Tempio
Vi porto a Gesù.
«Figli prediletti, vivete con gioia il mistero della presentazione di Gesù Bambino al Tempio di Gerusalemme e lasciatevi portare anche voi con docilità fra le mie braccia di Mamma.
A quaranta giorni dalla sua nascita, in adempimento alla prescrizione della Legge, assieme al mio castissimo sposo Giuseppe, Io salgo al Tempio ad offrire al Signore il mio Figlio primogenito ed a compiere il sacrificio prescritto per il suo riscatto.
Con quale amore stringo il Bambino Gesù fra le mie braccia materne! E con quale docilità ed abbandono filiale il piccolo Bambino si lascia portare da Me, mentre lo stringo, con sconfinata tenerezza, al mio Cuore.
E portato, donato ed offerto dalla Madre, Gesù entra nella gloria del suo Tempio.
Gesù entra nel Tempio di Gerusalemme, perché per Lui Messia, Signore e Redentore esso fu costruito e santificato. Gesù viene, nello splendore della sua gloria, e prende possesso della sua divina dimora.
Gesù si manifesta nel fulgore della sua Luce per la rivelazione di tutte le genti.
Gesù è preannunciato come segno di contraddizione, per la salvezza e la rovina di molti in Israele.
Gesù è accolto fra le braccia del vecchio Simeone come il Messia atteso da secoli e come Salvatore del suo popolo. E dentro il mistero della sua missione è intimamente inserito lo svolgersi della mia funzione materna: “A te o Madre una spada trapasserà l’anima”.
Perché è mio compito di Madre quello di portare a voi Gesù e di portare tutti voi a Gesù.
Sono la strada che dovete percorrere se volete giungere al vostro Signore e Salvatore.
Io Vi porto a Gesù.
- Vi porto a Gesù vostra Verità.
Ecco perché in questi tempi, in cui molti si allontanano dalla fede per seguire gli errori, Io intervengo con le mie numerose e straordinarie manifestazioni, per condurvi tutti alla piena Verità del Vangelo. Siate solo Vangelo vissuto perché anche voi possiate donare la Luce della Verità.
- Vi porto a Gesù Vostra Vita.
Ecco perché oggi, in cui molti cadono nella tenebra del peccato e della morte, con la mia forte presenza fra voi, vi aiuto a vivere nella Grazia di Dio, affinché possiate partecipare anche voi della stessa vita del Signore Gesù.
In questi tenebrosi tempi della grande tribolazione, se non vi lasciate portare fra le mie braccia, con abbandono filiale e con grande docilità, difficilmente riuscite a sfuggire alle subdole insidie che il mio Avversario vi tende.
Le sue seduzioni sono diventate così pericolose e sottili, che quasi non si riesce più a sfuggire ad esse.
Correte il grande pericolo di cadere nella seduzione, che il mio Avversario vi tende, per allontanarvi da Gesù e da Me. Tutti possono cadere nel suo inganno.
Vi cadono i sacerdoti ed anche i vescovi. Vi cadono i fedeli ed anche i consacrati. Vi cadono i semplici ed anche i dotti. Vi cadono i discepoli ed anche i maestri.
Non vi cadono mai coloro che - come piccoli bambini - si consacrano al mio Cuore Immacolato e si lasciano portare fra le mie braccia materne.
Ormai apparirà sempre più chiaro alla Chiesa ed al mondo che il piccolo gregge che, in questi anni della grande apostasia, resterà fedele a Gesù ed al suo Vangelo, sarà tutto custodito nel recinto materno del mio Cuore Immacolato.
- Vi porto a Gesù vostra Via.
Siete così condotti da Lui al vostro Padre Celeste. Gesù è l’Immagine perfetta del Padre; è il suo Figlio unigenito; è il Verbo a Lui consostanziale; è il Riflesso della sua bellezza; è la Rivelazione del suo Amore.
Gesù ed il Padre sono una cosa sola.
Dal Padre, per mezzo del Figlio, vi è dato in dono lo Spirito di Amore, perché possiate anche voi penetrare nel mistero stupendo di questa divina Unità.
Se Gesù diviene la vostra via, voi giungete fra le braccia del suo e vostro Padre Celeste.
Se camminate con Gesù, voi nella vita realizzate il divino Volere, con quell’amore e quella docilità con cui Gesù ha sempre fatto la Volontà del Padre.
E così vivete con la confidenza e l’abbandono dei piccoli bambini, che tutto si attendono ed accolgono ogni cosa come dono di amore del loro Padre che è nel Cielo.
Allora Io, vostra Mamma Celeste, posso portarvi ogni giorno, sull’altare del mio Cuore Immacolato, al Tempio della gloria e della luce del Signore.
Così posso offrirvi nella vita alla perfetta glorificazione della Santissima Trinità e, per mezzo di voi, posso diffondere ovunque la Luce del suo divino Splendore.
Quando questa Luce avrà illuminato e trasformato tutto il mondo, Gesù verrà a voi nella gloria per instaurare il suo Regno».




Dongo (Como), 23 marzo 1989
Giovedì Santo
Gesù viene.
«Figli prediletti, oggi è la vostra Pasqua.
Vivetela in intimità di vita con Gesù, vostro fratello, che vi ha personalmente associati all’esercizio del suo sommo ed eterno Sacerdozio.
Vivete nell’amore verso di Lui? Quanto Gesù vi ha amato!
- “Avendo amato i suoi che erano nel mondo, li amò sino alla fine”.
- “Ho desiderato ardentemente mangiare questa Pasqua con voi, prima del mio patire”.
Quanto Gesù vi ama!
Ancora rinnova ogni giorno il dono di questa sua ultima Cena, del suo Sacrificio compiuto sul Calvario.
Voi siete parte importante di questo suo disegno di Amore. Oggi vi trovate riuniti attorno ai vostri Vescovi, per rinnovare le promesse che avete fatto nel momento dell’Ordinazione Sacerdotale.
Rinnovatele con gioia e con fiducia.
Rinnovatele con amore, in segno di profonda gratitudine a Colui che vi ha scelto.
Ogni giorno Gesù viene per mezzo di voi, suoi Sacerdoti e figli della mia materna predilezione.
- Gesù viene, per mezzo della vostra parola, che ripete le parole del suo Vangelo di salvezza in ogni lingua e a tutti gli uomini:
“Andate in tutto il mondo e predicate il Vangelo ad ogni creatura”.
- Gesù viene, per mezzo della vostra azione sacerdotale, che si esercita nel portare tutti a Lui, vostro Redentore e Salvatore.
“Chi crederà e sarà battezzato sarà salvo”.
- Gesù viene, per mezzo del Sacrificio Eucaristico, che rinnova quello da Lui compiuto sul Calvario, per lavare ancora oggi, col suo sangue divino, tutto il peccato ed il male del mondo.
“Fate questo in memoria di me”.
- Gesù viene, per mezzo del Sacramento della Riconciliazione, che riporta tutti i peccatori alla Casa del suo Amore Misericordioso.
“A chi rimetterete i peccati, saranno rimessi”.
- Gesù viene, per mezzo dei Sacramenti, di cui voi siete i Ministri, e della vostra persona che deve riflettere la Luce della Sua perenne presenza.
“Io sono con voi tutti i giorni, fino alla fine dei secoli”. In questo vostro giorno del giovedì santo, Io domando a ciascuno di voi di donare a tutti la gioia della Sua divina presenza fra voi.
Allora, nella tenebra immensa che ancora avvolge ogni cosa, voi illuminate la terra con la Luce di Gesù Cristo, che viene ancora oggi per mezzo di voi».




Dongo (Como), 24 marzo 1989
Venerdì Santo
Restate con Gesù sulla Croce.
«Sono qui, con l’apostolo Giovanni che tutti vi rappresenta, figli miei prediletti, sotto la Croce su cui mio figlio Gesù sta vivendo le ore sanguinose della sua atroce agonia.
Ogni gemito del suo dolore trapassa, come spada, la mia anima addolorata.
Ogni goccia del suo patire viene raccolta nel calice aperto del mio Cuore Immacolato.
Sono qui a cercare un po’ di amore e di compassione da offrire per alleviare la grande sete di Gesù che agonizza. Io domando un poco di amore, ma attorno a noi vi sono disumana cattiveria, odio profondo, grida e bestemmie che salgono dai cuori e dalle labbra di coloro che assistono alla sua esecuzione.
E, fra esse, c’è un grido che penetra il mio cuore, lo ferisce e lo fa sanguinare di indicibile dolore.
“Scendi dalla Croce.
Se sei Figlio di Dio, salva te stesso. Discendi dalla Croce ed allora crederemo in te”.
Ma se per salire su questa Croce mio Figlio è nato, è cresciuto, è vissuto: per diventare il docile agnello che mansueto viene condotto al macello.
Lui è il vero Agnello di Dio, che toglie tutti i peccati del mondo.
Io, con la mia presenza di Mamma, oggi devo aiutarlo a restare sulla Croce, perché il Volere del Padre si compia e voi possiate essere da Lui redenti e salvati.
- Resta, o Figlio mio, sulla Croce: sono qui per aiutarti a distenderti sul tuo patibolo, a soffrire, a morire.
- Resta, o Figlio mio, sulla Croce: solo così tu ci salvi; solo così tu attiri a te tutto il mondo.
Per questo sei disceso dal seno del Padre nel mio seno verginale di Madre.
Per questo, per nove mesi, ti ho portato nel mio grembo e ti ho donato carne e sangue per la tua nascita umana. Per questo sei nato da Me a Betlemme e sei cresciuto, come ogni uomo, attraverso il ritmo del tuo umano sviluppo. Per questo ti sei aperto, come un fiore, durante la tua infanzia e ti sei formato nel vigore della tua adolescenza. Per questo hai portato il peso del lavoro quotidiano nella povera casa di Nazareth, sei stato ogni giorno assistito da Me, tua tenera Mamma, con l’aiuto prezioso del tuo padre legale Giuseppe.
Per questo hai trascorso i tre anni faticosi della tua vita pubblica, annunciando il Vangelo di Salvezza, guarendo gli ammalati, perdonando ai peccatori, aprendo le porte del Regno ai poveri, ai piccoli, agli umili ed agli oppressi.
Per questo hai subito il giudizio e la condanna del tribunale religioso, convalidata da Pilato, che ti ha consegnato alla Croce.
Eccoti oggi disteso sul trono della tua gloria, preparato dal Padre Celeste per te, suo Figlio Unigenito, dolce e divino agnello che togli dal mondo tutto il peccato, il male, l’odio, l’impurità e la morte.
Croce preziosa e feconda, che porti fra le tue braccia il Salvatore del mondo.
Legno dolce e salutare, a cui è appeso il prezzo del nostro riscatto. Croce benedetta e santificata dalla Vittima pasquale, che oggi su di te si immola nell’unico Sacrificio, che tutti redime e salva.
Figli prediletti, in questo giorno del venerdì santo, lasciate che ripeta anche a voi: Restate con Gesù sulla Croce. Non cedete alle subdole tentazioni del mio Avversario, alle facili seduzioni del mondo, alle voci di coloro che ancora oggi vi ripetono: “Scendete dalla Croce!”.
No! Anche voi, come Gesù, dovete comprendere il Disegno divino di una vostra personale offerta sacerdotale. Anche voi dite Sì al Volere del Padre ed apritevi a parole di preghiera e di perdono.
Perché oggi, anche voi, come Gesù, dovete essere immolati per la salvezza del mondo».




Dongo (Como), 25 marzo 1989
Sabato Santo
Nel sepolcro nuovo.
«Nel sepolcro nuovo oggi il Corpo di mio Figlio Gesù riposa nel sonno della morte.
Nel mio seno verginale, ove il Verbo del Padre si è deposto, dopo il Sì che ho dato nel momento dell’Annunciazione, si depone il suo Spirito.
E mi sento Mamma addolorata e contenta, ferita e placata, sommersa da un oceano di dolore ed avvolta da un manto di pace, scossa dal pianto e composta in una interiore e divina beatitudine.
Ormai tutto si è compiuto.
Ora Io veglio in atto di incessante preghiera, mentre il mio cuore si apre alla certezza della resurrezione di mio figlio Gesù, la mia mente si illumina alla luce della sua profezia e la mia persona è tutta protesa nell’attesa di questo suo glorioso momento.
È il giorno della mia materna solitudine. È il giorno del mio immenso dolore.
È il giorno fecondo della mia sicura speranza.
È il primo giorno della mia nuova e spirituale maternità. Entrate, figli prediletti, nella culla del mio Cuore Immacolato e preparatevi anche voi al momento della vostra nuova nascita.
Nel sepolcro nuovo, ove giace per questo solo giorno il Corpo senza vita del mio figlio Gesù, deponete l’uomo che in voi deve morire.
Deponete l’uomo del peccato e del vizio, dell’odio e dell’egoismo, dell’avarizia e della lussuria, della superbia e dell’orgoglio, della discordia e dell’incredulità.
Muoia oggi in voi tutto ciò che avete ereditato del primo uomo.
Ed esca finalmente alla luce il nuovo uomo che nasce nel sepolcro nuovo, ove Cristo è risorto nello splendore glorioso della sua divinità.
L’uomo nuovo della grazia e della santità. L’uomo nuovo dell’amore e della comunione. L’uomo nuovo della misericordia e della purezza. L’uomo nuovo dell’umiltà e della carità. L’uomo nuovo della docilità e dell’ubbidienza. L’uomo nuovo della luce e della santità.
L’uomo nuovo formato nel sepolcro nuovo e che prende vita nel momento gioioso della resurrezione di Cristo.
Questa vostra nuova nascita avviene nella culla del mio Cuore Immacolato, accanto a Me, vostra tenera Madre, che inizio così il nuovo compito della mia spirituale ed universale maternità.
Solo questo uomo nuovo, che nasce nel mistero pasquale di Cristo, può spalancare la porta del sepolcro, in cui oggi giace tutta l’umanità ormai morta, per farla risorgere alla nuova era di grazia e di santità, che Cristo risorto vi ha portato nel momento della sua vittoria sul peccato e sulla morte».




Dongo (Como), 26 marzo 1989
Pasqua di Resurrezione
In attesa del suo glorioso ritorno.
«Figli prediletti, vivete nella gioia della Pasqua.
Gesù Cristo, flagellato, coronato di spine, vilipeso, condotto alla Croce, crocifisso e giustiziato come un malfattore, è risorto.
Con la potenza che gli viene dalla Persona e dalla natura divina, ha richiamato da morte la sua natura umana e, nello splendore della sua gloria, è uscito vittorioso dal sepolcro. Cristo risorto è vivo in mezzo a voi.
Non temete: Lui guida le vicende della storia umana alla realizzazione del volere del Padre Celeste e del suo grande disegno di salvezza.
Cristo risorto è ora assiso in Cielo sul suo trono di gloria, alla destra del Padre.
A Lui sono sottomesse tutte le cose.
Sotto lo sgabello dei suoi piedi saranno umiliati e sconfitti tutti i suoi nemici.
Da questo giorno la storia umana si apre alla piena glorificazione di Cristo risorto.
Cristo risorto tornerà a voi sulle nubi del cielo, nel pieno fulgore della sua gloria.
- Vivete oggi in attesa del suo glorioso ritorno.
Non lasciatevi scoraggiare per il momentaneo trionfo del male e del peccato.
Non vi rattristi l’attuale vittoria nel mondo del rifiuto ostinato di Dio, della ribellione alla sua legge di amore, di una così universale empietà.
Neppure lasciatevi prendere dal dubbio e dalla sfiducia nel vedere la Chiesa tanto ferita e percossa, insidiata e tradita. La gioia pasquale sia più grande di ogni umana ragione di apprensione e di tristezza.
Cristo risorto è vivo fra voi. Cristo risorto segna della sua vittoria le vicende del mondo e della storia.
Cristo risorto vuole instaurare fra voi il suo Regno, perché sia glorificato da tutto l’universo creato.
Vivete sempre nella gioia e in una sicura speranza, in attesa del suo glorioso ritorno».




Sant’Omero (Teramo), 6 maggio 1989
Primo sabato del mese
Le due ali della grande aquila.
«Figli miei prediletti, oggi mi venerate in maniera speciale, nel primo sabato di questo mese di maggio, che viene da voi particolarmente a Me dedicato.
Vi riunite in Cenacoli di fraternità e di preghiera con la vostra Mamma Celeste.
Quanto conforto date al mio profondo dolore; quanta gioia recate al mio Cuore Immacolato!
Perché, per mezzo di voi che mi avete risposto, ormai la devozione verso di Me sta rifiorendo in tutta la Chiesa. Così Io posso esercitare, in questi vostri tempi, il grande potere che dalla Santissima Trinità mi è stato dato, per rendere inoffensivo l’attacco che il mio avversario, il Dragone rosso, ha scatenato contro di Me, vomitando dalla sua bocca un fiume di acque per sommergermi.
Il fiume di acque è formato dall’insieme di tutte le nuove dottrine teologiche, che hanno cercato di oscurare la figura della vostra Mamma Celeste, di negare i miei privilegi, di ridimensionarne la devozione, di mettere in ridicolo tutti i miei devoti.
A causa di questi attacchi del Dragone, in questi anni, la pietà verso di Me è andata diminuendo presso tanti fedeli e, in alcuni luoghi, è addirittura scomparsa.
Ma alla vostra Mamma Celeste sono venute in soccorso le due ali della grande aquila.
La grande aquila è la Parola di Dio, soprattutto la Parola contenuta nel Vangelo di mio figlio Gesù.
Fra i quattro Vangeli, l’aquila indica quello di S. Giovanni, perché esso vola più in alto di tutti, entra nel cuore stesso della Santissima Trinità, affermando, con forza, la divinità, l’eternità e la consostanzialità del Verbo e la divinità di Gesù Cristo.
Le due ali dell’aquila sono la parola di Dio accolta, amata e custodita con la fede e la parola di Dio vissuta con la Grazia e la carità.
Le due ali della fede e della carità - cioè della Parola di Dio da Me accolta e vissuta - mi hanno consentito di volare al di sopra del fiume di acque di tutti gli attacchi mossi contro di Me, perché hanno manifestato al mondo la mia vera grandezza.
Poi mi sono cercata il mio rifugio nel deserto.
Il deserto, in cui ho posto la mia abituale dimora, è formato dal cuore e dall’anima di tutti quei figli che mi accolgono, mi ascoltano, si affidano completamente a Me, si consacrano al mio Cuore Immacolato.
Nel deserto in cui mi trovo, oggi Io opero i miei più grandi prodigi. Li opero nel cuore e nell’anima, cioè nella vita, di tutti i miei più piccoli bambini.
Così li conduco a seguirmi sulla strada della fede e della carità, facendo ad essi accogliere, amare e custodire la Parola di Dio ed aiutandoli a viverla ogni giorno con coerenza e con coraggio.
Nel silenzio e nel nascondimento, cioè nel deserto in cui mi trovo, opero fortemente perché i figli a Me consacrati credano oggi al Vangelo, si lascino guidare solo dalla Sapienza del Vangelo, siano sempre Vangelo vissuto.
Ecco il compito che Io ho preparato alla schiera, che mi sono formata in ogni parte del mondo, con il mio Movimento Sacerdotale Mariano: lasciarsi trasportare con Me sulle due ali della grande aquila, cioè della fede e della carità, accogliendo con amore, in questi vostri tempi, e vivendo la sola Parola di Dio.
I grandi prodigi che Io oggi compio, nel deserto in cui mi trovo, sono quelli di trasformare completamente la vita dei miei piccoli figli, perché diventino coraggiosi testimoni di fede e luminosi esempi di santità.
In questa maniera, nel silenzio e nel nascondimento, ogni giorno preparo la mia grande vittoria sul Drago, nel trionfo del mio Cuore Immacolato nel mondo».




Santuario di Tindari (Sicilia), 14 maggio 1989
Solennità di Pentecoste
L’enorme Drago rosso.
«Figli prediletti, oggi adorate ed invocate lo Spirito Santo, disceso nella Pentecoste sopra gli apostoli ed i discepoli, riuniti con Me nel Cenacolo di Gerusalemme.
Lo invocate ancora in questi vostri tempi, con fiducia e con perseveranza, riuniti con Me nei Cenacoli di preghiera, che ormai si sono diffusi in ogni parte della terra.
Con il mio Movimento Sacerdotale Mariano invito oggi tutti i figli della Chiesa a riunirsi in un Cenacolo perenne di preghiera con me, vostra Mamma Celeste.
Invito tutti i vescovi, i sacerdoti, i religiosi e i fedeli.
Il mio Cuore Immacolato è il luogo di questo nuovo, spirituale ed universale Cenacolo.
In esso dovete entrare con il vostro atto di consacrazione, che vi affida per sempre a Me, affinché Io possa unire la mia voce alle vostre nell’invocare sulla Chiesa e su tutta l’umanità il Dono di una seconda Pentecoste.
Solo lo Spirito del Signore può riportare l’umanità alla perfetta glorificazione di Dio.
Solo lo Spirito del Signore può rinnovare la Chiesa con lo splendore della sua unità e della sua santità.
Solo lo Spirito del Signore può vincere la potenza e la forza vittoriosa dell’enorme Drago rosso, che, in questo vostro secolo, si è scatenato ovunque, in maniera terribile, per sedurre ed ingannare tutta l’umanità.
L’enorme Drago rosso è il comunismo ateo, che ha diffuso in ogni parte l’errore della negazione e dell’ostinato rifiuto di Dio.
L’enorme Drago rosso è l’ateismo marxista, che si presenta con dieci corna, cioè con la potenza dei suoi mezzi di comunicazione, per condurre l’umanità a disubbidire ai dieci comandamenti di Dio, e con sette teste, su ciascuna delle quali vi è un diadema, segno di potere e di regalità. Le teste incoronate indicano le nazioni in cui il comunismo ateo si è stabilito e domina con la forza del suo potere ideologico, politico e militare.
L’enormità del Drago manifesta chiaramente la vastità della terra occupata dal dominio incontrastato dell’ateismo comunista.
Il suo colore è rosso perché usa le guerre ed il sangue come strumenti delle sue numerose conquiste.
L’enorme Drago rosso è riuscito in questi anni a conquistare l’umanità con l’errore dell’ateismo teorico o pratico, che ha ormai sedotto tutte le nazioni della terra.
Si è riusciti così a costruire una nuova civiltà senza Dio, materialista, egoista, edonista, arida e fredda, che porta in sé i germi della corruzione e della morte.
L’enorme Drago rosso ha il compito diabolico di sottrarre tutta l’umanità al dominio di Dio, alla glorificazione della Santissima Trinità, alla piena attuazione del disegno del Padre che, per mezzo del Figlio, l’ha creata per la sua gloria.
Il Signore mi ha rivestita della sua Luce e lo Spirito Santo della sua divina potenza, così Io appaio come un grande segno nel cielo, Donna vestita di sole, perché ho il compito di sottrarre l’umanità al dominio dell’enorme Drago rosso e riportarla tutta alla perfetta glorificazione della Santissima Trinità.
Per questo mi formo la schiera dei miei più piccoli figli, in ogni parte del mondo, e ad essi domando che si consacrino al mio Cuore Immacolato. Così li conduco a vivere solo per la gloria di Dio, per mezzo della fede e della carità, e li coltivo Io stessa gelosamente nel mio celeste giardino.
Allora ogni giorno Io mi presento davanti al trono del mio Signore in atto di profonda adorazione, apro la porta d’oro del mio Cuore Immacolato, offro fra le mie braccia tutti questi miei figli dicendo:
“Santissima e divina Trinità, nel momento della tua universale negazione Io ti presento l’omaggio della mia materna riparazione, per mezzo di tutti questi miei piccoli che ogni giorno formo alla tua più grande glorificazione”.
Così ancora oggi il Signore dalla bocca dei bambini e dei lattanti riceve la sua lode perfetta».




Milano, 3 giugno 1989
Primo sabato e festa del Cuore Immacolato di Maria
La bestia simile a una pantera.
«Figli prediletti, oggi vi riunite nei Cenacoli di preghiera, per celebrare la festa del Cuore Immacolato della vostra Mamma Celeste.
Da ogni parte del mondo vi ho chiamati a consacrarvi al mio Cuore Immacolato, e voi avete risposto con filiale amore e con generosità.
Ormai mi sono formata la mia schiera, con quei figli che hanno accolto il mio invito ed hanno ascoltato la mia voce. È giunto il tempo in cui il mio Cuore Immacolato deve essere glorificato dalla Chiesa e da tutta l’umanità.
Perché, in questi tempi della apostasia, della purificazione e della grande tribolazione, il mio Cuore Immacolato è il solo rifugio e la strada che vi conduce al Dio della salvezza e della pace.
Soprattutto il mio Cuore Immacolato diventa oggi il segno della mia sicura vittoria nella grande lotta che si combatte fra i seguaci dell’enorme Drago rosso ed i seguaci della Donna vestita di sole.
In questa terribile lotta sale dal mare; in aiuto al Drago, una bestia simile a una pantera.
Se il Drago rosso è l’ateismo marxista, la bestia nera è la Massoneria.
Il Drago si manifesta nel vigore della sua potenza; la bestia nera invece agisce nell’ombra, si nasconde, si occulta in modo da entrare in ogni parte.
Ha le zampe di orso e la bocca di un leone, perché opera ovunque con l’astuzia e con i mezzi di comunicazione sociale, cioè della propaganda.
Le sette teste indicano le varie logge massoniche, che agiscono ovunque in maniera subdola e pericolosa.
Questa bestia nera ha dieci corna e sulle corna dieci diademi, che sono segni di dominio e di regalità.
La massoneria domina e governa in tutto il mondo per mezzo delle dieci corna.
Il corno, nel mondo biblico, è sempre stato uno strumento di amplificazione, un modo di fare udire maggiormente la propria voce, un forte mezzo di comunicazione.
Per questo Dio ha comunicato al suo popolo la sua Volontà per mezzo di dieci corna che hanno fatto conoscere la sua Legge: i dieci comandamenti.
Chi li accoglie e li osserva cammina nella vita sulla strada della divina Volontà, della gioia e della pace.
Chi fa la volontà del Padre, accoglie la Parola di suo Figlio e partecipa della Redenzione da Lui compiuta. Gesù dona alle anime la stessa vita divina, attraverso la Grazia, che Lui ci ha meritato con il suo Sacrificio compiuto sul Calvario.
La Grazia della Redenzione viene comunicata per mezzo dei sette sacramenti. Con la Grazia vengono inseriti nell’anima dei germi di vita soprannaturale che sono le virtù. Fra esse le più importanti sono le tre virtù teologali e le quattro cardinali: fede, speranza, carità; prudenza, fortezza, giustizia e temperanza.
Al sole divino dei sette Doni dello Spirito Santo, queste virtù germogliano, crescono, si sviluppano sempre di più e conducono così le anime sul cammino luminoso dell’amore e della santità.
Compito della bestia nera, cioè della massoneria, è quello di combattere, in maniera subdola, ma tenace, per impedire alle anime di percorrere questa strada, indicata dal Padre e dal Figlio ed illuminata dai doni dello Spirito.
Infatti se il Drago rosso agisce per portare tutta l’umanità a fare a meno di Dio, alla negazione di Dio e perciò diffonde l’errore dell’ateismo, lo scopo della massoneria non è di negare Dio, ma di bestemmiarlo.
La bestia apre la bocca per proferire bestemmie contro Dio, per bestemmiare il suo nome e la sua dimora, contro tutti quelli che abitano in cielo.
La bestemmia più grande è quella di negare il culto dovuto al solo Dio per darlo alle creature ed allo stesso Satana. Ecco perché in questi tempi, dietro la perversa azione della massoneria, si diffondono ovunque le messe nere ed il culto satanico.
Inoltre la massoneria agisce, con ogni mezzo, per impedire che le anime si salvino e così vuole rendere vana l’opera della Redenzione compiuta da Cristo.
Se il Signore ha comunicato la sua Legge con i dieci comandamenti, la massoneria diffonde ovunque, con la potenza delle sue dieci corna, una legge che è completamente opposta a quella di Dio.
Al comandamento del Signore: - “Non avrai altro Dio fuori di me” - essa costruisce altri falsi idoli, di fronte ai quali oggi molti si prostrano in adorazione.
Al comandamento: - “Non nominare il nome di Dio invano” - essa si oppone con il bestemmiare Dio ed il suo Cristo, in tanti modi subdoli e diabolici, fino a ridurre un marchio di vendita indecoroso il suo Nome e a fare dei film sacrileghi sulla sua vita e sulla sua divina Persona.
Al comandamento: - “Ricordati di santificare le feste” - essa trasforma la domenica in week end, nel giorno dello sport, delle gare, dei divertimenti.
Al comandamento: - “Onora il padre e la madre” - essa contrappone un modello nuovo di famiglia fondato sulla convivenza, persino fra omosessuali.
Al comandamento: - “Non uccidere” - essa è riuscita a fare legittimare, in ogni parte, l’aborto, a fare accogliere la eutanasia, a fare quasi scomparire il rispetto dovuto al valore della vita umana.
Al comandamento: - “Non commettere atti impuri” - essa giustifica, esalta e propaganda ogni forma di impurità, fino alla giustificazione degli atti contro natura.
Al comandamento: - “Non rubare” - essa opera perché sempre più si diffondano i furti, la violenza, i sequestri e le rapine.
Al comandamento: - “Non dire falsa testimonianza” - essa agisce perché si propaghi sempre più la legge dell’inganno, della menzogna, della doppiezza.
Al comandamento: - “Non desiderare la roba e la donna di altri” - agisce per corrompere nel profondo la coscienza, ingannando la mente e il cuore dell’uomo.
In questa maniera le anime vengono sospinte sul cammino perverso e cattivo della disubbidienza alla Legge del Signore, vengono sommerse dal peccato e sono così impedite dal ricevere il dono della Grazia e della vita di Dio.
-Alle sette virtù teologali e cardinali, che sono il frutto del vivere in grazia di Dio, la massoneria oppone la diffusione dei sette vizi capitali, che sono il frutto di vivere abitualmente in stato di peccato.
Alla fede essa oppone la superbia; alla speranza la lussuria; alla carità l’avarizia; alla prudenza l’ira; alla fortezza l’accidia; alla giustizia l’invidia; alla temperanza la gola.
Colui che diventa vittima dei sette vizi capitali viene gradualmente condotto a togliere il culto che è dovuto al solo Dio, per darlo a delle false divinità, che sono la personificazione stessa di tutti questi vizi.
Ed in questo consiste la bestemmia più grande ed orribile. Ecco perché su ogni testa della bestia è scritto un titolo blasfemo. Ogni loggia massonica ha il compito di fare adorare una diversa divinità.
La prima testa porta il titolo blasfemo della superbia, che si oppone alla virtù della fede, e conduce a dare il culto al dio della ragione umana e dell’orgoglio, della tecnica e del progresso.
La seconda testa porta il titolo blasfemo della lussuria, che si oppone alla virtù della speranza, e porta a dare il culto al dio della sessualità e dell’impurità.
La terza testa porta il titolo blasfemo dell’avarizia, che si oppone alla virtù della carità, e diffonde ovunque il culto al dio del denaro.
La quarta testa porta il titolo blasfemo dell’ira, che si oppone alla virtù della prudenza, e conduce a dare il culto al dio della discordia e della divisione.
La quinta testa porta il titolo blasfemo dell’accidia, che si oppone alla virtù della fortezza, e diffonde il culto all’idolo della paura, dell’opinione pubblica e dello sfruttamento.
La sesta testa porta il titolo blasfemo dell’invidia, che si oppone alla virtù della giustizia, e porta a dare il culto all’idolo della violenza e della guerra.
La settima testa porta il titolo blasfemo della gola, che si oppone alla virtù della temperanza, e conduce a dare il culto all’idolo così esaltato dell’edonismo, del materialismo e del piacere.
Il compito delle Logge massoniche è quello di operare oggi, con grande astuzia, per portare ovunque l’umanità a disprezzare la santa Legge di Dio, ad operare in aperta opposizione ai dieci Comandamenti, a sottrarre il culto dovuto al solo Dio, per darlo a dei falsi idoli, che vengono esaltati ed adorati da un numero sempre più grande di uomini: la ragione; la carne; il denaro; la discordia; il dominio; la violenza; il piacere.
Così le anime vengono precipitate nella tenebrosa schiavitù del male, del vizio e del peccato, e, nel momento della morte e del giudizio di Dio, nello stagno di fuoco eterno che è l’inferno. Ora comprendete come, in questi tempi, contro il terribile ed insidioso attacco della bestia nera, cioè della massoneria, il mio Cuore Immacolato diventi il vostro rifugio e la strada sicura che vi porta a Dio.
Nel mio Cuore Immacolato si delinea la tattica usata dalla vostra Mamma Celeste, per controbattere e vincere la subdola trama usata dalla bestia nera.
Per questo formo tutti i miei figli ad osservare i dieci comandamenti di Dio; a vivere alla lettera il Vangelo; ad usare spesso dei sacramenti; specie quelli della penitenza e comunione eucaristica, come aiuti necessari per restare nella grazia di Dio; ad esercitare in maniera forte le virtù, per camminare sempre sulla strada del bene, dell’amore, della purezza e della santità.
Così mi servo di voi, miei piccoli figli che vi siete a Me consacrati, per smascherare tutte queste subdole insidie che la bestia nera vi tende e rendere infine vano il grande attacco che la massoneria ha sferrato oggi contro Cristo e la sua Chiesa.
Ed alla fine, soprattutto nella sua più grande sconfitta, apparirà, in tutto il suo splendore, il trionfo del mio Cuore Immacolato nel mondo».




Dongo (Como), 13 giugno 1989
Anniversario della seconda apparizione a Fatima
La bestia simile a un agnello.
«Figli prediletti, oggi ricordate la mia seconda apparizione, avvenuta nella povera Cova da Iria in Fatima, il 13 giugno 1917.
Già da allora Io vi ho predetto quanto voi state vivendo in questi tempi.
Vi ho annunciato la grande lotta fra Me, Donna vestita di sole, e l’enorme Drago rosso, che ha portato l’umanità a vivere senza Dio.
Vi ho anche predetto il subdolo e tenebroso lavoro, compiuto dalla Massoneria, per allontanarvi dalla osservanza della Legge di Dio e rendervi così vittime dei peccati e dei vizi.
Soprattutto, come Mamma, vi ho voluto avvertire del grande pericolo che minaccia oggi la Chiesa, a causa dei molti e diabolici attacchi che si compiono contro di Lei per distruggerla.
Per raggiungere questo scopo, alla bestia nera che sale dal mare, viene in aiuto dalla terra, una bestia che ha due corna, simili a quelle di un agnello.
L’agnello, nella divina Scrittura, è sempre stato il simbolo del sacrificio. Nella notte dell’esodo, viene sacrificato l’agnello e, con il suo sangue, sono aspersi gli stipiti delle case degli ebrei, per sottrarle al castigo che invece colpisce tutti gli egiziani.
La Pasqua ebraica ricorda questo fatto ogni anno, con la immolazione di un agnello, che viene sacrificato e consumato. Sul Calvario Gesù Cristo si immola per la redenzione dell’umanità, si fa Lui stesso nostra Pasqua e diventa il vero Agnello di Dio che toglie tutti i peccati del mondo.
La bestia porta sul capo due corna simili a quelle di un agnello. Al simbolo del sacrificio è intimamente unito quello del Sacerdozio: le due corna.
Un copricapo con due corna portava il Sommo Sacerdote nel Vecchio Testamento.
La mitria - con due corna - portano i Vescovi nella Chiesa, per indicare la pienezza del loro Sacerdozio.
La bestia nera, simile a una pantera, indica la Massoneria; la bestia con due corna, simile a un agnello, indica la Massoneria infiltrata all’interno della Chiesa, cioè la Massoneria ecclesiastica, che si è diffusa sopratutto fra i Membri della Gerarchia.
Questa infiltrazione massonica, all’interno della Chiesa, vi è già stata da Me predetta in Fatima, quando vi ho annunciato che Satana si sarebbe introdotto fino al vertice della Chiesa.
Se compito della massoneria è di condurre le anime alla perdizione, portandole al culto di false divinità, lo scopo della massoneria ecclesiastica è invece quello di distruggere Cristo e la sua Chiesa, costruendo un nuovo idolo, cioè un falso Cristo ed un falsa Chiesa.
- Gesù Cristo è il Figlio del Dio vivente, è il Verbo incarnato, è vero Dio e vero Uomo, poiché unisce nella sua Persona divina la natura umana e la natura divina.
Gesù, nel vangelo, ha dato di se stesso la sua più completa definizione, dicendo di essere la Verità, la Via e la Vita.
- Gesù è la Verità, perché ci rivela il Padre, ci dice la sua Parola definitiva, porta al suo perfetto compimento tutta la divina Rivelazione.
- Gesù è la Vita, perché ci dona la stessa vita divina, con la Grazia da Lui meritata con la Redenzione, ed istituisce i Sacramenti come mezzi efficaci che comunicano la Grazia.
- Gesù è la Via, che conduce al Padre per mezzo del Vangelo, che ci ha dato come cammino da percorrere per giungere alla salvezza.
Gesù è Verità, perché è Lui - Parola vivente - fonte e sigillo di tutta la divina Rivelazione.
Allora la massoneria ecclesiastica agisce per oscurare la Sua divina Parola, per mezzo di interpretazioni naturali e razionali e, nel tentativo di renderla più comprensiva ed accolta, la svuota di ogni suo soprannaturale contenuto.
Così si diffondono gli errori, in ogni parte della stessa Chiesa Cattolica. A causa della diffusione di questi errori, oggi molti si allontanano dalla vera fede, dando attuazione alla profezia che vi è stata fatta da Me a Fatima: - verranno tempi in cui molti perderanno la vera fede.
- La perdita della fede è apostasia.
La massoneria ecclesiastica agisce, in maniera subdola e diabolica, per condurre tutti alla apostasia.
Gesù è Vita perché dona la Grazia.
Scopo della massoneria ecclesiastica è quello di giustificare il peccato, di presentarlo non più come un male, ma come un valore ed un bene.
Così si consiglia di compierlo, come un modo di soddisfare le esigenze della propria natura, distruggendo la radice da cui può nascere il pentimento e si dice che non è più necessario confessarlo.
Frutto pernicioso di questo maledetto cancro, che si è diffuso in tutta la Chiesa, è la sparizione della confessione individuale in ogni parte.
Le anime vengono portate a vivere nel peccato, rifiutando il dono della Vita, che Gesù ci ha offerto.
Gesù è Via, che conduce al Padre, per mezzo del Vangelo. La massoneria ecclesiastica favorisce le esegesi, che danno di esso interpretazioni razionalistiche e naturali, per mezzo dell’applicazione dei vari generi letterari, così che esso viene dilaniato in ogni sua parte.
Alla fine si giunge a negare la realtà storica dei miracoli e della sua resurrezione e si mette in dubbio la divinità stessa di Gesù e la sua missione salvifica.
- Dopo di avere distrutto il Cristo storico, la bestia con due corna simili a un agnello cerca di distruggere il Cristo mistico che è la Chiesa.
La Chiesa istituita da Cristo è una sola: quella santa, cattolica, apostolica, una, fondata su Pietro.
Come Gesù, anche la Chiesa da Lui fondata, che forma il suo corpo mistico, è Verità, vita e via.
- La Chiesa è verità, perché ad essa sola Gesù ha affidato da custodire, nella sua integrità, tutto il deposito della fede. Lo ha affidato alla Chiesa gerarchica, cioè al Papa ed ai Vescovi uniti con Lui.
La massoneria ecclesiastica cerca di distruggere questa realtà con il falso ecumenismo, che porta all’accettazione di tutte le Chiese cristiane, affermando che ciascuna di esse possiede una parte della verità.
Essa coltiva il disegno di fondare una Chiesa ecumenica universale, formata dalla fusione di tutte le confessioni cristiane, fra cui la Chiesa cattolica.
- La Chiesa è vita perché dona la Grazia ed essa sola possiede i mezzi efficaci di Grazia, che sono i sette Sacramenti. Specialmente è vita perché ad Essa sola è stato dato il potere di generare l’Eucarestia, per mezzo del Sacerdozio ministeriale e gerarchico.
Nella Eucarestia Gesù Cristo è realmente presente col suo Corpo glorioso e la sua divinità.
Allora la massoneria ecclesiastica, in tante e subdole maniere, cerca di attaccare la pietà ecclesiale verso il Sacramento della Eucarestia.
Di essa valorizza solo l’aspetto della Cena, tende a minimizzare il suo valore sacrificale, cerca di negare la reale e personale presenza di Gesù nelle Ostie consacrate.
Per questo si sono gradualmente soppressi tutti i segni esterni, che sono indicativi della fede nella presenza reale di Gesù nella Eucarestia, come le genuflessioni, le ore di adorazione pubbliche, la consuetudine santa di circondare il Tabernacolo di luci e di fiori.
- La Chiesa è via perché conduce al Padre, per mezzo del Figlio, nello Spirito Santo sul cammino della perfetta unità. Come il Padre e il Figlio sono uno, così dovete essere una sola cosa fra voi.
Gesù ha voluto che la sua Chiesa sia segno e strumento dell’unità di tutto il genere umano.
La Chiesa riesce ad essere unita, perché è stata fondata sulla pietra angolare della sua unità: Pietro ed il Papa che succede al carisma di Pietro.
Allora la massoneria ecclesiastica cerca di distruggere il fondamento della unità della Chiesa, con l’attacco subdolo ed insidioso al Papa.
Essa ordisce le trame del dissenso e della contestazione al Papa; sostiene e premia coloro che lo vilipendono e gli disubbidiscono; propaga le critiche e le opposizioni di Vescovi e di teologi.
In questa maniera si demolisce il fondamento stesso della sua unità e così la Chiesa viene sempre più lacerata e divisa. - Figli prediletti, vi ho invitato a consacrarvi al mio Cuore Immacolato e a entrare in questo mio materno rifugio, soprattutto per essere preservati e difesi contro questa terribile insidia. Per questo, nell’atto di consacrazione del mio Movimento, Io vi ho sollecitato a rinunciare ad ogni aspirazione di fare carriera. Così potete sottrarvi alla più forte e pericolosa insidia, usata dalla massoneria, per associare alla sua setta segreta tanti miei figli prediletti.
Vi porto ad un grande amore a Gesù verità, facendovi coraggiosi testimoni di fede; a Gesù vita, portandovi a grande santità; a Gesù via, chiedendovi di essere nella vita solo Vangelo vissuto ed annunciato alla lettera.
Poi vi conduco al più grande amore alla Chiesa.
- Vi faccio amare la Chiesa-verità , facendovi forti annunciatori di tutte le verità della fede cattolica, mentre vi opponete, con forza e coraggio, a tutti gli errori.
- Vi rendo ministri della Chiesa-vita, aiutandovi ad essere Sacerdoti fedeli e santi. Siate sempre disponibili alle necessità delle anime, prestatevi, con generosa abnegazione, al ministero della Riconciliazione e siate fiamme ardenti di amore e di zelo verso Gesù presente nella Eucarestia.
Nelle vostre Chiese si torni a fare con frequenza le ore di pubblica adorazione e riparazione al Santissimo Sacramento dell’altare.
- Vi trasformo in testimoni della Chiesa-via, e vi rendo strumenti preziosi della sua unità. Per questo vi ho donato, come secondo impegno del mio Movimento, una particolare unità al Papa.
Per mezzo del vostro amore e della vostra fedeltà, il disegno divino della perfetta unità della Chiesa tornerà a risplendere in tutto il suo splendore.
Così alla tenebrosa forza, che oggi esercita la massoneria ecclesiastica, per distruggere Cristo e la sua Chiesa, Io oppongo il forte splendore della mia schiera sacerdotale e fedele, perché Cristo sia da tutti amato, ascoltato e seguito, e la sua Chiesa sia sempre più amata, difesa e santificata.
In questo soprattutto risplende la vittoria della Donna vestita di sole e il mio Cuore Immacolato ha il suo più luminoso trionfo».




Milano, 17 giugno 1989
Sabato
Il numero della Bestia: 666.
«Figli prediletti, comprendete ora il disegno della vostra Mamma Celeste, la Donna vestita di sole, che combatte, con la sua schiera, nella grande lotta contro tutte le forze del male, per ottenere la sua vittoria, nella perfetta glorificazione della Santissima Trinità.
Con Me combattete, piccoli figli, contro il Drago, che cerca di portare tutta l’umanità contro Dio.
Con Me combattete, piccoli figli, contro la bestia nera, la massoneria, che vuole condurre le anime alla perdizione. Con Me combattete, piccoli figli, contro la bestia simile a un agnello, la massoneria infiltrata all’interno della vita ecclesiale per distruggere Cristo e la sua Chiesa.
Per raggiungere questo scopo essa vuole costruire un nuovo idolo, cioè un falso Cristo ed una falsa Chiesa.
- La massoneria ecclesiastica riceve ordini e potere dalle varie Logge massoniche ed opera per condurre segretamente tutti a fare parte di queste sette segrete.
Così sollecita gli ambiziosi con la prospettiva di facili carriere; ricolma di beni gli affamati di denaro; aiuta i suoi membri a primeggiare e ad occupare i posti più importanti, mentre emargina, in maniera subdola, ma decisa, tutti coloro che si rifiutano di partecipare al suo disegno.
Infatti la bestia simile a un agnello esercita tutto il potere della prima bestia, in sua presenza, e costringe la terra ed i suoi abitanti ad adorare la prima bestia.
Addirittura la massoneria ecclesiastica giunge fino a costruire una statua in onore della bestia e costringe tutti ad adorare questa statua.
- Ma, secondo il primo comandamento della santa legge del Signore, solo DIO si deve adorare e a Lui solo deve essere data ogni forma di culto.
Allora si sostituisce DIO con un IDOLO potente, forte, dominatore.
Un idolo così potente, da far mettere a morte tutti coloro che non adorano la statua della bestia.
Un idolo così forte e dominatore, da fare sì che tutti, piccoli e grandi, ricchi e poveri, liberi e schiavi ricevano un marchio sulla mano destra o sulla fronte, e che nessuno può comprare o vendere senza avere tale marchio, cioè il nome della bestia o il numero del suo nome.
Questo grande idolo, costruito per essere da tutti adorato e servito, come vi ho già rivelato nel precedente messaggio, è un falso Cristo e una falsa Chiesa.
Ma qual è il suo nome?
- Al capitolo 13 dell’Apocalisse è scritto: “Qui sta la sapienza. Chi ha intelligenza calcoli il numero della bestia: esso rappresenta un nome di un uomo. E tale cifra è 666 (seicentosessantasei)” .
Con l’intelligenza, illuminata dalla luce della divina Sapienza, si riesce a decifrare dal numero 666 il nome di un uomo e questo nome, indicato da tale numero, è quello dell’Anticristo.
Lucifero, il serpente antico, il diavolo o Satana, il dragone rosso diventa, in questi ultimi tempi, l’anticristo.
Già l’apostolo Giovanni affermava che chiunque nega che Gesù Cristo è Dio, costui è l’anticristo.
La statua o l’idolo, costruito in onore della bestia, per essere adorato da tutti gli uomini è l’Anticristo.
Calcolate ora il suo numero 666, per comprendere come indichi il nome di un uomo.
Il numero 333 indica la Divinità.
Lucifero si ribella a Dio per superbia, perché vuole mettersi al di sopra di Dio.
Il 333 è il numero che indica il mistero di Dio. Colui che vuole mettersi al di sopra di Dio porta il segno di 666, pertanto questo numero indica il nome di Lucifero, Satana, cioè di colui che si mette contro Cristo, dell’anticristo.
Il 333, indicato una volta, cioè per 1, esprime il mistero dell’unità di Dio.
Il 333, indicato due volte, cioè per 2, indica le due nature, quella divina e quella umana, unite nella Persona divina di Gesù Cristo.
Il 333, indicato tre volte, cioè per 3, indica il mistero delle Tre Persone divine, cioè esprime il mistero della Santissima Trinità.
Allora il numero 333, espresso una, due e tre volte, esprime i misteri principali della fede cattolica, che sono:
1°: l’unità e la Trinità di Dio;
2°: l’incarnazione, la passione, la morte e la resurrezione di nostro signore Gesù Cristo.
Se il 333 è il numero che indica la Divinità, colui che vuole mettersi al di sopra dello stesso Dio viene indicato col numero 666.
Il 666, indicato una volta, cioè per 1, esprime l’anno 666, seicentosessantasei.
In questo periodo storico, l’Anticristo si manifesta attraverso il fenomeno dell’Islam, che nega direttamente il mistero della divina Trinità e la divinità di nostro Signore Gesù Cristo.
L’islamismo, con la sua forza militare, si scatena ovunque, distruggendo tutte le antiche comunità cristiane, invade l’Europa e solo per un mio materno e straordinario intervento, sollecitato fortemente dal Santo Padre, non riesce a distruggere completamente la Cristianità.
Il 666, indicato due volte, cioè per 2, esprime l’anno 1332, milletrecentotrentadue.
In questo periodo storico, l’Anticristo, si manifesta con un radicale attacco alla fede nella Parola di Dio. Attraverso i filosofi, che iniziano a dare esclusivo valore alla scienza e poi alla ragione, si tende gradualmente a costituire unico criterio di verità la sola intelligenza umana. Nascono i grandi errori filosofici, che continuano nei secoli fino ai vostri giorni.
L’importanza esagerata data alla ragione, come criterio esclusivo di verità, porta necessariamente alla distruzione della fede nella Parola di Dio.
Infatti, con la riforma protestante si rifiuta la Tradizione come fonte della divina Rivelazione e si accetta solo la Sacra Scrittura.
Ma anche questa deve essere interpretata per mezzo della ragione, e si rifiuta ostinatamente il Magistero autentico della Chiesa gerarchica, a cui Cristo ha affidato da custodire il deposito della fede.
Ciascuno è libero di leggere e di comprendere la sacra Scrittura, secondo la sua personale interpretazione.
In questa maniera la fede nella Parola di Dio viene distrutta.
Opera dell’Anticristo, in questo periodo storico, è la divisione della Chiesa, la conseguente formazione di nuove e numerose confessioni cristiane, che gradualmente vengono sospinte ad una perdita sempre più estesa della vera fede nella Parola di Dio.
Il 666, indicato tre volte, cioè per 3, esprime l’anno 1998, millenovecentonovantotto.
In questo periodo storico, la massoneria, aiutata da quella ecclesiastica, riuscirà nel suo grande intento: costruire un idolo da mettere al posto di Cristo e della sua Chiesa.
Un falso Cristo e una falsa Chiesa. Pertanto la statua costruita in onore della prima bestia, per essere adorata da tutti gli abitanti della terra e che segnerà del suo marchio tutti coloro che vorranno comprare o vendere è quella dell’Anticristo.
Siete così giunti al vertice della purificazione, della grande tribolazione e della apostasia.
L’apostasia sarà ormai generalizzata perché quasi tutti seguiranno il falso Cristo e la falsa Chiesa.
Allora sarà aperta la porta per la comparsa dell’uomo o della persona stessa dell’Anticristo!
Ecco, figli prediletti, perché vi ho voluto illuminare sulle pagine della Apocalisse, che si riferiscono ai tempi che vivete. Per prepararvi con Me alla parte più dolorosa e decisiva della grande lotta che si sta combattendo fra la vostra Mamma Celeste e tutte le forze del male che si sono scatenate.
Coraggio! Siate forti, miei piccoli bambini. A voi tocca il compito, in questi difficili anni, di restare fedeli a Cristo ed alla sua Chiesa, sopportando ostilità, lotte e persecuzioni. Ma siete parte preziosa del piccolo gregge, che ha il compito di combattere e di vincere alla fine la forza potente dell’anticristo.
Tutti vi formo, vi difendo e vi benedico».




Valdragone di San Marino, 28 giugno 1989
Esercizi spirituali sotto forma di cenacolo con i sacerdoti del M.S.M. di America e di Europa
Possedete la testimonianza di Gesù.
«Figli prediletti, con che amore vi guardo e come il mio Cuore addolorato è consolato da questo vostro continuo Cenacolo, che ripete qui la realtà di quello di Gerusalemme.
Vi raccogliete in una preghiera continua, intensa, fatta con Me.
Come gradisco la preghiera della Liturgia delle ore, il Rosario intero che recitate, l’Adorazione Eucaristica, la solenne concelebrazione della Messa, che forma il cuore di tutto il Cenacolo.
Vi riunite come fratelli che si amano, si aiutano, per portare insieme il peso delle difficoltà che incontrate. Rinnovate ogni giorno il vostro atto di consacrazione al mio Cuore Immacolato, in lingue diverse, e così realmente vi unite a tutti i vostri fratelli del mio Movimento, che si trovano sparsi in ogni parte del mondo.
Voi fate parte della mia schiera.
Siete porzione preziosa della mia materna eredità.
Voi possedete la testimonianza di Gesù e osservate i Comandamenti di Dio.
Contro di voi Satana si scatena, perché formate il mio calcagno, cioè la parte più debole e fragile di Me stessa, e perché siete la mia progenie. Così oggi vi insidia in maniera potente e si scatena contro di voi con ogni genere di tentazioni e di persecuzioni.
Restate sereni. Abbiate fiducia in Me.
Questi sono i tempi della battaglia e voi dovete combattere per la mia vittoria.
Per questo oggi vi invito a possedere tutti la testimonianza di Gesù.
Possedete la testimonianza di Gesù in questi tempi della purificazione, per camminare sulla strada della fedeltà a Cristo e alla sua Chiesa, e di una sempre più grande santità.
Allora voi restate nella sicurezza e nella pace, nella fiducia e nel filiale abbandono in Me.
Possedete la testimonianza di Gesù in questi tempi dell’apostasia, per essere forti e coraggiosi testimoni di fede. Per questo vi invito ad essere sempre più uniti al Papa, a sostenerlo con la vostra preghiera e col vostro amore, ad accogliere e diffondere il suo Magistero: così indicate alle anime la via sicura da seguire per restare nella vera fede. Conservate la testimonianza di Gesù in questi tempi della grande tribolazione. Sono giunti i giorni predetti dal Vangelo e dall’Apocalisse. Le forze del male, unite dalla potenza di chi si oppone a Cristo, faranno grandi prodigi in cielo e sulla terra, così da sedurre gran parte dell’umanità.
Voi restate saldi nella vostra eroica testimonianza a Gesù e combattete con Me contro la forza potente di colui che si manifesta come il nemico di Cristo.
Alla fine potrete contemplare con gioia la mia grande vittoria nel glorioso trionfo di Cristo.
Tutti vi benedico con i vostri cari, le anime che vi sono affidate, il vostro ministero sacerdotale, ed accolgo fra le mie mani tutte le intenzioni di bene che portate nel cuore.




Rubbio (Vicenza), 15 agosto 1989
Festa di Maria SS. ma Assunta in cielo
Qui deve mostrarsi la costanza dei santi.
«Oggi guardate a Me, vostra Mamma celeste, nello splendore del mio Corpo glorioso assunto, con la mia anima, alla gloria del Paradiso.
Sono la Donna vestita di sole. Sono là vostra celeste Condottiera. Sono la Regina di tutti i Santi.
Guardate a Me come segno di sicura speranza e di consolazione, in questi tempi della purificazione, della apostasia e della grande tribolazione. Sono giunti i tempi della lotta e della più grande conquista da parte del Drago, della Bestia che viene dalla terra e della Bestia che viene dal mare.
Sono perciò i tempi in cui si costruisce una civiltà senza Dio e si conduce tutta l’umanità a vivere senza di Lui.
Sono i tempi in cui Satana e le forze diaboliche si fanno adorare da un numero sempre più grande di uomini e così diventa più vasta la diffusione del culto satanico, delle sètte e delle messe nere.
Sono i tempi in cui si costruisce un idolo da mettere al posto del vero Dio e della vera Chiesa, e questo idolo è un falso Cristo e una falsa Chiesa.
Sono i tempi in cui tutti coloro che seguiranno questo idolo verranno segnati dal suo marchio sulla fronte e sulla mano. Sono i tempi in cui i fedeli seguaci dell’Agnello verranno sottoposti ad emarginazione, a persecuzioni, a prigionia ed a morte. Sono perciò i tempi della vostra costanza.
Qui deve mostrarsi la costanza dei santi.
- Qui deve mostrarsi la costanza di quelli che appartengono al Signore, mettono in pratica i comandamenti di Dio e rimangono fedeli a Gesù.
- Qui deve mostrarsi la costanza di coloro che verranno perseguitati e condotti al martirio, perché sono beati quelli che muoiono nel Signore, trovano riposo dalle loro fatiche e il bene che hanno fatto li accompagna.
- Qui deve mostrarsi la costanza di coloro che non adorano la Bestia e non si lasceranno segnare dal suo diabolico marchio. Coloro che invece adoreranno la Bestia e la sua statua e riceveranno il suo marchio sulla fronte e sulla mano, berranno il vino dell’ira di Dio, versato nel calice del suo terribile castigo, e saranno torturati alla presenza dell’Agnello e degli Angeli santi con fuoco e zolfo.
- Qui deve mostrarsi la costanza di coloro che portano scritto sulla fronte il nome dell’Agnello e il nome del Padre suo, perché non hanno tradito il loro Dio, nel loro parlare non c’è mai stata menzogna e seguono l’Agnello dovunque vada.
- Qui deve mostrarsi la costanza di tutti i miei piccoli bambini, che Io chiamo a consacrarsi al mio Cuore Immacolato, per vivere con Me i momenti conclusivi della battaglia e della caduta di Babilonia, quando la vigna della terra sarà vendemmiata e i grappoli saranno gettati nel tino della pigiatura, che rappresenta il grande castigo di Dio.
Per questo oggi vi invito tutti a guardare a Me, vostra Mamma Celeste, nello splendore del mio Corpo glorioso, perché la mia luce vi illumini, il mio Cuore Immacolato vi racchiuda, il mio amore materno vi sostenga ad essere, in questi tempi, coraggiosi testimoni di costanza di fronte alla Chiesa ed a tutta l’ umanità».




Dongo (Como), 8 settembre 1989
Natività della Beata Vergine Maria
Il marchio sulla fronte e sulla mano.
«Oggi è la festa della nascita della vostra Mamma Celeste, miei prediletti e figli consacrati al mio Cuore Immacolato.
Vivetela nella gioia e nella pace, nel silenzio e nella preghiera, nella fiducia e nel filiale abbandono.
Voi siete i piccoli bimbi della vostra Mamma Bambina. Voi siete parte della mia progenie e punto di forza del mio disegno vittorioso.
Voi formate una corona preziosa di purezza, di amore e di umiltà attorno alla culla in cui Io sono deposta. Lasciatevi da Me nutrire e formare; lasciatevi da Me condurre con docilità.
Lasciatevi da Me segnare con il mio materno sigillo. Questi sono i tempi in cui i seguaci di colui che si oppone a Cristo vengono segnati con il suo marchio sulla fronte e sulla mano.
- Il marchio sulla fronte e sulla mano è espressione di una totale dipendenza da chi viene significato da questo segno. Il segno indica colui che è nemico di Cristo, cioè dell’Anticristo, ed il suo marchio che viene impresso significa la completa appartenenza della persona segnata alla schiera di colui che si oppone a Cristo e lotta contro il suo divino e regale dominio.
Il marchio è impresso sulla fronte e sulla mano.
- La fronte indica l’intelligenza, perché la mente è sede della ragione umana.
- La mano esprime l’attività umana, perché è con le sue mani che l’uomo opera e lavora.
Pertanto è la persona che viene segnata con il marchio dell’Anticristo nella sua intelligenza e nella sua volontà.
Chi si lascia segnare dal marchio sulla fronte viene condotto ad accogliere la dottrina della negazione di Dio, del rifiuto della sua Legge, dell’ateismo che, in questi tempi, viene sempre più diffuso e propagandato.
È così sospinto a seguire le ideologie oggi di moda ed a farsi propagatore di tutti gli errori.
Chi si lascia segnare dal marchio sulla mano viene obbligato ad agire in maniera autonoma e indipendente da Dio, ordinando la propria attività alla ricerca di un bene solo materiale e terreno.
Così sottrae la sua azione al disegno del Padre, che vuole illuminarla e sostenerla con la sua divina Provvidenza; all’amore del Figlio che rende la fatica umana un mezzo prezioso per la sua stessa redenzione e santificazione; al potere dello Spirito che agisce ovunque per rinnovare interiormente ogni creatura.
- Chi è segnato dal marchio sulla mano lavora solo per se stesso, per accumulare beni materiali, fa del denaro il suo dio e diviene vittima del materialismo.
- Chi è segnato dal marchio sulla mano opera solo per l’appagamento dei propri sensi, per cercare il benessere ed il piacere, per dare piena soddisfazione a tutte le sue passioni, specialmente a quella dell’impurità, e diviene vittima dell’edonismo.
- Chi è segnato dal marchio sulla mano fa del proprio io il centro di tutto il suo operare, guarda agli altri come oggetti da usare e da sfruttare per il proprio tornaconto e diventa vittima dell’egoismo sfrenato e della mancanza di amore.
Se il mio Avversario segna, con il suo marchio, tutti i suoi seguaci, è giunto il tempo in cui anch’io, vostra Celeste Condottiera, segno, con il mio materno sigillo, tutti coloro che si sono consacrati al mio Cuore Immacolato e fanno parte della mia schiera.
Imprimo sulla vostra fronte il mio sigillo con il segno santissimo della Croce di mio figlio Gesù.
Così apro l’intelligenza umana ad accogliere la Sua divina Parola, ad amarla, a viverla, vi conduco ad affidarvi completamente a Gesù che ve l’ha rivelata, e vi rendo oggi coraggiosi testimoni di fede.
Ai segnati sulla fronte con il marchio blasfemo, Io contrappongo i miei figli segnati con la Croce di Gesù Cristo. Poi ordino tutta la vostra attività alla perfetta glorificazione della Santissima Trinità.
Per questo imprimo sulla vostra mano il mio sigillo che è il segno del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo. Con il segno del Padre, la vostra umana attività viene ordinata ad una perfetta cooperazione al disegno della sua divina Provvidenza, che ancora oggi dispone ogni cosa per il vostro bene.
Con il segno del Figlio, ogni vostra azione viene profondamente inserita nel mistero della sua divina redenzione. Con il segno dello Spirito Santo, tutto il vostro agire si apre alla sua potente forza di santificazione, che soffia ovunque come un fuoco potente, per rinnovare dalle fondamenta tutto il mondo.
Figli miei prediletti, lasciatevi tutti segnare sulla fronte e sulla mano dal mio materno sigillo, in questo giorno in cui, raccolti con amore attorno alla mia culla, celebrate la festa della nascita terrena della vostra Mamma Celeste».




Fatima (Portogallo), 15 settembre 1989
Festa della Madonna Addolorata
Grande è il mio dolore.
«Partecipate, figli prediletti, al mio dolore. Sono la vostra Madre addolorata.
Il mio Cuore Immacolato viene trapassato da spine numerose e dolorose.
Il dominio del mio Avversario si è fatto ogni giorno più grande ed il suo potere si espande nei cuori e nelle anime. Una densa tenebra è ormai scesa sul mondo.
È la tenebra del rifiuto ostinato di Dio
È la tenebra del peccato commesso, giustificato e non più confessato.
È la tenebra della lussuria e della impurità.
È la tenebra dell’egoismo sfrenato e dell’odio, della divisione e della guerra.
È la tenebra della perdita della fede e della apostasia. Nel Calice del mio Cuore Immacolato Io raccolgo, ancora oggi, tutto il dolore di mio figlio Gesù, che misticamente rivive le ore sanguinose della sua agonia.
Nuovo Getsemani per Gesù è vedere oggi la sua Chiesa così violata e deserta, dove la maggior parte dei Pastori dorme nella indifferenza e nella tiepidezza, mentre altri ripetono il gesto di Giuda e tradiscono per sete di potere e di denaro.
Esulta il Drago di fronte alla vastità della sua conquista, con l’aiuto della bestia nera e della bestia simile a un agnello, in questi vostri giorni, in cui il diavolo si è scatenato contro di voi, sapendo che gli resta poco tempo.
Per questo sono giunti anche i giorni del mio grande dolore.
- Grande è il mio dolore nel vedere mio figlio Gesù ancora vilipeso e flagellato nella sua Parola, rifiutata per orgoglio e dilaniata da umane e razionalistiche interpretazioni.
- Grande è il mio dolore nel contemplare Gesù, realmente presente nella Eucarestia, sempre più dimenticato, abbandonato, offeso e calpestato.
- Grande è il mio dolore nel vedere la mia Chiesa divisa, tradita, spogliata e crocifissa.
- Grande è il mio dolore nel vedere il mio Papa che soccombe sotto il peso di una pesantissima Croce, mentre viene circondato dalla completa indifferenza da parte di vescovi, sacerdoti e fedeli.
- Grande è il mio dolore per un numero sempre più vasto di miei poveri figli, che percorre la strada del male e del peccato, del vizio e dell’impurità, dell’egoismo e dell’odio, con il grande pericolo di perdersi eternamente nell’inferno.
Allora oggi domando a voi, figli consacrati al mio Cuore Immacolato, quanto, in questo stesso luogo nel maggio 1917, ho chiesto ai miei tre piccoli bambini Lucia, Giacinta e Francesco, a cui sono apparsa.
- Volete anche voi offrirvi vittime al Signore, sull’altare del mio Cuore Immacolato, per la salvezza di tutti i miei poveri figli peccatori?
Se accogliete questa mia richiesta, dovete fare quanto ora vi domando.
Pregate sempre di più, specialmente con il santo Rosario. Fate frequenti ore di adorazione e di riparazione Eucaristica.
Accogliete con amore tutte le sofferenze che il Signore vi manda.
Diffondete senza paura i messaggi che Io vi dono, come Celeste Profetessa di questi vostri ultimi tempi.
Se sapeste il castigo che vi attende, se chiudete ancora la porta dei vostri cuori alla voce angosciata della vostra Mamma Celeste!
Poiché il Cuore divino di mio figlio Gesù ha affidato al mio Cuore Immacolato l’ultimo ed estremo tentativo per condurvi tutti alla salvezza».




Dongo (Como), 13 ottobre 1989
Anniversario ultima apparizione di Fatima
L’Angelo del primo flagello.
«Ricordate oggi la mia ultima apparizione, avvenuta a Fatima il 13 ottobre 1917, convalidata dal miracolo del sole. Guardate sempre più alla Donna vestita di sole, che ha il compito di preparare la Chiesa e l’umanità alla venuta del grande giorno del Signore.
I tempi della battaglia decisiva sono giunti.
È scesa sul mondo l’ora della grande tribolazione, perché gli Angeli del Signore sono inviati, con i loro flagelli, a castigare la terra.
Quante volte vi ho invitati a camminare sulla strada della mortificazione dei sensi, del dominio delle passioni, della modestia, del buon esempio, della purezza e della santità.
Ma l’umanità non ha accolto il mio invito ed ha continuato a disubbidire al sesto comandamento della Legge del Signore che prescrive di non commettere atti impuri.
Anzi si è voluto esaltare tale trasgressione e proporla come la conquista di un valore umano ed un modo nuovo di esercitare la propria personale libertà.
Così oggi si è arrivati a legittimare come buoni tutti i peccati di impurità.
Si è cominciato a corrompere le coscienze dei fanciulli e dei giovani, portandoli alla convinzione che gli atti impuri commessi da soli non sono più peccati; che i rapporti avuti prima del matrimonio fra fidanzati sono leciti e buoni; che le famiglie possono comportarsi liberamente e ricorrere anche ai mezzi per impedire la nascita.
Si è giunti alla giustificazione ed all’esaltazione degli atti impuri contro natura e persino a proporre delle leggi che parificano alla famiglia la convivenza di omosessuali.
Mai come oggi l’immoralità, l’impurità e l’oscenità sono continuamente propagandate, attraverso la stampa e tutti i mezzi di comunicazione sociale.
Soprattutto la televisione è diventata il perverso strumento di un quotidiano bombardamento di immagini oscene, dirette a corrompere la purezza della mente e del cuore di tutti.
I locali di divertimento, in particolare i cinema e le discoteche, sono diventati luoghi di pubblica profanazione della propria dignità umana e cristiana.
È il tempo in cui il Signore nostro Dio viene continuamente e pubblicamente offeso con i peccati della carne.
Già la divina Scrittura vi ha ammonito che chi pecca per mezzo della carne, nella stessa carne trova la sua giusta punizione.
È così giunto il tempo in cui l’Angelo del primo flagello passa sul mondo, perché sia castigato secondo il volere di Dio.
- L’Angelo del primo flagello incide nella carne di coloro che si sono lasciati segnare dal marchio del mostro sulla fronte e sulla mano ed hanno adorato la sua immagine, una piaga dolorosa e maligna, che fa gridare di disperazione coloro che ne sono colpiti.
Questa piaga rappresenta i dolori fisici che colpiscono il corpo a causa di malattie gravi ed inguaribili.
La piaga dolorosa e maligna è un flagello per tutta l’umanità, oggi tanto pervertita, che ha costruito una civiltà atea, materialista e fa della ricerca del piacere lo scopo supremo del vivere umano.
Alcuni miei poveri figli ne sono colpiti a causa dei loro peccati impuri e dei loro disordini morali e portano in se stessi il peso del male che hanno compiuto.
Altri invece vengono colpiti, anche se sono buoni e innocenti; allora la loro sofferenza serve alla salvezza di molti cattivi, a motivo della solidarietà che tutti vi unisce.
- Il primo flagello sono i tumori maligni ed ogni specie di cancro, contro cui la scienza nulla può fare, nonostante il suo progresso in ogni settore, malattie che sempre più si diffondono e colpiscono il corpo umano, devastandolo di piaghe dolorosissime e maligne.
Figli prediletti, pensate alla diffusione di queste malattie inguaribili in ogni parte del mondo ed ai milioni di morti che esse fanno.
- Il primo flagello è la nuova malattia dell’A.I.D.S., che colpisce soprattutto i miei poveri figli vittime della droga, dei vizi e dei peccati impuri contro natura.
La vostra Mamma Celeste vuole essere per tutti di aiuto, sostegno, conforto e speranza, in questi tempi in cui l’umanità è colpita da questo primo flagello.
Per questo vi invito a camminare sulla strada del digiuno, della mortificazione e della penitenza.
- Ai fanciulli domando che crescano nella virtù della purezza ed in questo difficile cammino siano aiutati dai genitori e dagli educatori.
- Ai giovani domando che si formino al dominio delle passioni con la preghiera e la vita di unione con Me, e che rinuncino ad andare ai cinema ed alle discoteche, ove c’è il grave e continuo pericolo di offendere questa virtù che è tanto cara al mio Cuore Immacolato.
- Ai fidanzati chiedo che si astengano da ogni rapporto prima del matrimonio.
- Alle famiglie cristiane chiedo che si formino all’esercizio della castità coniugale e non usino mai mezzi artificiali per impedire la vita, secondo l’insegnamento di Cristo, che la Chiesa ancora oggi propone con illuminata sapienza.
Quanto desidero dai Sacerdoti la scrupolosa osservanza del celibato e dai Religiosi la pratica fedele ed austera del loro voto di castità!
Ai miei poveri figli, colpiti dal primo flagello della piaga dolorosa e maligna, Io mi presento come Mamma misericordiosa, che solleva e conforta, che porta alla speranza ed alla pace.
Ad essi chiedo che offrano le loro sofferenze in spirito di riparazione, di purificazione e di santificazione. Soprattutto per loro il mio Cuore Immacolato diventa il più accogliente rifugio e la strada sicura che li porta al Dio della salvezza e della gioia.
In questo mio celeste giardino tutti saranno consolati ed incoraggiati, mentre Io stessa mi prendo amorevolmente cura per dare sollievo nella sofferenza e, se è nella Volontà del Signore, offrire il dono della guarigione.
Pertanto, in questi tempi in cui l’umanità viene colpita dal primo flagello, vi invito tutti a guardare a Me, vostra Mamma Celeste, per essere confortati ed aiutati».




Dongo (Como), 1° Novembre 1989
Festa di tutti i Santi
La nuova Gerusalemme.
«Oggi è la festa di tutti i Santi e domani ricordate quanti si sono salvati, ma si trovano ancora immersi nella sofferenza purificatrice del Purgatorio.
In questi tempi della grande tribolazione deve essere fortemente da voi vissuta la Comunione dei Santi.
Sono la Regina di tutti i Santi.
Sono la Condottiera di una unica schiera.
- A tutte le insidie che il Drago, la bestia nera, la bestia simile a un agnello e gli Spiriti maligni ogni giorno vi tendono, hanno da Me il compito di rispondere, con forza e con potenza, gli Angeli del Signore.
Quanto è grande oggi il loro celeste potere, perché sono da Me inviati per controbattere la tattica del mio Avversario, che è quella di allontanare tanti miei poveri figli dalla adorazione dovuta al nostro Dio, con la diffusione sempre più grande del culto satanico e delle messe nere.
A questa perversa e blasfema azione dei Demoni, gli Angeli rispondono con il loro perenne, profondo ed incessante atto di adorazione e di glorificazione del Signore.
- Ai pericoli che, in questi tempi, i cattivi vi tendono, cercando di cospargere di ostacoli, di difficoltà, di subdole opposizioni, la strada su cui voi dovete camminare, rispondono i Santi del Paradiso con la loro potente assistenza ed intercessione.
Le trame nascoste ed oscure, che la Massoneria ordisce contro di voi, per farvi cadere nella sua rete, sono svelate e distrutte dai Santi, i quali fanno scendere dal Paradiso una forte Luce, che vi avvolge per profumare di fede, di speranza, di amore, di purezza e di santità tutta la vostra esistenza.
La comunione di vita con i Santi del Paradiso è il rimedio che Io vi dono, contro i pericoli subdoli e tanto insidiosi che oggi la bestia nera della Massoneria vi tende.
- Contro le difficoltà, le derisioni, le emarginazioni che la bestia simile a un agnello usa contro di voi, miei figli prediletti, ricorrete ad una perenne comunione di preghiera con le anime sante del Purgatorio.
Questa comunione di preghiera con le anime purganti dona a loro la luce ed il conforto di abbreviare il tempo della loro purificazione e concede a voi la sicurezza e il coraggio di realizzare nella vostra vita il mio disegno, che è quello di aiutarvi ad adempiere in ogni momento la divina Volontà del Signore.
Oggi vi contemplo con gioia, riuniti insieme nel celeste giardino del mio cuore Immacolato, a vivere questa stupenda realtà della comunione dei Santi, che vi unisce, vi aiuta, vi impegna tutti a combattere per il pieno trionfo di Cristo, nell’avvento sul mondo del suo glorioso regno di amore, di santità, di giustizia e di pace.
Così voi contribuite già a comporre la nuova Gerusalemme, la città santa, che deve discendere dal cielo, come una sposa adorna per il suo sposo e formate la dimora di Dio fra gli uomini, perché diventino tutti il suo popolo, ove ogni lacrima sarà asciugata dai loro occhi e non vi sarà più la morte, né lutto, né lamento, né affanno, perché le cose di prima sono passate».




Rubbio (Vicenza), 8 Dicembre 1989
Festa della Immacolata Concezione
Una corona di dodici stelle.
«Figli prediletti, oggi guardate al candore immacolato della vostra Mamma Celeste.
Sono la Immacolata Concezione.
Sono la sola creatura esente da ogni macchia di peccato, anche di quello originale.
Sono tutta bella: tota pulchra.
Lasciatevi avvolgere dal mio manto di bellezza, perché anche voi siate illuminati dal mio candore di cielo, dalla mia luce immacolata.
Sono tutta bella, perché chiamata ad essere la Madre del Figlio di Dio ed a formare il verginale virgulto, da cui deve sbocciare il Fiore divino.
Per questo il mio disegno si inserisce nel mistero stesso della vostra salvezza.
Al principio, sono annunciata come la nemica di Satana, colei che otterrà su di lui la completa vittoria.
“Porrò inimicizia fra te e la Donna, tra la tua e la sua discendenza; Essa ti schiaccerà il capo, mentre tenterai di mordere il suo calcagno”.
Alla fine, sono vista come la Donna vestita di sole, che ha il compito di combattere contro il Drago rosso ed il suo potente esercito, per vincerlo, per legarlo e cacciarlo nel suo regno di morte, perché sul mondo possa regnare solo Cristo. Eccomi allora presentata dalla Divina Scrittura nel fulgore della mia materna regalità: “e un altro segno apparve nel cielo: una Donna, vestita di sole, con la luna sotto i suoi piedi e sul suo capo una corona di dodici stelle”.
Attorno al mio capo vi è dunque una corona di dodici stelle.
La corona è il segno della regalità.
Essa è composta da dodici stelle, perché diviene il simbolo della mia materna e regale presenza nel cuore stesso del popolo di Dio.
Le dodici stelle indicano le dodici tribù di Israele, che compongono il popolo eletto, scelto e chiamato dal Signore a preparare la venuta nel mondo del Figlio di Dio e del Redentore.
Poiché Io sono chiamata a diventare la Madre del Messia, il mio disegno è quello di essere il compimento delle promesse, il germoglio verginale, l’onore e la gloria di tutto il popolo di Israele.
Infatti la Chiesa mi esalta con queste parole: “Tu gloria di Gerusalemme; Tu letizia di Israele; tu onore del nostro popolo”.
Per questo le tribù di Israele formano dodici gemme preziose del diadema che circonda il mio capo, per indicare la funzione della mia materna regalità.
Le dodici stelle significano anche i dodici Apostoli, che sono il fondamento su cui Cristo ha fondato la sua Chiesa. Mi sono trovata sovente con loro, per incoraggiarli a seguire ed a credere in Gesù, durante i tre anni della sua pubblica missione.
Al loro posto, assieme a Giovanni, Io stavo sotto la Croce, nel momento della crocifissione, dell’agonia e della morte di mio figlio Gesù.
Con loro ho partecipato alla gioia della sua resurrezione; accanto ad essi, raccolti in preghiera, ho assistito al momento glorioso della Pentecoste.
Durante la mia terrena esistenza sono rimasta accanto a loro con la mia preghiera e la mia presenza materna per aiutarli, formarli, incoraggiarli e sospingerli a bere il calice che dal Padre Celeste era stato per loro preparato.
Sono così Madre e Regina degli Apostoli che, attorno al mio capo, formano dodici stelle luminose della mia materna regalità.
Sono Madre e Regina di tutta la Chiesa.
Le dodici stelle significano anche una nuova realtà. L’Apocalisse infatti mi vede come un grande segno nel cielo: Donna vestita di sole, che combatte il Drago ed il suo potente esercito del male.
Allora le stelle attorno al mio capo indicano coloro che si consacrano al mio Cuore Immacolato, fanno parte della mia schiera vittoriosa, si lasciano guidare da me per combattere questa battaglia e per ottenere alla fine la nostra più grande vittoria.
Così tutti i miei prediletti ed i figli consacrati al mio Cuore Immacolato, chiamati ad essere oggi gli Apostoli degli ultimi tempi, sono le stelle più luminose della mia regale corona.
Le dodici stelle, che formano la luminosa corona della mia materna regalità, sono costituite dalle tribù di Israele, dagli Apostoli e dagli Apostoli di questi vostri ultimi tempi.
Allora, nella festa della mia Immacolata Concezione, chiamo tutti voi a fare parte preziosa della mia corona e a diventare le stelle brillanti, che diffondono, in ogni parte del mondo, la luce, la grazia, la santità, la bellezza e la gloria della vostra Mamma Celeste».




Dongo (Como), 24 dicembre 1989
Notte Santa
Il tempo si è compiuto.
«Figli prediletti, vivete con Me, in atto di preghiera incessante e di profondo raccoglimento, queste ore della Notte Santa.
Il tempo si è compiuto.
Da centinaia di anni era atteso questo evento: voci di profeti e di inviati da Dio avevano tenuto accesa la fiaccola della speranza e dell’attesa. Il corso del tempo e della storia confluiva tutto verso questo straordinario momento.
In questa notte santa ogni cosa ha il suo compimento. Io vergine e madre do alla luce il mio Figlio divino; il mio castissimo sposo Giuseppe mi è accanto e porta, nella sua persona, la presenza di tutti i poveri di Israele; la Grotta disadorna diventa reggia per il figlio di Davide, chiamato a sedere sul suo trono regale; i pastori accorrono per offrire l’omaggio dei semplici e dei poveri di spirito; il coro degli angeli canta e porta la luce innocente dei bimbi, dei piccoli, dei puri di cuore.
Con quanto ineffabile amore e delicata tenerezza, Io depongo sulla povera mangiatoia il mio Figlio divino, il Primogenito del nuovo popolo di Israele, l’Unigenito Figlio del Padre, il Messia promesso ed atteso da secoli.
In questa santa notte le profezie si attuano, ogni cosa ha il suo perfetto compimento.
Il tempo si è compiuto.
Vivete con amore, con fiducia e con grande speranza questo Natale.
È il Natale 1989. È il Natale di un anno che è stato molto importante.
Vivetelo con Me, Madre che ogni giorno vi genera a quella vita, che il mio Bambino vi ha donato, con la sua venuta fra voi.
Vivetelo col mio sposo Giuseppe, in atto di umile e docile collaborazione al disegno del vostro Padre Celeste. Vivetelo con i pastori che accorrono festanti, nella gioia di essere anche voi testimoni dell’annuncio, che ancora oggi proclama la pace e la salvezza a tutti gli uomini. Vivetelo con i piccoli, i semplici, i poveri che formano da trono regale al dominio di mio figlio Gesù.
Vivetelo con gli Angeli che cantano armonie divine ed offrono l’amore a questa povera terra, mai così minacciata e colpita.
Vivete in spirito di gioia profonda questo vostro Natale. Poiché il tempo si è compiuto.
Entrate ormai negli eventi che vi preparano al suo secondo Natale.
Vi approssimate al momento del glorioso ritorno di Cristo. Allora non lasciatevi prendere da paura, né da tristezza, né da vana curiosità, né da inutili affanni.
Vivete, cori la semplicità dei piccoli, ogni momento di questo nuovo Avvento nel mio Cuore Immacolato e datevi da fare premurosi, per spalancare le porte degli uomini e dei popoli al Cristo che viene.
Ed aprite il cuore alla speranza, per accogliere con gioia l’annuncio che oggi vi dono: si sta compiendo il tempo del suo glorioso ritorno».




Rubbio (Vicenza), 31 dicembre 1989
Ultima notte dell’anno
Aprite i vostri cuori.
«Da ogni parte del mondo raccoglietevi nel Cenacolo del mio Cuore Immacolato, in atto di preghiera intensa e continua, per vivere insieme a Me le ultime ore di questo anno che sta per finire.
È stato un anno molto importante.
Ho racchiuso nelle mie mani materne le preghiere e le sofferenze di tutti i miei figli e le ho deposte nel calice aperto del Cuore divino e misericordioso di mio figlio Gesù.
Così ho potuto esercitare, in maniera forte, la mia opera di mediazione fra voi e mio Figlio ed ho interceduto presso di Lui per tutti, come vostra Madre addolorata e misericordiosa.
- Ho ottenuto tante grazie ai miei figli Sacerdoti, per aiutarli a camminare sulla strada di una testimonianza di vita sempre più perfetta, che sia conforme al disegno di Gesù ed alle grandi necessità della Chiesa di oggi.
- Mi sono messa accanto ai miei figli consacrati, con la loro professione religiosa, per donare ad essi il coraggio e l’entusiasmo di seguire Gesù casto, povero ed ubbidiente fino al Calvario.
- Ho pregato per tutti i miei poveri figli peccatori, vittime delle passioni, dei vizi, dei peccati, della impurità, dell’egoismo, dell’odio e del rifiuto di Dio.
Nel mio Cuore Immacolato ho preparato per essi l’aiuto di cui hanno bisogno, perché possano ritornare fra le braccia del loro Padre Celeste, che tutti li attende per stringerli a Sé col vincolo del suo amore divino e misericordioso.
- Ho pregato per gli ammalati, perché ottengano il dono di accogliere con docilità e con mansuetudine la croce della loro malattia; ho pregato per le famiglie divise, per i giovani sbandati, per le nazioni oppresse sotto il giogo della schiavitù, per tutti i popoli della terra.
Ho pregato per ottenere a tutta la umanità il grande dono della Pace.
In questa mia opera di intercessione presso mio figlio Gesù, voi miei piccoli bambini, con la vostra preghiera, avete dato una grande forza alla vostra Mamma Celeste.
Vi ringrazio della vostra generosa corrispondenza ai miei desideri ed alle mie ripetute richieste.
Per mezzo del mio Movimento Sacerdotale Mariano, da ogni parte del mondo, ho potuto ottenere una grande risposta di sacerdoti e di fedeli alla mia domanda di consacrazione e di preghiera.
Ovunque si sono diffusi i Cenacoli, che vi ho domandato con il mio messaggio del 17 gennaio 1974.
Ora la vostra Mamma Celeste può esercitare la sua grande potenza.
Ormai ho nelle mani la chiave preziosa, per aprire la porta d’oro del Cuore divino di Gesù, perché possa effondere sul mondo l’oceano della sua misericordia.
L’acqua, che scaturisce dal Cuore sacratissimo di Gesù, laverà e purificherà tutto il mondo e lo preparerà a vivere la nuova era di grazia e di santità che tutti si attendono.
In questi anni vedrete compiersi il grande miracolo della divina misericordia.
Aprite i vostri cuori.
Aprite i cuori di tutti gli uomini, perché possano accogliere il Cristo che viene, nello splendore della sua Luce, per fare nuove tutte le cose».




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